lunedì 31 agosto 2009

Preoccupazioni di una notte di fine estate.

Ieri pomeriggio ho ordinato un nuovo computer, un iMac 24 pollici.

Il sito della FNAC dice di avere già consegnato il pacco alla Posta.


Stasera leggo che una cartolina spedita da un tizio nel 1937 dalla regione francese delle Alpes-Maritimes è arrivata oggi a destinazione, nel principato di Monaco, dopo 72 anni.

Spero mi vada meglio.

Isola di Houat.

Qualche giorno fa ho passato un week end in Bretagna, sud Bretagna, limite Loire Atlantique.

Il sabato sono stato in una piccola isola, che non avevo mai neanche sentito nominare: l'île de Houat. Vicina alla più famosa Belle île en mer, l'isola di Houat è piccola, 320 abitanti, e simpatica: misura solo 5km di lunghezza e molto meno di larghezza.

La cosa bella dell'isola è che non ci sono auto, a parte un camion dei pompieri, una del comune e un'altra del servizio medico. E' quindi particolarmente godibile e silenziosa: natura, passeggiate e mare. Se vi piacciono i locali trendy dove ascoltar del buon jazz sorseggiando un Campari e coprendovi con un pull sull spalle, lasciate perdere.

Noi siamo arrivati all'île de Houat da Le Croisic, due ore e mezzo di viaggio in nave con motore del '15-'18 a giudicare dalla puzza, ma è raggiungibile anche dal golfo del Morbihan.

Secondo me vale la pena passarci uno o due giorni, fare delle belle passeggiate nei sentieri pedonali (interdetti a cavalli e bici) lungo la costa e farsi il bagno. A proposito di questo, se siete abituati al nostro caro Mediterraneo, sappiate che la temperatura non è affatto simile. Anch'io, che non sono di certo un tipo freddoloso, ho avuto un po' di difficoltà ad entrare in acqua: ma una volta entrati, quanto si sta bene, con quel bel freddo che sembra restringerti la pelle e rinvigorirti!

L'unico villaggio dell'isola è delizioso: ben tenuto, ha tutto quello che serve nella vita quotidiana e sembra un paese delle fate da quanto è piccolo. Una piccola boulangerie, una piccola farmacia, un paio di supermercati (molto poco super), una piccola chiesa e il più piccolo municipo (mairie) che ho visto finora in Francia.

Come sempre in Bretagna, faccio un sacco di foto alle case, che mi piacciono un casino, con i loro colori pastello, i tetti in ardesia, le pietre in vista dei loro muri e la loro bellezza semplice.

Dato che mi piace parlare bene dei locali dove mangio e mi trovo bene, vi segnalo una crêperie: non si trova sull'isola, ma sulla terraferma. Si chiama Fleur de sel ed è nel village Kervalet, a Batz sur Mer.

Penso sia la migliore crêperie provata da quando sono in Francia: sia la galette che la crepe dolce erano squisite. Niente a che vedere con quelle che propongono a Parigi nella zona di Montparnasse, dove teoricamente ci dovrebbero essere le veri crêpe e galette bretoni.
A partire da settembre e per tutto l'inverno la crêperie Fleur de sel propone anche un piatto bretone, il Kig Ha Farz, che non ho avuto il piacere di assaggiare, ma su cui si dicono cose meravigliose.

Ecco qualche foto del weekend. Se volete vedere tutte le foto in qualità migliore, cliccate qui

Verso l'isola

L'isola vista dalla nave


Casa bianca dell'isola

Spiaggia nella zona nord dell'isola

Spiaggia nella zona nord dell'isola

Casa con pietre in vista I

Casa con pietre in vista II

Spiaggia nel sud dell'isola

La mairie

Ed anche un sito megalitico: anch'esso proporzionato all'isola!

Casa

Di ritorno verso la terraferma, con dei bellissimi colori del mare e del cielo.

Di nuovo sul continente: deliziosa casetta a Batz sur mer

Les marais salants che producono il famoso sale di Bretagna

La libidonosa crêpe: cioccolato, crema chantilly e caramel al burro salato.

