Non bisognerebbe mai leggere il libro che da adolescenti ci ha dato le prime emozioni, mai rivedere il primo film che ci ha fatto piangere.
In realtà non so perché non si dovrebbe, ma siccome lo dicono tutti lo dico anch'io, ché a me piace conformarmi.
E non bisognerebbe mai mangiare un hamburger nello stesso posto dove per la prima volta le tue papille gustative hanno provato delle grandi emozioni mangiandone uno.
Sono ritornato la settimana scorsa da Breakfast in America, di cui avevo parlato in toni entusiasti qualche post fa, precisamente qui.
A dire il vero non è lo stesso locale, ma un altro della stessa catena, dove ero andato qualche altra volta nel corso del tempo: il BIA sito in rue des Ecoles.
Ebbene, la delusione è stata davvero grande: l'hamburger che hanno servito a me e alla Francese era tiepido, cosi' tiepido che quando sono arrivato a metà (e vi posso assicurare che la mia velocità di masticazione di crociera è piuttosto elevata) era già freddo.
Non so a voi, ma a mangiare freddo un piatto che dovrebbe essere caldo non piace.
Quando la Francese è arrivata a metà del suo, l'hamburger non era freddo: ero ritornato surgelato :-)
L'hamburger era anche piccolino, oltre ad essere tiepido. La qualità dello stesso a dire il vero non era male: il problema era invece il pane, che mi è sembrato davvero scarso e troppo stopposo. Insomma, un pane che si trova al supermercato al primo prezzo.
Inoltre, il posto è molto rumoroso, e i tavolini sono attaccati l'un l'altro (come in quasi tutti i posti mangierecci di Parigi. Mi domando le norme antiincendio dove siano...): insomma, un posto dove andare con gli amici ad ubriacarsi e ruttare, ma di certo non in coppia per fare due chiacchiere tranquilli.
Ciliegina sulla torta: nel locale c'è poco ricircolo d'aria, per cui alla fine della serata i tuoi vestiti puzzano cosi' tanto di hamburger che un hamburger a confronto profuma di gelsomino.
Voto di Kurtz: meno, con l'aggravante della delusione.
mercoledì 28 settembre 2011
Ristoranti e bar a Parigi: Breakfast in America
Etichette:
Cucina,
Parigi,
Ristoranti e bar a Parigi
lunedì 26 settembre 2011
Il prefetto Spazzatura
Alla fine del 1800 Parigi non era ancora dipartimento a sé stante come oggi (dipartimento 75), ma faceva parte del dipartimento della Senna.
Durante la mia visita al bellissimo Hôtel de Ville di Parigi, durante le giornate del patrimonio 2011, ho scoperto che il prefetto di Parigi nel 1883 era un certo (o una certa) Poubelle.
Ignoro cosa questo termine significasse a quei tempi, ma so per certo che oggi significa spazzatura.
Chissà se è stato un bravo politico il prefetto Spazzatura.
Durante la mia visita al bellissimo Hôtel de Ville di Parigi, durante le giornate del patrimonio 2011, ho scoperto che il prefetto di Parigi nel 1883 era un certo (o una certa) Poubelle.
Ignoro cosa questo termine significasse a quei tempi, ma so per certo che oggi significa spazzatura.
Chissà se è stato un bravo politico il prefetto Spazzatura.
domenica 25 settembre 2011
Un blogger: Riccardo Venturi
Riccardo Venturi, più volte citato nei miei post di Storie Inutili in quanto uno dei miei autori contemporanei preferiti, nonché autore di svariati blog, saluta la blogsfera.
In questo momento si trova in ospedale perché qualche giorno fa è stato colpito da infarto. Ho sentito il ragazzo telefonicamente, dalla voce mi sembra in buona forma e ottimista come sempre, anche se conscio che dovrà cambiare qualche abitudine nella sua vita.
Ritornerà presto dietro la tastiera ad alimentare i suoi blog, la cui lettura è fortemente consigliata dall'OMS.
In questo momento si trova in ospedale perché qualche giorno fa è stato colpito da infarto. Ho sentito il ragazzo telefonicamente, dalla voce mi sembra in buona forma e ottimista come sempre, anche se conscio che dovrà cambiare qualche abitudine nella sua vita.
