Eccoci al consueto appuntamento di fine agosto : un piccolo resoconto della stagione 2013-2014, dove con stagione intendo il periodo 1 settembre – 31 agosto.
Volendo sintetizzare la stagione cinematografica: poche cose belle, tante cose mediocri, alcune delusioni.
Andiamo un po’ più nei dettagli, precisando che all’interno delle singole sezioni l’ordine dei film è casuale.
Al contrario di quello dell’anno scorso, che elencava i soli film degni di nota, questo resoconto si articola in più sezioni:in questo post ci ho messo solo Le Gemme. Seguiranno in altri post I Belli, I Medi e I Brutti.
Le Gemme
The wolf of Wall Street, di Martin Scorsese
Esagerato in tutto, cinema divertente, divinamente girato e recitato: Di Caprio si conferma attore di classe ed eclettico. Scorsese riesce a tirare fuori il meglio di lui.
Due sequenze spiccano tra tutte : quando lui si ubriaca e rientra a casa in Lamborghini, e quando pranza con il nuovo collega, impersonato da uno dei miei attori preferiti, Matthew McConaughey.
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Clouds of Sils Maria, di Olivier Assay
Maria Enders è un'attrice teatrale che in gioventù ha interpretato al teatro il ruolo di una 18enne che seduce la sua capa 40enne, la rifiuta e la spinge al suicidio. Dopo 20 anni un regista le propone di reinterpretare la pièce, questa volta con Maria nei panni della 40enne che si fa dedurre dalla 18enne. Per Maria Enders questa proposta sarà spunto di riflessioni sul suo ruolo, sul tempo che è passato e su come viene percepita dalle nuove generazioni.
Molto sottile ed introspettivo, paesaggi magnifici (alpi svizzere) e una coppia di attrici magnifiche (la Binoche e la giovane Kirstin Stewart).
Cinema di alta classe.
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Short Term 12, di Destin Daniel Cretton
La giovane Grace lavora con la massima dedizione in un centro per adolescenti con difficoltà di vario tipo. La sua vita sembra scorrere tranquilla, tra lavoro e vita di coppia. L’arrivo di una nuova ragazza nel centro la costringe però a rimettersi in discussione e fari i conti con il passato.
Delicato e commovente, una piccola perla passata quasi inosservata.
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Blue Ruin, di Jeremy Saulnier
Una classicissima storia di vendetta, una storia semplice e lineare. Belle atmosfere, buon ritmo e molto molto noir.
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Nymphomanic, Volume 1, di Lars Von Trier
Il buon Von Trier riesce sempre a far parlare di sé: negli anni ’90 con il Manifesto Dogma 95, un paio d’anni fa a Cannes con le sue (tristi) dichiarazioni su Hitler, e ora con un film sessualmente molto esplicito, che ancor prima di uscire aveva scatenato il suo bravo polverone.
Film di 4 ore, suddiviso 2 volumi e in più in capitoli, come già per l’eccellente Breaking the Waves, i capitoli del primo volume risultano molto più riusciti ed originali rispetto a quelli del volume 2. Mi viene in mente per esempio il capitolo The little organ School, 10mn di cinema mozzafiato.
Link al capitolo di cui sopra (attenzione sesso esplicito, astenersi moralisti).
The Immigrant, di James Gray
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