domenica 30 maggio 2010

Ti ho portato un po' di voti, ora tu mi aiuti con 'sta storia dei bambini.


Quale momento migliore per filosofeggiare sugli abusi e alleggerire le pene per chi è pedofilo 'lievemente', giusto per far passare il messaggio che non è poi cosi' grave abusare dei pargoli?

Dal Corriere della Sera:
Violenza su minori, non scatterà l'arresto per gli episodi «di lieve entità»
Emendamento dei senatori del centrodestra al ddl sulle intercettazioni: «Necessario contro incostituzionalità»


sabato 29 maggio 2010

Quando si dice certezza della pena

"Per i colpevoli l'inferno sarà più duro"
Mons. Charles Scicluna, Promotore di giustizia della congregazione della fede, a proposito dei preti pedofili.

Repubblica riporta anche che Mons. Scicluna ha introdotto la preghiera con una meditazione del vangelo di Marco ricordando anche il passaggio in cui si afferma: "Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare".

Quindi se ad essere "scandalizzato" è un piccolo che non crede, la macina da asino al collo al prete di turno non viene messa? 

 

 

mercoledì 26 maggio 2010

Eventi culturali, manifestazioni e mostre a Parigi.

Un consiglio a chi vive a Parigi da poco o intende visitare La villa voiture: evitate qualsiasi manifestazione, evento culturale o mostra di cui avete sentito parlare anche per un nanosecondo al telegiornale o di cui vedete la pubblicità su almeno un autobus.

Esempi di eventi ricorrenti di questo tipo sono La notte bianca, La notte dei musei, La giornata del patrimonio, Il primo week end dei saldi, Paris plage (soprattutto nei week end e nei giorni caldi).

Nella categoria degli eventi da evitare inserisco anche quello di domenica scorsa, a cui ho ho preso parte, sperando che non sia ricorrente.

Come tutti sanno, dato che della cosa si è parlato in tutto il mondo, una parte degli Champs Elysées, la più bella avenue del mondo (?), è stata chiusa al traffico e trasformata in un campo, con annessi stand di prodotti dell'agricoltura et similia.

Io ho avuto la pessima idea di andarci. Non posso dirvi se fosse interessante o meno perché dopo 5 minuti sono scappato, in preda ad un attacco lancinante di agorafobia.



Di solito gli eventi parigini di questo tipo si traducono in un un delirio indicibile: tutte le 12 milioni di persone che abitano Parigi e la sua popolosa banlieue si riversano a Parigi per partecipare al medesimo evento a cui partecipate voi, alla stessa ora.

A meno che non vi piaccia sentire il sudore degli altri sulla vostra pelle, camminare a passo di lumaca, essere spintonati a destra e sinistra, statevene a casa o fate altro.
 
E' paradossale che una capitale come Parigi - è probabile sia lo stesso per le altre capitali, ma certezze non ho - sia sede di tante iniziative che poi in pratica sono inaffrontabili perché sovraffollate.

Su alcune tuttavia con un po' di buona volontà si potrebbe fare qualcosa: per esempio alle mostre in luoghi chiusi si potrebbe far entrare un numero massimo di persone invece di ammassarne miliardi dentro la stessa sala. O forse anche mettere un impianto di aria condizionata per fare stare meglio i visitatori.
Questi problemi non sembrano pero' toccare gli organizzatori, più preoccupati probabilmente dall'incasso o dalla risonanza internazionale dell'evento.

Per vivere bene a Parigi bisogna usare molto la testa: uscire il più possibile durante la settimana piuttosto che il week end, privilegiare i piccoli luoghi poco conosciuti piuttosto che quelli enormemente pubblicizzati, non vedere mai i film nella settimana in cui escono, approfittare delle vacanze scolastiche (estate, ottobre, dicembre, febbraio, aprile), quando Parigi e periferia diventano finalmente vivibili.

martedì 25 maggio 2010

Un film: El Secreto de Sus Ojos

Link IMDB

Un ispettore in pensione riapre un caso archiviato 25 anni prima.

Oscar 2010 per il miglior film straniero, El secreto de Sus Ojos è a metà strada tra il thriller, il melodramma e la commedia, e a me è piaciuto: certo, ha i suoi bei difetti, la lunghezza, le musiche patinate e invadenti e alcune scene mal riuscite (l'interrogatorio di Gomez fatto dalla donna, le continue ubriacature del collega...), pero' nel complesso lo si guarda con piacere.

Tanta malinconia. Per come è strutturato mi ha ricordato un po' Nuovo cinema Paradiso.

L'attore protagonista mi piace un sacco: l'avevo già apprezzato in El aura, un film argentino di qualche anno fa che mi permetto di consigliare. 