Ciao lettore ciao. Pero' ritorna presto sul blog.

martedì 25 agosto 2009

Un film: Staten Island

Francia USA, 2007. Regia di James de Monaco.
Link IMDB

Staten Island, New York. Un improbabile mafioso vuole espandere il suo impero e schiacchiare i concorrenti, un macellaio sordo muto fa il suo lavoro ma ogni tanto gli tocca fare a pezzi qualche cadavere per conto della mafia, e un impiegato in una ditta di manutenzione di fosse settiche fa una rapina per permettere alla moglie di iscriversi ad un programma di selezione genetica per il loro futuro figlio. Le loro storie si incrociano.

Seguendo uno schema che andava molto di moda negli anni '90, cioè quello delle storie apparentemente indipendenti che invece sono legate tra loro, de Monaco mischia i toni della commedia con quelli della mafia (un'altro che mischia), pero' con scarsi risultati: il film non è né carne né pesce. Non fa ridere, né sorridere, e neanche riesce ad appassionarti come un film di mafia.

Il protagonista, Vincent d'Onofrio, è completamente fuori luogo nel suo ruolo di mafioso convertito all'ecologia e la storia nel complesso non appassiona.

Sia chiaro, non esci dalla sala chiedendo indietro i soldi del biglietto, ma dopo 5 minuti hai già dimenticato il film.

Voto di Kurtz: indifferente.

Un film: A nyomozó

Titolo francese: L'investigateur.
Ungheria, Irlanda, Svezia, 2009, regia di Attila Gigor.
Mk2 Hautefeuille, 25.08.2009, ore 19.50

Link IMDB

Tibor, 37 anni, come lavoro pratica le autopsie, con molta cura e passione. Poco interessato alla vita esterna, ha una sola preoccupazione: la madre morente, che vorrebbe far curare in una clinica svedese all'avanguardia, ma molto costosa. A corto di grano, gli capita un'occasione: un tizio misterioso senza un occhio gli propone di assissinare un uomo. Tibor si trova nella strana situazione di essere indagato e di indagare.

Strano miscuglio di commedia e thriller con fantasiosi inserti onirici surrealisti, il film funziona, appassiona e diverte.

La scena più bella e divertente è quella in cui Tibor immagina in una sala tutti i personaggi del film riuniti per dargli una mano sulle sue indagini. Geniale.

Il regista ha solo 31 anni: speriamo continui su questa strada.

Voto di Kurtz: cuoricino.

lunedì 17 agosto 2009

Un film: El aura.

Argentina, Fabian Bielinsky, 2005.

Un tassidermista (lo so, è la stessa cosa di imbalsamatore, ma fa più figo dire tassidermista) timido, chiuso, provvisto di memoria formidabile, sogna una rapina.
Durante una battuta di caccia gli si presenta l'occasione.

Avevo visto questo film quando usci' nelle sale e ne rimasi folgorato. Poi è sempre rimasto li', nella mia testa, fin quando passeggiando per Parigi non ne ho visto il dvd. Rivisto la sera stessa a casa non mi ha per nulla deluso, come spesso mi capita per i film che mi piacciono tanto alla prima visione.

La sceneggiatura è perfetta, senza il minimo buco, l'attore bravissimo nel suo ruolo di rapinatore epilettico, e soprattutto c'è una grandissima regia, elegante, solida, con stile (alcuni ritengono il film un esercizio di stile. Ovviamente non sono d'accordo) e con una cura estrema della composizione del quadro. Anche la musica non è da meno.

Imperdibile.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

Il trailer originale qui

PS. Il regista è morto un anno dopo l'uscita del film, a soli 46 anni. Ci lascia con due sole pellicole, El aura e il precedente Nove Regine, che secondo me non regge il confronto, pur rimanendo un bel film.

Consiglio su cosa non fare a ferragosto a Parigi.

Andare ad un concerto alla Sainte Chapelle alle 19.

Non per il concerto, bello e suggestivo, quanto per la temperatura della sala non climatizzata della Sainte Chapelle il 15 agosto 2009, giorno più caldo dell'anno e tra i giorni più caldi di quando sto in Francia.

