martedì 27 ottobre 2009

Il ratto va di moda.

Qualche mese l'hanno trovato nella pizza.

In questi giorni invece nel pane.


Il topo inizia a diventare un elemento culinario ricercato in Francia. Sono convinto che tra qualche tempo nei ristoranti più prestigiosi potremo gustare un ottimo foie gras de rat.



lunedì 26 ottobre 2009

Una dedica.

A tutti i trans del mondo, che in questo momento sono nominati più volte al giorno per aggravare la posizione morale di un politicante.

mercoledì 21 ottobre 2009

Scoop sensazionali: il vento e il Papa

Neanche il tempo di riprendermi dallo sconvolgente ed emozionante servizio fotografico sulla berretta del Papa che vola, che già Repubblica on line pubblica un altro servizio fotografico di elevato valore.

I protagonisti sono ancora il vento e il Papa. Questo il link e questa una golosa anteprima:


martedì 20 ottobre 2009

Un film: Je suis heureux que ta mère soit vivante


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Thomas all'età di 4 anni è stato abbandonato dalla madre e adottato da un'altra famiglia. Ad un certo punto decide di cercare la sua madre biologica. Riesce a trovarla e a stabilire con lei un rapporto difficile.

Non mi è rimasto molto di questo film, a parte la bella interpretazione del giovane Vincent Rottiers, che è in ben 3 film francesi attualmente in sala.

Curiosità (per me, agli altri sicuramente interessa poco): in una scena ho riconosciuto la città dove lavoro e ho abitato fino a qualche mese fa, Nogent sur Marne, anche se nel film si parlava di Bonneuil.

Voto di Kurtz: indifferente.

Elvis è vivo?

Chi dice che Hitler è vivo, chi dice che gli alieni sono sbarcati sulla terra e una loro navicella tenuta nascosta dall'esercito americano nel deserto, chi dice che Elvis Presley è vivo.

Per mia natura io sono un tipo piuttosto incredulo e scettico, ma dopo la visione di questo video inizio a pensare che Elvis sia davvero vivo.

Guardare dal minuto 1.45 in poi per capire.

domenica 18 ottobre 2009

Un film: Inglorious basterds


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Francia occupata dai nazisti: la giovane Shosanna sfugge quasi per miracolo alla troupe del colonnello  Landa, spietatamente specializzato nello scovare ebrei in ogni angolo di Francia. La sua famiglia, al contrario, viene decimata.
La ragazza con documenti falsi riesce a rifarsi una vita a Parigi, dove gestisce un cinema, in cui per volontà dei nazisti è obbligata a proiettare opere tedesche. Il desiderio di vendetta è sempre presente in lei e cresce nel tempo.
Intanto in Francia operano i basterds, gruppo di simpatici e cattivi ragazzi americani alla ricerca di nazisti da uccidere e di cui collezionare lo scalpo.
I basterds si infiltrano tra i nazisti ed elaborano un piano per uccidere il duce in persona.

Premetto che Tarantino non è tra i miei registi preferiti: mi piace, lo stimo, riconosco che è un grande regista a cui piace giocare con il cinema, ma solitamente non tocca a fondo le mie corde. Eppure questo film mi è piaciuto molto: anche se lungo è riuscito a non farmi perdere l'attenzione neanche per un istante e a farmi divertire.
I dialoghi come al solito sono fenomenali, cosi' come la capacità del regista di disegnare i personaggi. Tarantino è sicuramente uno dei registi più irrispettosi nei confronti dei suoi stessi personaggi e del pubblico in sala.

La giovane Mélanie Laurent con Inglorius basterds riuscirà a farsi conoscere anche all'estero, e se lo merita, anche se la preferisco in ruoli più intimi. Brad Pitt è tanto bruttino quanto bravo: la scena del teatro in cui si finge italiano è molto divertente e il suo goffo accento americano nel parlare italiano altrettanto.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Un film: Mademoiselle Chambon



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Ottobre 2009, un freddo sabato autunnale. Cinema Arlequin, ampie sale e programmazione interessante.

Jean è un operario sposato, con un figlio, Jeremie. La vita della famiglia è serena. Un giorno la moglie di Jean è ammalata a letto, quindi tocca a lui andare a prendere il figlio a scuola. Qui incontra mademoiselle Chambon, la maestra di Jeremie.

Film poco parlato e molto intimo, con dialoghi e storia semplice, sui sentimenti. Molto fanno i due protagonisti, perfetti nel loro ruolo. Vincent Lindon è il mio attore francese preferito, insieme a Daniel Auteuil, anche se a volte ho difficoltà a capirlo bene quando parla velocemente.

Unica cosa che si puo' rimproverare al film è la poco originalità della storia da un certo in poi. Ma probabilmente il regista era più interessato a mettere in scena i sentimenti che la storia.

Voto di Kurtz: più.

Grande merito del film: avermi fatto conoscere la bellissima canzone Quel joli temps, di Barbara.

Eccola:

giovedì 15 ottobre 2009

Aggiornamento post Nepotismo alla francese

In questo post dedicato alla vicenda del figlio di Sarkozy, avevo parlato di un certo oscurantismo da parte dei giornali online francesi ('...mentre tra i giornali online francesi che leggo abitualmente la notizia è facilmente reperibile solo nell'edizione online di Libération'...)

Per amore di chiarezza devo specificare che se all'inizio della vicenda se ne parlava poco, in questi ultimi giorni la notizia della candidatura del giovane Sarkozy è sempre più discussa tra i media francesi.