Ritornerà presto dietro la tastiera ad alimentare i suoi blog, la cui lettura è fortemente consigliata dall'OMS.
giovedì 22 settembre 2011
Un film: Habemus papam
Regia di Nanni Moretti
Melville è un cardinale, che viene eletto papa dopo la morte di GP II. Ma lui non si sente adeguato all'importante ruolo e quindi non si presenta al pubblico. Anzi, riesce proprio a scappare dallo stato vaticano e se ne va per i fatti suoi in giro a Roma in incognito, forte del fatto che la chiesa ancora non ha annunciato pubblicamente il nome del papa appena eletto.
Melville non è particolarmente simpatico, forse per questo l'hanno fatto papa (pensierino da terza elementare, del tutto inutile ai fine della comprensione della vicenda).
Come al solito Moretti riesce a mescolare bene la commedia - tutte le scene della vita dei preti sono rese bene e a momenti riescono anche a far sembrare delle persone normali i gonnelloni - e alcune riflessioni più profonde, quali il senso di inadeguatezza, la solitudine, il rapporto tra il teatro e la vita, l'incapacità di rinnovarsi della chiesa. Per queste riflessioni vi rimando pero' ai vostri siti di critica cinematografica preferiti, essendo io del tutto incapace di andare al di là della superficie dei film che vedo.
Voto di Kurtz: cuoricino.
Melville è un cardinale, che viene eletto papa dopo la morte di GP II. Ma lui non si sente adeguato all'importante ruolo e quindi non si presenta al pubblico. Anzi, riesce proprio a scappare dallo stato vaticano e se ne va per i fatti suoi in giro a Roma in incognito, forte del fatto che la chiesa ancora non ha annunciato pubblicamente il nome del papa appena eletto.
Melville non è particolarmente simpatico, forse per questo l'hanno fatto papa (pensierino da terza elementare, del tutto inutile ai fine della comprensione della vicenda).
Come al solito Moretti riesce a mescolare bene la commedia - tutte le scene della vita dei preti sono rese bene e a momenti riescono anche a far sembrare delle persone normali i gonnelloni - e alcune riflessioni più profonde, quali il senso di inadeguatezza, la solitudine, il rapporto tra il teatro e la vita, l'incapacità di rinnovarsi della chiesa. Per queste riflessioni vi rimando pero' ai vostri siti di critica cinematografica preferiti, essendo io del tutto incapace di andare al di là della superficie dei film che vedo.
Voto di Kurtz: cuoricino.
Etichette:
Film,
Nanni Moretti
Un film: Restless
Regia di Gus Van Sant
Lui è un ragazzo dal passato triste, e ama andare ai funerali di sconosciuti. Ha un amico immaginario, un kamikaze giapponese morto giovane. Lei è una ragazza malata di cancro, con i mesi contati. I due si conoscono, si innamorano e si ameranno fino alla fine.
Ho apprezzato molto la delicatezza e la tenerezza del regista nel raccontare la storia di questi due giovani. Inoltre, ho trovato entrambi i protagonisti molto convincenti, con una piccola preferenza per lei, la giovane Mia Wasikowska.
Voto di Kurtz: cuoricino
Lui è un ragazzo dal passato triste, e ama andare ai funerali di sconosciuti. Ha un amico immaginario, un kamikaze giapponese morto giovane. Lei è una ragazza malata di cancro, con i mesi contati. I due si conoscono, si innamorano e si ameranno fino alla fine.
Ho apprezzato molto la delicatezza e la tenerezza del regista nel raccontare la storia di questi due giovani. Inoltre, ho trovato entrambi i protagonisti molto convincenti, con una piccola preferenza per lei, la giovane Mia Wasikowska.
Voto di Kurtz: cuoricino
Etichette:
Film,
Gus Van Sant
mercoledì 14 settembre 2011
Un film: La guerre est déclarée
Regia di Valérie Donzelli
Juliette e Romeo sono una giovane coppia: si amano, si adorano, stanno bene insieme. Si riproducono. Quando il loro bambino ha un anno e mezzo scoprono che ha una rara e aggressiva forma di tumore al cervello.
Film autobiografico: l'affascinante Valérie Donzelli e il suo ragazzo Jérémie Elkaïm hanno scritto, diretto e recitato questo film in base al loro vissuto.
