giovedì 7 giugno 2012

Un film: De rouille et d'os

Regia di Jacques Audiard



Ali e Sam, padre e figlio, poveri in canna e senza una dimora, si trasferiscono dal nord al sud della Francia, ospiti dalla sorella di Ali. Qui lui trova un lavoro come buttafuori in una discoteca, dove incontra la bella Stéphanie. Dopo un po' di tempo questa ha un brutto incidente sul lavoro e rimane senza gambe. Le loro vite si incrociano e continuano.



Con una storia simile Audiard, già regista de Un prophète, è riuscito a non farne un mélo, e già non è poco. Anzi, il regista mantiene le distanze dai personaggi e dalla storia, probabilmente per far emergere altri aspetti della realtà che descrive (gli esclusi, vuoi per ragioni economiche/sociali vuoi per un handicap fisico) e ci riesce benissimo. L'attore principale Matthias Schoenaerts, già visto nell'eccezionale Bullhead, conferma la sua grande presenza scenica e bravura.

C'è una scena meravigliosa: Stéphanie ritorna dalle sue amate orche e ne guarda una da dietro il vetro. 

Voto di Kurtz: cuoricino.

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