domenica 15 febbraio 2009

Giornalisti.

Sono rimasto disgustato da come i giornalisti, sia di internet che della tv (per lo meno quelli che ho sentito o letto io), abbiano trattato il caso di Eluana Englaro. Il giorno dopo la morte della ragazza il TG delle 13.30 ha dedicato 15mn (su circa 25mn della lunghezza totale) alla vicenda.

I punti sollevati dal caso Englaro sono molto importanti per il paese, questo è innegabile. Quello che non mi è andato giù in questa vicenda è come i media hanno trattato la questione: non sono riusciti a prendere spunto dal caso Englaro per parlare di qualcosa di più grande (le leggi da fare, le discussioni su questioni cosi' delicate), ma sono rimasti sul caso particolare, a parlarci per giorni di una donna che stava morendo, senza nessun rispetto per la famiglia, per la donna stessa e per la morte. Forse sono un po' duro ad aggiungerlo, ma senza neanche molto rispetto per chi muore nell'ombra, senza cure, senza attenzione e senza amore da parte di nessuno.

Mi va bene se si parla 15mn al telegiornale di una futura legge che riguarda tutti, ricchi e poveri questi volta. Mi va bene se ci sono contributi interessanti alla questione, da parte di persone che sappiano dire qualcosa di più delle solite cose: non mi va pero' bene se si parla 15mn del trasferimento da clinica in clinica della Englaro, di suo padre, del suo avvocato, dell'autopsia, del funerale, dell'ispezione dei NAS, con i politici che ogni tanto escono fuori a ripetere sempre le solite cose superficiali e schematiche con i soliti toni arroganti e saccenti di chi sa di essere proprietario dell'unica verità su terra.

Mi spiegate che interesse ha parlare dei funerali di Eluana Englaro in questi giorni? A chi interessa sapere se sarà cremata o sepolta? Perché non spostiamo l'attenzione su cose un po' più interessanti e generali per la comunità italiana? Magari che prendano spunto dalla vicenda, pero' che ci riguardino davvero tutti. Sapere se la Englaro sarà sepolta o cremata non è informazione, è morbosità, è la peggiore cronaca nera che possa esistere.

Chi sulla prima pagina di Repubblica on line ha scritto di aver visto la Englaro e di non averla riconosciuta perché deperita e rovinata è una testa di cazzo che non sa fare il suo mestiere e che non ha rispetto per un cadavere ancora caldo.

Trovo che i media italiani abbiano raggiunto il livello più basso degli ultimi anni con la vicenda Englaro: sono scesi addirittura al miserrimo livello di qualità di quando è morto papa Giovanni Paolo II.

1 commento:

D. ha detto...

Penso che quella dei giornalisti sia una delle categorie per cui provo più disprezzo. E' naturale che parlino di questa faccenda solo in quanto cronaca nera: chi è al potere non ha assolutamente voglia che si apra un dibattito sull'argomento e allora, da bravi tappettini, tutti i media si adeguano.