Les solistes de France hanno suonato:

- Concerto Alla Rustica, di Vivaldi. Scoperto grazie al film El aura, che avevo rivisto casualmente due giorni prima
- Sarabanda, di Haendel. Scoperta grazie al film Barry Lindon.
- Il Canone, di Pachelbel. Scoperto grazie a questo post di Riccardo Venturi.
- Le quattro stagioni, di Vivaldi. Scoperte grazie ai centralini telefonici.

Nota a margine: basandomi su quanto scritto sopra, posso affermare che il 50% delle cose che conosco è grazie al cinema. Il giorno che non andro' più al cinema diventero' un ignorante completo ;-)

Un film: Public enemies

USA, 2009, Michael Mann.

La vera storia di John Dilinger, rapinatore professionista, inseguito dall'FBI.

Mi aspettavo molto da questo film di Mann, autore che apprezzo. Ed invece, a Public Enemies film manca quel quid che distingue un buon film da un ottimo film.

I due protagonisti principali, Johnny Depp (*) e Marion Cotillard, svolgono egregiamente il loro ruolo (commento poco tecnico ma umano: molto bella la Cotillard!), ma cio' non riesce a compensare le due cose che non mi hanno convinto: la regia che fa troppo uso della macchina a mano per i miei gusti e la storia, canonica e senza sorprese.

Voto di Kurtz: più.

Filosofia sulla convivenza.

Una delle cose positive della convivenza è che alla fine di una serata con amici per sparlare di tutti non hai bisogno di attaccarti al telefono ;-)

lunedì 10 agosto 2009

Il costo della vita a Parigi parte seconda.

Qualche modifica e aggiunta rispetto a quanto scritto ieri in questo post.

Telefonia cellulare.
Aggiungo a quanto scritto ieri che gli abbonamenti con gli operatori di telefonia mobile francesi offrono un grande vantaggio: quando sottoscrivi il contratto ti danno un telefono gratis o con l'aggiunta di pochi soldi, a patto di non prendere ovviamente l'ultimissimo modello.

Per esempio, quando ho fatto il mio contratto da 40€ per due anni, mi hanno dato per 1€ un Nokia E65 Slide, che all'epoca costava sui 250€.

Il telefono rimane tuo anche dopo la scadenza del contratto: non è quindi in comodato d'uso.

Cio' rende difficilmente confrontabili i prezzi tra operatori francesi e italiani. L'idea che mi sono fatto è questa: se usi poco il cellulare le tariffe italiane sono più competitive. Al contrario, se lo usi molto gli abbonamenti francesi sono più convenienti.

Trasporti.
Un biglietto per il metro/tram/bus per Parigi costa 1.6€, pero' se si prende un carnet di 10 biglietti il prezzo unitario scende.

Per gli spostamenti Parigi - periferia i prezzi cambiano in base alle zone: se si usa il mezzo pubblico per andare al lavoro, il 50% del prezzo dell'abbonamento è rimborsato dalla società per la quali lavori: nella regione parigina è una legge, il capo non puo' rifiutare. Nel resto della Francia non c'è la legge, quindi non so come si organizzino le società.

Trovo che sia un ottimo incentivo ad usare i mezzi pubblici, anche se alcune linee sono sature.

Treni.
Si è detto che i treni costano molto, a meno che non si prenoti con molto anticipo.

Aggiungo pero' che tutti i lavoratori dipendenti e relativa famiglia hanno diritto un volta all'anno di fare un viaggio in treno, purché di almeno 200km, con il 20% di sconto.

Si tratta del Billet de congé annuel, cosa non molto conosciuta ma utile.

Banca.
Non ho mai avuto un conto in banca in Italia, quindi il confronto tra le tariffe mi è impossibile.

In Francia presso la mia banca, la CIC, pago 15€ al mese per la carta Visa Premier (in italiano dovrebbe essere la Gold), pero' a parte questo non ho altre spese né brutte sorprese: ritiro all'estero, assegni (in Francia si usano tantissimo), ritiro in banche diverse dalla mia, versamenti in Francia e all'estero, chiusura conto, invio documenti a casa. Queste operazioni non le ho mai pagate.