Nonostante il tema potesse essere strappalacrime, sono riusciti a farne un film leggero (nei limiti), ggiovane e in alcuni momenti brillante. Non è la malattia del bambino il centro della storia, ma la loro bella storia d'amore, il loro modo di vivere insieme questa dura avventura.
Voto di Kurtz: cuoricino.
P.S. Negli ultimi 10 giorni è il terzo film che vedo in cui c'è un malato di tumore. Questo puo' voler dire due cose, non mutuamente esclusive:
1/ Se è vero che i film rispecchiano un'epoca, sembra che il tumore sia una delle paure più grandi dei nostri tempi
2/ I sceneggiatori dei nostri tempi hanno poca fantasia.
P.S. 2: il film è stato girato con una Canon EOS 5 Mark II, una macchina fotografica reflex da circa 2 000€.
Juliette e Romeo sono una giovane coppia: si amano, si adorano, stanno bene insieme. Si riproducono. Quando il loro bambino ha un anno e mezzo scoprono che ha una rara e aggressiva forma di tumore al cervello.
Film autobiografico: l'affascinante Valérie Donzelli e il suo ragazzo Jérémie Elkaïm hanno scritto, diretto e recitato questo film in base al loro vissuto.
Nonostante il tema potesse essere strappalacrime, sono riusciti a farne un film leggero (nei limiti), ggiovane e in alcuni momenti brillante. Non è la malattia del bambino il centro della storia, ma la loro bella storia d'amore, il loro modo di vivere insieme questa dura avventura.
Voto di Kurtz: cuoricino.
P.S. Negli ultimi 10 giorni è il terzo film che vedo in cui c'è un malato di tumore. Questo puo' voler dire due cose, non mutuamente esclusive:
1/ Se è vero che i film rispecchiano un'epoca, sembra che il tumore sia una delle paure più grandi dei nostri tempi
2/ I sceneggiatori dei nostri tempi hanno poca fantasia.
P.S. 2: il film è stato girato con una Canon EOS 5 Mark II, una macchina fotografica reflex da circa 2 000€.
Etichette:
Film,
Valérie Donzelli
lunedì 12 settembre 2011
Oggi incidente nucleare in Francia
Esplode un forno in un sito nucleare al sud della Francia (qui la notizia in italiano): muore un uomo. I politici francesi e la stampa francese minimizzano, dicendo che non c'è nessun pericolo. Alle 22.49, cioè neanche 12 ore dopo la notizia, sul sito de Le Monde la notizia è molto in basso e in piccolo.
Sarà da fidarsi? Certo, a me mancano gli elementi per sapere se ci sono realmente dei pericoli, come probabilmente a molti di voi. Pero', se mi baso sul passato, in particolare all'incidente di Chernobyl, alla reazione della Francia ai tempi e della giustizia francese ai giorni nostri, qualche dubbio mi viene...
Riporto dal blog FranciaEuropa:
Sarà da fidarsi? Certo, a me mancano gli elementi per sapere se ci sono realmente dei pericoli, come probabilmente a molti di voi. Pero', se mi baso sul passato, in particolare all'incidente di Chernobyl, alla reazione della Francia ai tempi e della giustizia francese ai giorni nostri, qualche dubbio mi viene...
Riporto dal blog FranciaEuropa:
1986-2011: per la giustizia la nube di Chernobyl non è mai arrivata in Francia
Non luogo per la corte d’appello di Parigi rispetto alla denuncia di 53 persone, che hanno contratto un cancro della tiroide in seguito all’incidente di Chernobyl.
L’unico imputato, l’allora capo del servizio per la protezione contro le irradiazioni, il professor Pierre Pellerin, ha ottenuto un “non luogo”: per la giustizia francese è impossibile stabilire un legame tra Chernobyl e il cancro che si è diffuso in Francia in modo anormale in certe zone di confine. 25 anni dopo, la Francia conferma che la nube di Chernobyl “si è fermata alle frontiere”.
