mercoledì 23 settembre 2009

La morte di un'espressione

Per fortuna tra le molte espressioni che diventano di moda in un batter baleno, alcune di esse muoiono altrettanto velocemente.

Da un paio d'anni non si sente più infatti l'odiosa lunga e ridondante espressione 'per non sapere né leggere né scrivere', usata sia allo scritto (ah, quanti post nelle mailing list più disparate iniziavano con 'io, per non sapere né leggere né scrivere...) sia all'orale. Ora è scomparsa, come forse sta scomparendo, con minore fretta pero', il 'piuttosto che'.

Un'altra espressione che si vede e si sente sempre più raramente è 'just my 2 cents', meno antipatica della precedente e perfettamente sostituibile con una più modesta e meno altisonante 'questa la mia opinione'.

Par contre, c'è un avverbio che prende sempre più piede, per il momento solo in tv e nei giornali: 'letteralmente'. Secondo il buon De Mauro letteralmente vuol dire:

1 alla lettera, in senso letterale: interpretare l. un testo
2 senza esagerazione, realmente: ha l. perso la testa

Quando sento alla tv che ad un concerto rock gli spettatori sono letteralmente impazziti, devo credere che i ragazzi sono impazziti realmente e non nel senso figurato del termine, come invece vorrebbe intendere il giornalista?

Ad ogni concerto rock deduco che il numero di pazzi nel suolo italiano aumenti di circa 40-50000 persone. E quello dei giornalisti cretini e dalle espressioni stereotipate?

(per gentile concessione di Teomondo Scrofalo)

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