Multe.
Una multa per divieto di sosta costa 35€, mentre se parcheggi in un posto a pagamento ti becchi un'ammenda di...11€.
Un po' ridicola perché di certo non incentiva l'automobilista a prendere il biglietto al parcometro.

Proprio in questi giorni si parla di aumentarla per finanziare dei nuovi lavori pubblici.

Costano molto invece i parcheggi sotterranei, di cui Parigi è ricca: se non sbaglio sono sui 2.5€-3€ all'ora. Una serata a Parigi in auto puo' quindi costare facilmente 10€ solo di parcheggio se non trovi parcheggio in strada.

Se hai la macchina e non il garage, puoi fare l'abbonamento mensile, che costa attorno ai 100€.

Teatro.
Non frequento molto i teatri, pero' un paio di mesi fa sono rimasto molto stupito quando con 10€ ho potuto comprare un biglietto per un balletto all'Opéra Garnier di Parigi. Certo, il posto non era meraviglioso e la visibilità limitata, pero' trovo bello che tutti possano andare ad uno spettacolo in un bel teatro per pochi soldi.

Da quanto ho visto sul sito della Scala di Milano a inizio luglio, il biglietto più economico costa invece circa 25€.

Stipendi.
Ho scritto nel precedente post che bisogna fare attenzione a confrontare gli stipendi italiani con quelli francesi perché in Francia non c'è il TFR. Ho dimenticato di dire pero' che in Francia se perdi il lavoro ricevi per qualche mese un aiuto dallo stato pari ad una parte del tuo stipendio.

Si puo' arrivare anche a prendere l'80% dello stipendio per 18 mesi dopo la perdita del lavoro. A quanto dicono molti ne approfittano del sistema: speriamo che un giorno non lo smantellino perché di certo è un valido aiuto a chi perde il lavoro.

Mangiare fuori.

Nel post precedente ho dimenticato di specificare che a Parigi si puo' mangiare bene e con prezzi onesti in ristoranti che propongono cucina diversa da quella francese. Per esempio nel quartiere asiatico, 13 arrondissement, ci sono ottimi ristoranti asiatici con buon rapporto qualità prezzo.

Anche i ristoranti africani, dove si possono mangiare couscous tagine e non solo, costano poco e offrono una buona qualità. Ci sono anche ottimi libanesi con prezzi onesti.

E' meglio invece non avvicinarsi ai ristoranti italiani: se si vuole mangiare bene bisogna spendere davvero molto, spesso cifre spropositate rispetto alla qualità.


La ristorazione rapida (il classico sandwich prima di entrare al cinema) a Parigi costa molto e offre davvero poco: un banale sandwich al gusto di plastica preparato molte ore prima costa raramente meno di 4€ e spesso tra 4 e 5€.

Se penso che a Roma un paio di settimane fa mi hanno dato al mercato 3 rosette imbottite al momento con un ottimo prosciutto crudo e un buon pecorino per 5€, mi pare proprio che il costo della ristorazione rapida sia alto a Parigi.

Il gelato, soprattutto se spacciato per italiano, se lo fanno pagare un occhio della testa: Grom, a mio avviso la migliore gelateria di Parigi, fa pagare un cono piccolo 3.5€.

Questo per il momento è tutto: spero di aver chiarito un po' le idee a chi si (e mi) pone la domanda: Parigi è cara?

domenica 9 agosto 2009

Il costo della vita a Parigi.

Prendo spunto dall'articolo di un'altra italiana a Parigi, per scrivere due parole sul costo della vita di Parigi e periferia, cercando di rifarmi molto alle mie esperienze e poco a quelle degli amici o dei cugini degli amici.

Nel leggere queste mie considerazioni, il lettore tenga presente che manco dall'Italia da 5 anni, per cui qualche riferimento all'italico suolo potrebbe essere non più attuale.

Spesa al supermercato.

Premessa: non faccio la spesa negli ipermercati, ma nei supermercati, soprattutto Monoprix.

Parigi mi pare molto cara per frutta e verdura, anche di stagione. Per esempio in questo periodo sto comprando delle pesche a 2.4€/kg. Un melone di circa 500gr costa sui 2€. Al mercato a Roma un paio di settimane ho viste le pesche a 0.5€. Una bella differenza!