Voto di Kurtz: cuoricino.


domenica 23 maggio 2010

Un nuovo blog è nato.

Mezzi inutili ma non eccessivamente.

I post pubblicati riguarderanno le tregge e in generale i vecchi mezzi di locomozione fotografati dal vostro corrispondente durante le sue passeggiate parigine, calabresi o in ogni parte del mondo.

Mezzi inutili è nato questa sera, pesa 3mega e sta bene. Il Colonnello Kurtz ne dà la lieta notizia a tutti i suoi seguaci (ogni tanto mi piace parlare di me alla terza persona: peccato che conosco solo un'altra persona che lo fa di tanto in tanto, Silvio Berlusconi). 


La sezione Vecchie auto di questo blog, 24 post in totale, non sarà più aggiornata, ma sarà ovviamente consultabile e commentabile (?).

Al primo commentare del nuovo blog inviero' una batteria di pentole e uno scaldaletto elettrico soggetto a frequenti cortocircuiti notturni.

PS. Il nuovo blog è molto scarno per il momento. Nei prossimi giorni sarà arricchito e abbellito.

giovedì 20 maggio 2010

Un film: Politist, adjectiv

Link IMDB

Un giovane poliziotto pedina un gruppo di ragazzi che fa uso di hashish. La sua visione e quella del superiore non coincidono.

Non è il film per me. Dopo aver visto l'inquadratura di 5 minuti in cui la macchina da presa inquadra il protagonista mangiare la zuppa mentre in sottofondo c'è una canzone d'amore (bruttina) in loop, ho deciso di alzarmi e andare via.

Devo riprendere a guardare i trailer dei film prima di vederli, per lo meno per verificare se lo stile del regista si avvicina al mio ideale di cinema.
Purtroppo pero' i trailer sono spesso montati in maniera da far apparire un film completamente diverso da quello che è. Ad esempio, il trailer di "Politist, adjectiv", che ho appena visto, dà l'impressione di una storia vivace, con un bello svolgimento. Vi posso assicurare che la bella musichetta che si sente in sottofondo nel trailer nel film non c'è proprio.

Voto di Kurtz: sospeso.

lunedì 17 maggio 2010

Vecchie auto: Mercedes 200D

La cosa positiva di pubblicare le foto di una treggia già immortalata e pubblicata da Riccardo Venturi, è che ti trovi il commento già pronto :-)

Vi rimando quindi ad un suo post, che si addice bene alla verde Mercedes 200D qui esposta.

Vecchie auto: Porsche 911

Eccomi dopo una settimana di assenza da casa, tra Milano, Torino e Liguria.

Un po' di post arretrati, qualche commento a cui rispondere. Ma andiamo in ordine di importanza: prima questa splendida Porsche fotografata a Parigi un paio di settimana fa, con tanto di adesivo - immagino corso - visibile nell'ultima foto, poi tutto il resto.

Al di là del simbolismo della macchina Porsche, di cui ha parlato in maniera efficace Riccardo Venturi in un post, a me la forma della 911 è sempre piaciuta.

Con forti probabilità perché mi ricorda la Lancia Fulvia Zagato 1300, l'auto sportiva dei miei quando ero bambino, venduta nell'82 perché il fatto di essere una 2+2 non la rendeva idonea per una famiglia di 5 persone.

mercoledì 12 maggio 2010

Il tassista milanese

Luogo: Milano
Attori: il tassametro, io, il tassista milanese.

Primo ed ultimo atto

Il tassametro (muto): 10€60
Io: quanto le devo?
Tassista: le serve una ricevuta?
Io: si.
Il tassista: 11€

martedì 11 maggio 2010

La rivincita sul bambino spagnolo

Aeroporto Charles de Gaulle, terminal 2b. in attesa di imbarcarmi per Malpensa, aereo in ritardo.

Per andare in bagno il povero passeggero deve uscire e poi ripassare i controlli di sicurezza, con fila annessa. 

Un moccioso iberico staziona di fronte al distributore automatico di merendine, implorando il padre iberico di comprargli una merendina. Il genitore è irremovibile e il piccolo frigna.

Mi avvicino con fare deciso al distributore, inserisco 1€20 nella macchina e recupero uno scintillante Bounty. Con lentezza lo scarto e lo mangio mentre il piccolo mi guarda con occhioni tristi.

È bello essere grandi.


lunedì 10 maggio 2010

Foto di Parigi: Galerie Vivienne e A Priori-Thé


Sono molto orgoglioso di questa foto e delle sue geometrie. Non l'ho ancora fotoritoccata (se la ingrandite si vede che c'è qualcosa da fare), ma la pubblico ugualmente, per la gioia dei miei lettori.

