domenica 1 febbraio 2009

Un film: The deer hunter.

In italiano: Il cacciatore.
USA, 1978. Regia di Michael Cimino.
Visto in dvd, un pomeriggio di gennaio, durante i giorni della merla del 2009.

5 amici in Pennsylvania, operai: 3 di loro partono per la guerra del Vietnam.

Grande ennesimo film sulla guerra del Vietnam: interessante perché non si concentra solo sulla guerra, ma anche sugli effetti di questa sulla vita dei protagonisti, sul loro rientro a casa. Paradossalmente, la parte relativa alla guerra è più corta e sintetica delle altre.

Il principale difetto del film è l'eccessiva lunghezza della prima parte, che parla dei protagonisti prima della loro partenza e ci introduce nel loro ambiente: un'ora di film in cui succede poco, in cui tutto è dilatato (la caccia al cervo, le bevute tra amici, il matrimonio...) e ha poco interesse.

Tra gli attori spiccano un giovane Robert de Niro, un efficace Christophen Walken e una brava e bella Meryl Streep.

Non ho la certezza che sia cosi', ma mi piace immaginare The deer hunter alla base di alcune canzoni di Bruce Springsteen sulla guerra del Vietnam, come Shut out the light e Born in the USA.

Voto di Kurtz
: cuoricino.


SHUT OUT THE LIGHT


The runway rushed up at him
as he felt the wheels touch down
He stood out on the back top
and took a taxi into town
He got out down on Main Street
and went into a local bar
He bought a drink and found a seat
in a corner off the dark

Well she called up her mama
to make sure the kids were out of the house
She checked herself out in the dining room mirror
And undid an extra button on her blouse
He felt her lying next to him,
the clock said 4:00 am
He was staring at the ceiling
He couldn't move his hands

CHORUS
Oh mama mama mama don't go away
I've got the shakes and I'm gonna be sick
Throw your arms around me in the cold dark night
Hey now mama don't shut out the light
Don't you shut out the light
Don't you shut out the light
Don't you shut out the light
Don't you shut out the light

Well on his porch they stretched a banner
that said "Johnny Welcome Home"
Bobby pulled his Ford out of the garage
and they polished up the chrome
His mama said "Johnny oh Johnny,
I'm so glad to have you back with me"
His pa said he was sure they'd give him his job back
down at the factory

CHORUS

Well deep in a dark forest,
a forest filled with rain
Beyond a stretch of Maryland pines
there's a river without a name
In the cold black water
Al Johnson out here stands
He stares across the lights of the city
and dreams of where he's been

CHORUS

Traduzione da http://www.loose-ends.it

SPEGNI LA LUCE

La pista d'atterraggio gli correva d'avanti
Mentre sentiva le ruote toccare terra
Rimase in piedi sul nero asfalto
E prese un taxi per la città
Scese in Main Street
Ed entrò in un bar locale
Comprò da bere e si trovò una sedia
In un angolo al buio

Lei chiamò sua madre
Per assicurarsi che i bambini fossero fuori casa
Controllò il suo aspetto nello specchio della sala da pranzo
E sbottonò un altro bottone della sua camicetta
Lui la sentì sdraiarsi al suo fianco
L'orologio segnava le 4:00 am
Lui fissava il soffitto
Senza riuscire a muovere le sue mani

CORO
Oh mamma mamma non andar via
Sto tremando e mi ammalerò
Getta le tue braccia intorno a me in questa notte fredda e buia

Hey mamma non spegnere la luce
Non spegnere la luce
Non spegnere la luce
Non spegnere la luce
Non spegnere la luce

Sul suo porticato misero uno striscione
Che diceva"Johnny bentornato a casa"
Bobby tirò fuori dal garage la sua Ford
E pulì le parti cromate
Sua mamma disse "Johnny oh Johnny
Sono così felice di averti qui con me"
Suo padre gli disse che era sicuro che gli avrebbero ridato il suo lavoro
Giù alla fabbrica

CORO

Nel mezzo della scura foresta,
Una foresta riempita di pioggia
Dietro una fila di pini del Maryland
C'è un fiume senza nome
Nell'acqua scura e fredda
Al Johnson là fuori è in piedi
E fissa le luci della città
E sogna dove è stato

CORO

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