mercoledì 12 dicembre 2007

L'uccisione di Babbo Natale (i due si dividono il fungo).


Durante le mie giornate mi capita spesso di notare delle cose insensate, per lo meno dal mio modesto punto di vista di osservatore e non di esperto.

Per esempio:

1. Le stufe "a fungo": riscaldano le persone sedute ai tavoli dei bar fuori in inverno.
Ora, non c'è bisogno di essere ingegneri e né di avere dati tecnici a disposizione per immaginare lo spreco di questi aggeggi, che producono calore all'aperto, dove il calore si disperde subito.

2. Le porte aperte dei negozi: l'abitudine di molti negozi di tenere le porte aperte sia d'inverno che d'estate e l'impianto di condizionamento acceso all'interno è stupida.
Durante l'estate scorsa si è parlato tanto dell'iniziativa dell'ENI di non far portare la giacca e la cravatta ai dipendenti per poter tenere la temperatura degli uffici di 1-2 gradi più alta durante i mesi caldi, risparmiando cosi' nei costi dell'aria condizionata (e relativo inquinamento), eppure non si parla di questa pessima abitudine che si diffonde a macchia d'olio.

3. I banconi frigo e congelatori "aperti": cioè i banconi senza sportelli, molto diffusi nei supermercati.
Cosa ci vuole a mettere degli sportelli a questi banconi, che tratterrebbero cosi' molto meglio il freddo prodotto invece di disperderlo in tutto il supermercato?
Sono convinto che se chiedessi a una grande catena di distribuzione perché i banconi frigo sono senza sportelli mi risponderebbero che se mettessero le porte ai banconi le vendite dei prodotti freschi diminuirebbero perché la gente dovrebbe fare un gesto in più per afferrare la desiderata mozzarella o il desiderato merluzzo surgelato.

Quindi, vediamo quello che accade in un supermercato d'inverno, quando fuori fa freddo e l'impianto di riscaldamento è acceso:

- l'impianto di riscaldamento riscalda l'aria
- il frigorifero raffredda la stessa aria riscaldata dal riscaldamento

Intelligente, no?

E i consumi? Provate a casa vostra a tenere aperta la porta del vostro frigo 24 ore al giorno e a fine mese parliamo della vostra bolletta dell'elettricità.

Magari lasciate anche le porte di casa aperte mentre all'interno il riscaldamento è acceso (e il frigo con le porte aperte).

E se proprio volete esagerare, nello stesso tempo mettete in giardino una stufo a fungo per poter prendere l'aperitivo fuori con gli amici.

P.S.: dei punti 1. e 2. ne ha parlato Luca Mercalli durante la trasmissione Che tempo che fa, ma sono pronto a giurare su Apocalypse Now che sono riflessioni che mi passano per la testa da molti mesi e di cui avrei voluto scrivere da tempo.

PPS.: tutt'e tre le abitudini sono diffusissime sia in Italia che in Francia.

martedì 11 dicembre 2007

Un film: The conversation.

Usa 1974, regia di Francis Ford Coppola.
Paris, Cinema Grand Action, 05.12.2007
Titolo italiano: La conversazione.
Titolo francese: La conversation secrète.

Kafkiano questo splendido film di Francis Ford Coppola con un bravissimo Gene Hackam e un giovane (ma pessimo o fuori luogo, scegliete voi) Harrison Ford. Angosciante come pochi.

Finale da antologia.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Lavorare stanca. E non solo.

Durante questi giorni non ho letto né sentito delle cose particolarmente intelligenti sulla tragedia accaduta a Torino agli operai.

E né mi sento in grado di fare dei commenti particolarmente intelligenti: l'unica cosa che posso dire è che sono rimasto deluso da Napolitano, persona che stimo e politico che mi piace, che avrebbe potuto rinunciare alla serata inaugurale alla Scala in segno di vicinanza alla famiglie degli operai morti.

Tra le cose che ho letto sulla vicenda, pero', sono due i commenti che mi sono piaciuti di più. Provengono dalla stessa tastiera, quella di Riccardo Venturi.

Voilà i link e buona lettura:

http://ekbloggethi.blogspot.com/2007/12/pacchetti.html

http://ekbloggethi.blogspot.com/2007/12/di-lavoro-non-si-deve-pi-vivere.html

lunedì 10 dicembre 2007

Un film: We own the night.


Titolo francese: La nuit nous appartient.
USA, 2007. Regia di James Gray.
Paris, Mk2 Bibliothèque, 10.12.2007.


Strepitoso film che mescola perfettamente azione e lirismo.

Contiene uno degli inseguimenti più belli che abbia mai visto, forse il più bello e teso in assoluto.

Robert Duvall è divino nel suo ruolo, ma anche Joaquin Phoenix è perfetto.

Come in Eastern Promises di Cronemberg, anche qui l'ambientazione è costituita dalla mafia russa, questa volta a New York pero'.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

domenica 9 dicembre 2007

Un film: Snake Eyes.

Usa, 1998. Regia di Brian De Palma.
Visto in dvd, 07.12.2007
Titolo italiano: Omicidio in diretta.

Lo stile di De Palma e i tanti virtuosismi fanno passare in secondo piano le debolezze di sceneggiatura di questo bel film.

Voto di Kurz
: cuoricino.

martedì 4 dicembre 2007

Appartamento in vendita. O era 'divano in vendita' ?

Avendo deciso di fare il grande passo (acquisto appartamento), negli ultimi mesi mi sono dilettato parecchio sui siti delle agenzie immobiliari. Per la cronaca, ho comprato uno studio (monolocale) a Nogent sur Marne, a 15km da Parigi: a fine gennaio prendero' possesso del mio nuovo appartamento. Appartamento è una parola grossa, visto che si tratta di soli 30m quadrati; da qualche parte, pero', bisogna pur cominciare...

Ho trovato delle cose bellissime durante le mie ricerche: descrizioni non veritiere oppure che sembravano scritte da un adolescente via sms, foto orribili, lo stesso appartamento messo in vendita da più agenzie a prezzi molto diversi.

Eccone un esempio di annuncio molto allettante: un'agenzia deve vendere un appartamento in un mercato molto concorrenziale e cosa mette come unica foto? Un divano!!!


(Il link di questa vendita è http://www.seloger.com/171707/31006369/detail.htm)

sabato 1 dicembre 2007

Il cellophane dell'Espresso.

Ieri ero in Italia e ho comprato l'Espresso, quello semplice, senza alcun allegato.

Molti articoli sono dedicati all'ambiente; c'è un saggio dell'immancabile Nobel di turno e ovviamente i consigli su come possiamo ridurre nel nostro piccolo l'inquinamento con i piccoli gesti quotidiani (repetita iuvant, è vero, ma oramai sono dappertutto).

Per ringraziare l'Espresso dei suoi consigli sull'ambiente, gliene do' io uno: non incellophanare la rivista. E' plastica completamente inutile e inquinante.