martedì 2 ottobre 2007

Fine primo tempo.

Ogni volta che vado al cinema in Italia rimango purtroppo deluso: saro' snob, saro' elitario, saro' quello che volete, pero' vedere un film con un continuo brusio in sottofondo non è affatto interessante. I commenti in diretta, poi, mi interessano ancora di meno, e purtroppo è difficile evitarli se accanto avete uno spettatore particolarmente loquace.

Per me il cinema è una cosa sacra, da gustare in perfetto silenzio, un evento che ha qualcosa di magico e di molto personale. Ed è lo stesso motivo che non sopporto la pausa tra il primo ed il secondo tempo: cosa cavolo significa? Che senso ha interrompere un film nel quale sei immerso fino all'anima? Con quale coraggio puoi interrompere il legame che si viene a creare tra te e gli attori per comprare dei popcorn o, peggio, per andare in bagno? Cosa possono pensare i de Niro dall'altra parte dello schermo, le Liv Ullman, gli Al Pacino quando vi vedono alzarvi impietosamente e ritornare qualche minuto dopo con una lattina in mano?

Già in Italia dobbiamo sorbirci i film doppiati (in un altro post approfondiro' anche questo tema; per ora mi limito a dire che ho sempre maggiori difficoltà a vedere film doppiati. Anche quando vedo un dvd scelgo sempre la lingua originale, anche se per me incomprensibile, con i sottotitoli), a cio' aggiungiamo gli spettatori loquaci e rumorosi e la pausa popcorn.

Niente da fare, per ora rimango in Francia, almeno fin quando non ci sarà la pausa al cinema, fin quando i film saranno in lingua originale e fin quando gli spettatori saranno più rispettosi.



Sono delicato, lo so.

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