Non vado mai al mercato, ma passandoci vedo gli stessi prezzi del supermercato: probabilmente pero' la qualità è migliore.

Per il resto della spesa, mi pare che i prezzi siano allineati a quelli di una città italiana del nord. Alcune cose, per es. yogurt e altri derivati del latte, costano meno.

I formaggi francesi, di ottima qualità,partono dai 10€/kg e arrivano anche a 24-30€/kg.


Tasse locali.

Le tassi locali dipendono dal comune in cui si abita e alcune anche dal reddito e dalla composizione familiare. Possono in alcuni casi essere un bel salasso!

A Nogent sur Marne, dove ho abitato, per un appartamento di 30m pago di tassa di proprietà (indipendente dal reddito) 660€ all'anno.

La tassa d'abitazione, che comprende anche la spazzatura ed è dipendente dal reddito, mi costava circa 700€ all'anno. Quindi solo di tasse locali io, che non sono né sposato né pacsato, pago più di 1300€.

C'è da dire che Nogent sur Marne è un comune molto caro: secondo una classifica fatta da Capital l'anno scorso, era addirittura il 19esimo più caro di Francia su qualche centinaio di città.

Acqua del rubinetto.
Ne ho già scritto in questo post. Decisamente più cara di quella delle città italiane, per lo meno stando a quanto ho letto in rete durante le ricerche.

Elettricità
L’elettricità costa meno rispetto all’Italia, anche se non so quantificare di quanto e non ho voglia di cercare dati in rete.

Il rovescio della medaglia è che se ne consuma di più perché tutto è elettrico qui: piastre per cucinare, spesso anche il riscaldamento, boiler dell'acqua calda.

Le lobby del nucleare devono pur lavorare.

Mangiare fuori.

Mangiare fuori nella capitale costa molto, soprattutto rapportato alla scarsa qualità media del cibo. Sicuramente costa molto meno di Roma, probabilmente un po' meno di Milano.
Tutto cio' che si beve di diverso dall'acqua di rubinetto (gratis per legge nei ristoranti e nei bar) costa troppo: una bottiglia di vino al ristorante, una birra, il thé al bar, hanno prezzi molto alti.

Se ti trovi in centro e vuoi comprare una bottiglietta d'acqua da mezzo litro devo spendere almeno 2€,e talvolta anche 2.8€, come in alcuni cinema Mk2 o all'aeroporto. Ne avevo scritto qui.

Telefonia
Le prepagate per il cellulare sono un furto, sia come costo al minuto che come durata del credito.

Gli abbonamenti, molto più diffusi, possono essere convenienti se si usa molto il cellulare. Gli abbonamenti da 35-40€ al mese non sono male e offrono un bel po' di cose comprese nel forfait.

Per esempio il mio forfait da 40€ SFR comprende 3h di conversazione/mese, sms e mms illimitati in Francia, navigazione internet illimitata e chiamate verso 3 numeri SFR a mia scelta illimitate.

Il problema degli abbonamenti è che ti bloccano per 12 o 24 mesi.

Al contrario, la telefonia fissa costa molto poco. Io con l'operatore Free pago 30€/mese per ADSL 20M, televisione con 120 canali (Rai compresa) e chiamate ai fissi illimitate in Francia, Europa e altri paesi di altri continenti.

Elettronica.
L’elettronica di consumo (pc, macchine fotografiche..) costa di più rispetto all’Italia, soprattutto a causa del cartello che fanno i grandi distributori quali Darty, FNAC, Surcouf su molti prodotti.

Qualche mese fa volevo cambiare il computer portatile e mi ero focalizzato su un modello Sony: in Italia costava circa 850€, mentre in Francia in rete si trovava sui 1000€. La differenza tra i grandi distributori era di circa 20-30 centesimi su 1000€...e se non è cartello questo!

Medicina
Il dentista costa molto poco: un paio d'anni fa ho curato della carie a Parigi da un bravo dentista e ho pagato 30€ a caria.

Una parte di quanto speso mi è stato rimborsato dallo stato (SECU), un'altra parta dall'assicurazione privata (la cosiddetta mutuelle).