Martedi' Sarkozy, parlando dell'educazione e della riforma del liceo, con grande tempismo ha detto:

ce qui compte en France pour réussir, ce n'est plus d'être bien né, c'est d'avoir travaillé dur et d'avoir fait la preuve par ses études de sa valeur

Ma allora se la cerca proprio la polemica!

Dire che in Francia per riuscire le origini non sono importanti, ma cio' che conta è di lavorare duro e di studiare..Dire questo dopo qualche giorno la notizia della candidatura del figliolo all'EPAD, mi sa tanto di presa per i fondelli.





 

Un film: Mary and Max


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Mary è una bambina australiana, che vive con una madre alcolizzata e un padre assente. Max è un signore che abita in una grigia sporca e rumorosa New York: Max ha qualche turba psicologica.
I due si iniziano a scrivere, quasi per caso.
La storia della loro amicizia lungo gli anni, tra alti e bassi.

Delicato, intimo ma anche divertente questo film d'animazione australiano, storia di due persone normali con vite differenti ma accomunate dalla solitudine.

Voto di Kurtz: cuoricino.

lunedì 12 ottobre 2009

Un film: The hurt locker




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Mk2 Bibliothéque, un sabato pomeriggio di un dolce inizio ottobre.

Bagdag, giorni nostri: la vita quotidiana di un'équipe di soldati americani specializzati nel disinnescare bombe e mine, tra attentati suicidi, depressioni, nemici nascosti e la paura. Al lavoro, ma anche nei momenti di divertimento, di amicizia.

La sceneggiatura del film è di Mark Boal (che ha scritto anche In the valley of Elah, che purtroppo ho perso), un giornalista che ha seguito dal vivo un'unità di démineurs (mi piace molto questo termine francese, e non so come tradurlo in italiano, se non con 'disinnescatori di bombe') in Irak. 

La guerra come droga dipendenza adrenalina e unica ragione di vita. Se è questo che il film voleva trasmettere, ci riesce benissimo.

Brava Katyrin Bigelow.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

sabato 10 ottobre 2009

Un film: La syndrome du Titanic


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Mk2 Bibliothéque. Salle B, la più grande insieme alla Salla A. Pochissimi spettatori, si vede che il passaparola su questo film è stato negativo.

Nicolas Hulot è il più conosciuto ed ascoltato ecologista francese. Nel 2006 ha scritto Il patto ecologico, che poi ha fatto firmare al presidente della Repubblica eletto l'anno successivo.

Non lo conosco come ecologista, pero' dopo la visione di questo film mi sento di affermare che come regista non è un granché (anzi, come co-regista, visto che il film è firmato insieme a Jean-Albert Lièvre).

Il film - in Francia chiamano film anche i documentari che escono al cinema, e ne escono parecchi - fa acqua: a meno di non aver vissuto in un altro pianeta negli ultimi 10 anni, Hulot non aggiunge niente a quanto il cittadino con un minimo di cervello dovrebbe sapere.

In più il tutto viene raccontato con un eccesso imperdonabile di parole (errore madornale: siamo al cinema, facciamo parlare le immagini), senza un filo conduttore, anzi in modo molto sparpagliato e dispersivo, passando alla leggera su tutti gli argomenti toccati dagli ecologisti di tutto il mondo: flussi migratori di persone da un continente all'altro, sfruttamento eccessivo delle risorse, distribuzione iniqua della ricchezza e cosi' via.

Purtroppo nel film si parla di tutto e niente e troppo superficialmente per mantenere viva l'attenzione dello spettatore, che infatti di addormenta (non io, ma la mia vicina di posto).

Voto di Kurtz: meno.

Nepotismo alla francese

Aggiornato l'11 ottobre.

Il figlio di Nicolas Sarkozy, 23 anni, studi di legge non ancora terminati e attuale più giovane conseiller général di Francia, è l'unico candidato alla presidenza dell'ente (EPAD) che gestisce la Défense, il quartiere affari alle porte di Parigi.

Il quartiere sarà tra i più coinvolti dalla ristrutturazione generale che subirà Parigi nei prossimi decenni, nell'ambito del gigantesco progetto Grand Paris. Progetto voluto fortemente da Sarkozy, questa volta il padre.   

Ho avuto notizia della candidatura del giovane Jean Sarkozy dai media italiani, internet e Tg3 delle 14.20, mentre tra i giornali online francesi che leggo abitualmente la notizia è facilmente reperibile solo nell'edizione online di Libération (l'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati, tra l'altro). (*)

Qui un articolo in italiano del giornalista Massimo Nava, corrispondente del Corriere della Sera a Parigi.

C'è chi durante gli studi consegna pizze o serve la birra ai tavoli, e c'è invece chi dirige il più grande quartiere d'affari d'Europa.

Egalité!

(*) Nota a margine: le notizie sulle brutture del resto del mondo, lodo Alfano compreso, sono trattate in modo molto più esteso e critico sui media francesi rispetto a quelle sulle brutture di casa propria.


Aggiornamento dell'11 ottobre: a questa pagina qualcuno si è divertito a pubblicare un falso annuncio per direttore dell'EPAD. Molto divertente :-)

venerdì 9 ottobre 2009

Vecchie auto.

Hai una bella auto? E' troppo bella e vuoi renderla un po' tamarra?

Potete contattare allora il proprietario di questa vecchia Alfa vista a Nogent sur Marne.