In tutti i paesi confinanti, in Italia del nord per esempio, ci sono stati effetti dell’incidente nucleare ucraino. In Francia no. Nell’86, il ministero dell’agricoltura francese aveva affermato ufficialmente che “il territorio francese è stato totalmente risparmiato” dalla nube. Eppure, una percentuale anormale di cesio era stata reperita. Nel timo, per esempio, in Provenza. Ma il prof. Pellerin aveva detto che “non si beve una tisana di timo come si beve del latte, non è certo un’infusione di timo, anche se altamente radioattiva, che puo’ far male, è derisorio”. Nell’ottobre dell’86, pero’, era stato consigliato agli agricoltori di “mischiare” il fieno per gli animali, per evitare conseguenze. Nell’87, erano state constate delle contaminazioni nei funghi nelle Alpi Marittime e nella Drôme. Nel 2006, un rapporto allarmante dell’Istituto nazionale di veglia sanitaria dell’est della Francia aveva rilevato vari casi di cancro della tiroide.
Ma oggi la giustizia ha chiuso la pagina. Proteste dei Verdi e di tutti gli ecologisti. La Francia è uno dei paesi più nucleari al mondo, con 58 reattori, che forniscono i tre quarti dell’energia elettrica. La Francia tenta in questo periodo di vendere all’estero l’Erp, il reattore di ultima generazione (uno è in costruzione in Finlandia, un altro in Francia).
venerdì 9 settembre 2011
Un auto: Bugatti Veyron
Anche se un giorno diventero' super ricco, non penso che investiro' delle ingenti somme di denaro in un'auto sportiva.
Cio' non toglie che ne apprezzi alcune modelli e ne rimanga affascinato dalla loro visione.
La Bugatti Veyron, che con il suo prezzo di listino superiore al milione di euro è una delle auto più costose del mondo, fotografata nello stesso week end della Mercedes 280 e della Ferrari taroccata, non mi ha particolarmente entusiasmato.
Tanto per capirci, penso che la vista di un qualsiasi modello di Pagani susciterebbe nel mio arido cuore delle emozioni più forti.
Ma tant'è, beccatevi ugualmente la Bugatti, in attesa di una Pagani.
Cio' non toglie che ne apprezzi alcune modelli e ne rimanga affascinato dalla loro visione.
La Bugatti Veyron, che con il suo prezzo di listino superiore al milione di euro è una delle auto più costose del mondo, fotografata nello stesso week end della Mercedes 280 e della Ferrari taroccata, non mi ha particolarmente entusiasmato.
Tanto per capirci, penso che la vista di un qualsiasi modello di Pagani susciterebbe nel mio arido cuore delle emozioni più forti.
Ma tant'è, beccatevi ugualmente la Bugatti, in attesa di una Pagani.
Etichette:
Auto,
Bugatti,
Bugatti Veyron
Vecchie auto: Fiat 126 a fiori
La 126 mi ha fatto sempre tenerezza nella sua goffaggine. Come si puo' trovarla brutta?
Vederne un esemplare a Parigi non è cosa di tutti i giorni. Vederne un esemplare a fiori, poi, è un evento alquanto raro.
Vederne un esemplare a Parigi non è cosa di tutti i giorni. Vederne un esemplare a fiori, poi, è un evento alquanto raro.
Etichette:
Fiat,
Fiat 126,
Vecchie auto
giovedì 8 settembre 2011
Un film: Neds (Non-Educated-Delinquents)
Regia di Peter Mullan
Scozia, anni '70: John è un bambino modello, addirittura è il primo della classe. L'ambiente attorno a lui non è dei migliori: padre alcolizzato, madre sottomessa, scuola violenta, fratello teppista. La vita di John ne è influenzata.
Straordinaria recitazione del giovane Conor McCarron,e almeno un paio di sequenze davvero belle.
Voto di Kurtz: cuoricino.
Scozia, anni '70: John è un bambino modello, addirittura è il primo della classe. L'ambiente attorno a lui non è dei migliori: padre alcolizzato, madre sottomessa, scuola violenta, fratello teppista. La vita di John ne è influenzata.
Straordinaria recitazione del giovane Conor McCarron,e almeno un paio di sequenze davvero belle.
Voto di Kurtz: cuoricino.
Etichette:
Cuoricino,
Film,
Peter Mullan
mercoledì 7 settembre 2011
Un film: Melancholia
Di Lars von Trier.
Nei giorni che seguono il matrimonio di Justine la scienza annuncia che il pianeta Melancholia si abbatterà sulla terra da li' a poco. Justine e la sorella si preparano all'evento.