Le visite specialistiche in generale costano meno rispetto alle città del nord Italia. Al contrario dell'Italia, si paga la visita dal medico generico: io per esempio pago 32€ ma conosco dei medici che si fanno pagare anche 60€. Le chiamate a domicilio si pagano pure, sui 50€, mentre mi pare che in Italia siano gratuite.

Di tutte le spese mediche affrontate dal cittadino, lo stato ne rimborsa una parte variabile a seconda del tipo, mentre la restante è a carico del cittadino o della sua assicurazione privata: c'è da dire che se è vero che molte aziende pagano l'assicurazione o una sua parte ai propri dipendenti, una discreta parte della popolazione ne è sprovvita. Attorno ai 5 milioni di francesi avevo letto qualche tempo fa.

Le classi più disagiate sono aiutate dallo stato nelle spese mediche.

Treni
Se non sei previdente e non prenoti con molte settimane d'anticipo, quando puoi viaggiare ad ottimi prezzi, il treno puo' costare molto.

Per es., giovedi' ho fatto i biglietti Parigi - Le Croisic e ritorno e ho pagato 135€ per il week end del 21-23 agosto.

Quindi circa 67€ per un viaggio di 3ore e 15mn, 450km, in TGV. Se non sbaglio, in Italia le tariffe Eurostar sono più basse anche se la qualità, la velocità e la puntualità sono a favore del TGV. Per lo meno in base alle mie esperienze.

Benzina
C'è molta differenza tra distributore e distributore: la maggior parte dei distributori propone pero' prezzi in media più alti di quelli italiani. Oggi alla Esso di un centro commerciale ho pagato la Super 1.24€/litro, ma in un altro distributore l'ho vista a 1.4€/l.

Immobiliare.
Non ho mai abitato a Roma e Milano, pero’ da quanto mi riferisce chi ci abita, gli affitti di Parigi sono più cari, anche se bisognerebbe distinguere a seconda delle zone.

Io per esempio ho messo in affitto il monolocale in prima periferia - circa 12km da Parigi - a 730€, spese comprese (acqua calda e fredda, riscaldamento...).

Per comprare Parigi intra-muros è quasi inaccessibile: sono pochissimi i quartieri dove si compra a meno di 5000-6000€/metro quadro. In zone chic tipo Odéon e Rennes si arriva allegramente a 10-12000€/metro quadro e in altri quartieri anche di più.

La periferia è molto variabile: in generale se si vuole restare in una zona vivibile, ben collegata tramite metro o RER e non troppo distante da Parigi, per meno di 4500-5000€/metro quadrato si trova poco.

Se invece vai nelle periferie degradate e tristi si trova per molto meno, pero' sulla qualità della vita non garantisco.

Dagli annunci che leggo per curiosità quando sono a Milano e Roma, mi pare che i prezzi siano inferiori. Ma attendo confermo da qualche lettore che abita in una delle due città.

Nello stesso tempo pero' in Francia le banche ti fanno i prestiti più facilmente, anche sul 90-95% del valore di mercato dell'abitazione, e a tassi più bassi che in Italia. E soprattutto ti fanno il tasso fisso.

Se compri casa il notaio ti uccide: si paga circa il 7-8% del valore di mercato (non catastale come in Italia) dell’immobile acquistato per un immobile vecchio (costruito da più di 5 anni) . Per un monolocale di 150mila euro contare 10-11mila euro.

C'è da dire che di quanto paghi al notaio, una piccolissima parte va a lui: il resto se lo prende lo stato. Ma per l'utente finale questo è poco influente.

Se compri tramite prestito bancario e cio' che compri è la tua abitazione principale, lo stato ti rimborsa una parte di interessi l'anno successivo quando paghi le tasse, tramite un credito d'imposta.

Se sei single ti rimborsa 1500€ il primo anno e 750€ dal 2 al 5 anno. Se sei in coppia il capitale rimborsato raddoppia, che non è male nei primi anni di mutuo, che sono i più duri.
Peccato solo che il primo credito di imposta possa arrivare anche 18 mesi dopo l'acquisto, a seconda del periodo dell'anno in cui acquisti l'appartamento.

