venerdì 30 agosto 2013

I 12 film della stagione 2012 - 2013

Urca, mi sono accorto solo ora che questo blog non è aggiornato dal 20 luglio, giorno della partenza per le mie 2 settimane calabre di prammatica: chissà che delusione per i miei 4 lettori aprire la pagina e vedere sempre lo stesso post, lì ad ammuffire!


Provo a recuperare facendo un po' di ordine mentale tra le visioni cinematografiche degli ultimi mesi: si chiude una stagione cinematograficamente e se ne apre un'altra, anche se i confini tra l'una e l'altra sono del tutto inesistenti, se non nella mia testa.
È dunque saggio fare un bilancio delle cose più belle viste nella stagione trascorsa.

C'est parti
, ecco dunque i miei 12 film del periodo settembre 2012 - agosto 2013, in ordine (più o meno) sparso.

1. Mud, di Jeff Nichols
Ne avevo parlato qui, è l'unico film che ho visto 2 volte in questa stagione, insieme a La grande bellezza.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

2. Amour, di Michael Haneke.
La malattia e la vecchiaia, viste da un regista non proprio giovane, ma di una lucidità impressionante - nonché di notevole freddezza, come dice chi lo detesta.
Il film ha il merito, tra l'altro, di aver riportato sul grande schermo Jean-Louis Trintignant.
Voto di Kurtz: sindrome di Stendhal.

3. Zero dark thirty, di Kathryne Bigelow.
L'operazione che ha portato alla cattura di Bin Laden in un film pieno d'azione, ottimamente girato, con la regia decisa e dura che caratterizza i film della Bigelow.
Qualcuno ha notato un sacco di incongruenze storiche e geografiche, ma per me non impattano la riuscita di un ottimo film d'azione e di guerra.

Voto di Kurtz: cuoricino.

4. The master, di Paul Thomas Anderson.
Film complicato, intellettuale, di non facile presa: basterebbe però la sola impressionante recitazione di Joaquin Phoenix per farlo entrare nella top 10.


Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

5. Holy motors, di Léox Carax.

Ancora una pellicola difficile, a volte lenta, ma tra le più originali della stagione. Alcune sequenze sono memorabili, come quelle finali girate alla Samaritaine di Parigi.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.



6. Killer Joe, di William Friedkin.


Voto di Kurtz: cuoricino.

7. Al di là delle colline, di Cristian Mungiu
La ragione accecata dalla religione, in una film esteticamente impeccabile e pittorico.
Ne ho scritto qui.


Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

8. La quinta stagione, di Peter Brosens, Jessica Woodworth.
Visivamente il più bello dell'anno.Enigmatico, metaforico.


Voto di Kurtz: cuoricino.

9. La grande bellezza, di Paolo Sorrentino.
Disprezzato da più parti, a me il film di Sorrentino è piaciuto: Servillo ci recita alla grande, i dialoghi sono brillanti (vedere la scena quando Jep se la prende con Stefania, la "compagna") e la regia non è da meno.


Il modo di filmare di Sorrentino di distacca di sicuro dalla mediocrità di molti registi italiani: la lunga sequenza della festa iniaziale, per esempio, a me è piaciuta molto.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

10. Laurence Anyways, di Xavier Nolan.
La transessualità nel civile Canada.
Il canadese Dolan, quasi sconosciuto in Italia, è uno dei registi più interessanti in circolazione, nonostante i suoi 23 anni. Laurence Anyways è terribilmente lungo, barocco, e tanto tanto pop.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

11. De rouille et d'os, di Jacques Audiard.
I miei brevi commenti subito dopo la visione qui.

Voto di Kurtz: cuoricino.

12. Alabama Monroe, di Félix Van Groeningen.

Può una coppia felice resistere ad un'enorme tragedia ?
Dal regista de La merditude des choses, Alabama Monroe è il classico film strappalacrime, dalla sceneggiatura non proprio originale. Tuttavia, la simpatia dei protagonisti, la pulizia della mise en scène, la bella musica ne fanno perdonare i difetti. 10 minuti da brividi quando lui fa il suo sermone in teatro durante il concerto.

Voto di Kurtz
: cuoricino.