venerdì 8 giugno 2007

Civiltà e parcheggio.


Questa sera sono stato al centro commerciale Auchan di Val de Fontenay.

Un ipermercato triste, come molti ipermercati della periferia francese.

Ma questo forse lo sapete già.

Quando sono arrivato ho parcheggiato la mia Vespa vicino a 4 parcheggi riservati agli handicappati. Mentre parcheggio arriva una Tipo con a bordo due signore abbastanza volgarotte e parcheggiano in uno dei 4 posti riservati agli handicappati. Scendono, e mi accorgo che non erano handicappate. Sul parabrezza c'era l'adesivo che solitamente si trova nelle macchine dei disabili.

Quando ritorno dalla spesa le signore stavano appena andando via. Intanto gli altri posti per gli handicappati erano stati occupati, tranne uno.

Arriva un'altra auto in cui davanti ci sono marito e moglie, entrambi sulla 30ina. Tra tutt'e due direi un paio di quintali. Dietro, i vitelli..scusate...volevo dire i bambini. Bene, senza spegnere l'auto (diesel) il marito scende dalla macchina e si dirige verso il tabaccaio. Non era handicappato.

Dopo circa 10 minuti (io intanto caricavo le buste della spesa e portavo al suo posto il carrello, il tutto con molta calma) torna il tizio, con dei biglietti di Euromillions in mano, e rientra in macchina. Che a momenti si cappottava. In questi 10 minuti il motore dell'auto è rimasto inutilmente acceso.

Ora, per quale motivo il tizio non ha spento e riacceso il suo quadrupede mezzo di locomozione?

a. Perché pensava di impiegare molto meno dal tabaccaio?
b. Perché la sua famiglia aveva caldo e quindi aveva bisogno dell'aria condizionata?

E, soprattutto, visto che tanto handicappato non era, perché non ha scelto un altro parcheggio?

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