Inoltre, esiste il prestito a tasso zero: a seconda del tuo stipendio e della tua situazione familiare, lo stato ti presta una certa somma a interessi zero: se sei singolo e non hai un grande stipendio puoi arrivare a farti prestare 14 400€ a tasso zero, che puoi rimborsare alla fine del prestito, quando i 14 400€ ti peseranno molto meno.

Anche questo è un bell'aiuto nell'acquisto dell'appartamento.

La legge invece non prevede che tu possa trasferire il mutuo da una banca all'altra senza spese, come teoricamente dovrebbe avvenire in Italia (non so in pratica poi come stiano le cose).

Cinema
La singola entrata al cinema costa a Parigi tra gli 8 e i 10€, anche 11€ nelle sale prestige.

Se fai delle carte da 5 ingressi risparmi qualcosa e il prezzo unitario del biglietto scende sui 7€.

Se pero' fai la carta UGC MK2 Illimitée entri illimitatamente, senza limiti di orari né di spettacoli, in circa 200 sale parigine e 780 europee, per 19.8€/mese (durata minima del contratto 12mesi).

Per gli appassionati di cinema come me è davvero il massimo. La consiglio a tutti.

Assicurazione e auto.
In Francia non c'è il bollo sull'auto.

Le assicurazioni costano meno rispetto all'Italia: cosi' mi dicono alcuni amici che hanno immatricolato i loro mezzi di trasporto in Francia apposta per risparmiare sull'assicurazione.

Io ho una Vespa 250 e pago 430€/anno di assicurazione, responsabilità civile e danni da mal tempo (sembra una cazzata ma l'anno scorsa mi è tornata utile, quando la Vespa mi è caduta durante un temporale e senza assicurazione avrei dovuto spendere 800€ per ripararla!). Non avendo mai avuto una Vespa 250 in Italia, non posso fare il confronto con i prezzi delle assicurazioni italiane.

Per lo stesso motivo non posso fare un confronto sul costo dei meccanici, ma a quanto mi dicono in Francia sono più cari rispetto all'Italia. Un amico che abitava al sud della Francia mi ha detto di aver interpellato due meccanici francesi per un tagliando dell'auto, e il prezzo richiesto era tra i 450 e i 550€, mentre a Ventimiglia gliel'hanno fatto per 240€.

Stipendi e conclusioni
E' vero che gli stipendi dei lavori qualificati sono più alti di quelli italiani, pero' bisogna tenere conto dei seguenti fattori:

1. Spesso sono su 12 mensilità, quindi il confronto va fatto sull'annuo
2. Dallo stipendio francese non c'è la detrazione alla fonte delle imposte, quindi poi ci devi pagare le tasse: il netto francese è diverso da quello italiano perché da questo sono già detratte le tasse, quindi logicamente è più alto.
3. Non c’è il TFR.

A proposito di tasse, lo stato francese in generale ti aiuta di più di quello italiano, soprattutto se non sei single e se hai bambini: per es. se hai dei figli le tasse si abbassano perché aumenta il quoziente familiare (*).

Se mandi il bambino dalla baby-sitter - purtroppo ci sono grossi problemi a trovare posto negli asili pubblici - lo stato te ne paga una parte (non so quanto di preciso, dovrebbe dipendere dal reddito e dalla composizione familiare).

Si era partiti dalla domanda: Parigi è cara? Il costo della vita è proporzionato agli stipendi o no come in Italia?

Come il lettore arguto avrà capito da questo lungo post la risposta è: dipende.

A cosa è servita allora la lettura di questo post? A niente, pero' scriverlo è servito a me per sapere se i miei messaggi sono noiosi e se il lettore ha il coraggio di arrivare alla fine ;-)

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E' bizzarro notare come l'Italia, paese cattolico, paese i cui dirigenti politici parlano spesso di famiglia e organizzano i family day (le escort sono pregate pero' di rimanere a casa quel giorno), sostengano in termini pratici molto poco le famiglie e non facciano nulla per aumentare la natalità in Italia, al contrario della Francia.

Nota bene.
Ho appena scritto il seguito di questo post, che trovate qui.