I film di von Trier raramente mi lasciano indifferente: o mi affascinano (Europa, L'elemento del crimine, Le onde del destino, Antichrist, ...) o li detesto (Idiots, Dogville, ...).
Di certo non ho amato Melancholia, ma forse neppure detestato: l'ho solo trovato di una noia e pesantezza mostruosa. Complice anche Charlotte Gainsbourg, una delle peggiori attrici del mondo.
Voto di Kurtz: un ceffone.
Nei giorni che seguono il matrimonio di Justine la scienza annuncia che il pianeta Melancholia si abbatterà sulla terra da li' a poco. Justine e la sorella si preparano all'evento.
I film di von Trier raramente mi lasciano indifferente: o mi affascinano (Europa, L'elemento del crimine, Le onde del destino, Antichrist, ...) o li detesto (Idiots, Dogville, ...).
Di certo non ho amato Melancholia, ma forse neppure detestato: l'ho solo trovato di una noia e pesantezza mostruosa. Complice anche Charlotte Gainsbourg, una delle peggiori attrici del mondo.
Voto di Kurtz: un ceffone.
Etichette:
Ceffone,
Film,
Lars von Trier
Un film: One day
Regia di Lone Scherfig
La quasi ventennale storia d'amicizia trattino amore di Dexter e Emma, conosciutisi a 18 anni.
Niente di nuovo sotto il sole, una struggente storia d'amore. I due protagonisti sono simpatici e ben delineati (soprattutto lei). Nel complesso il film è molto piacevole.
Voto di Kurtz: più.
La quasi ventennale storia d'amicizia trattino amore di Dexter e Emma, conosciutisi a 18 anni.
Niente di nuovo sotto il sole, una struggente storia d'amore. I due protagonisti sono simpatici e ben delineati (soprattutto lei). Nel complesso il film è molto piacevole.
Voto di Kurtz: più.
sabato 3 settembre 2011
Vecchie auto: Fiat Dino
Da quando sono a Parigi non sono mai stato affascinato dagli Champs Elysées, che i francesi si ostinano a chiamare l'avenue più bella del mondo: ho sempre trovato quel grosso vialone privo di charme, esteticamente poco piacevole e piuttosto rumoroso. Da qualche mese, pero', ogni tanto mi piace promenarmi da quelle parti, e riscoprire una parte di Parigi che ho sempre trascurato. Spesso le mie passeggiate elisiane sono treggisticamente ricompensate.
Vedere per esempio la Ferrari di cui sopra, purtroppo rovinata dai fari gialli tipiche delle vecchie circolanti in Francia, è un discreto piacere per gli occhi.
Approfitto delle enormi conoscenze dei miei 3 lettori per chiedere che modello è la Ferrari fotografata.
Aggiornamento del 07 settembre 2011
Su Wikipedia la storia di questa treggia.
Etichette:
Ferrari,
Fiat,
Fiat Dino,
Modello incognito,
Vecchie auto
giovedì 1 settembre 2011
Vecchie auto: Mercedes 280 SL
Se non vado errato la Mercedes è poco, o forse nulla, rappresentata nella mia raccolta di vecchie auto.
Vogliamo recuperare con questa signorile e un po' altezzosa 280 SL, dove SL sta per Sport e Leicht, che in tedesco significano Sportività e Leggerezza (fonte Wikipedia)?
Etichette:
Mercedes,
Mercedes 280 SL,
Vecchie auto
I grandi misteri di Parigi: il camion della spazzatura
Perché i camion della spazzatura in alcuni quartieri passano attorno alle 18-19, una delle due fasce orarie in cui c'è più traffico?
Etichette:
Parigi,
Riflessioni,
trasporti
Un film: Tu seras mon fils
Regia di Gilles Legrand.
Il difficile rapporto tra un uomo, produttore di un ottimo vino e suo figlio, si incrina ancora di più quando il socio del padre si ammala di cancro e il figlio del socio ritorna dalla California.
Bellissima l'ambientazione, negli enormi vigneti del sud della Francia, e una conferma: Niels Arestrup, l'attore che ne film Un prophète faceva il vecchio malavitoso, è uno dei miei attori preferiti.
Qualche leggerezza di sceneggiatura: caratteri un po' troppo marcati, soprattutto quelli dei due ragazzi.
Voto di Kurtz: più.
Iscriviti a:
Post (Atom)