L'ho scattata all'interno di un palazzo della Galerie Vivienne a Parigi, un posto molto suggestivo, nel 2arr.

Poco prima avevo preso una cioccolata calda in un bel bar, il A Priori-Thé, all'interno della galleria stessa. Un bar veramente sympa, dove servono un discreto cheesecake e un buon thé.


Accanto a noi una coppia di americani con deliziosa bambina bionda, mangiava qualcosa di salato, forse un insalata e un croque.

Caroline riconosce il tizio, un attore, ma non se ne ricorda il nome.
Io, che sono un grande fisionomista (ultimamente ho riconosciuto Johnny Depp in Alice solo alla fine del film, quando scorrevano i titoli di coda con il nome del bell'attore - c'è da dire a mia discolpa che ieri ho riconosciuto Robert De Niro in Cape Fear), non mi ero posto il problema, anche perché delle celebrità non mi importa poi tanto e non tendo a memorizzare i loro volti.

Alla fine Caroline si è ricordata: trattavasi di Ethan Hawke. Quel pezzo di fetente: non si è neanche alzato a chiedermi un autografo!

Offerta speciale: prendi 3 paghi 3

Non so se è un problema di Parigi e periferia o di tutta la Francia, ma tant'è...sabato mattina mi è ricapitato.

Sono andato in un centro commerciale della periferia a comprare due camicie C&A, che mi serviranno questa settimana durante il mio déplacement lavorativo italiano.

Nel reparto camicie, un grosso scaffale con scritto in grande: 1 camicia 16.99€, 2 camicie 29.99€. Un risparmio di ben 3.99€. Visto che avevo bisogno proprio di 2 camicie, ne prendo due esemplari di colore diverso dallo scaffale per approfittare dell'offerta molto poco speciale.

Arrivato alla cassa la svogliata cassiera passa le mie camicie, io diligentemente pago e controllo lo scontrino. Niente da fare: il registratore di cassa sembra infischiarsene dell'offerta. 1 camicia 16.99€, 2 camicie 16.99€ x 2 = 33,98€. Dico timidamente alla cassiera dell'offerta, lei blatera sottovoce qualcosa guardando lo scontrino e indicando il codice e in pratica mi dice che le mie due camicie non rientrano nell'offerta perché hanno due codici diversi (?devo mettermi a studiare i codici prima di fare un acquisto?).

Mi saro' sbagliato, mi dico tra me e me, sentendo già la puzza di fregatura. Ringrazio, saluto e torno allo scaffale per accertarmi che non mi fossi sbagliato. E, come sempre, ero nel giusto, oltre che modesto: avevo preso entrambe le camicie dallo scaffale con la grande scritta del risparmio di 3.99€.

Ritorno alla cassa, altri 10mn di fila, ed espongo un po' innervosito il mio problema alla cassiera, che chiama in aiuto un'altra cassiera: questa consulta il magico libro dei codici e scopre che avevo ragione. Con una complicatissima operazione finanziaria che le banche americane dei subprime a confronto sono delle dilettanti riescono a restituirmi i miei 3.99€.

Fosse la prima volta che mi capita...A Parigi e periferia, invece, è una cosa che accade molto spesso: le offerte pubblicizzate all'interno dei locali quando arrivi alla cassa svaniscono. E se non sei tu a sottolinearlo alla cassa, paghi come se l'offerta non ci fosse.

Mi è capitato da Darty, da FNAC, al Carrefour, da C&A, forse anche da BHV, da Decathlon. Insomma, un fatto ormai abituale che mi fa mettere in guardia ogni volta che vedo da lontano qualcosa che assomiglia ad una promozione.

Altro problema, meno raro ma non improbabile: il prezzo affisso non corrisponde a quello reale. E guarda caso, il prezzo reale è sempre più alto di quello affisso.

Un paio di mesi fa dopo aver acquistato un filtro per la macchina fotografica presso la FNAC, mi sono accorto che me l'avevano fatto pagare 1€ più del prezzo esposto. 1€, neanche un caffè al bar, eppure mi sono intestardito e ho fatto una seconda fila alla cassa per farmelo restituire.

Due le mie ipotesi:

1. I sistemi informatici di queste catene di distribuzione (di cui la Francia è leader) sono aggiornati con molta lentezza e disattenzione

oppure

2. Sono delle carogne puzzone che pur di scroccarti un euro ti accoltellerebbero alle spalle a te e alla tua mamma.

Io ovviamente sono per la seconda.

mercoledì 5 maggio 2010

Per chi vive a Parigi e soffre il caldo.


Un piccolo consiglio: evitate di andare all'Opéra Garnier quando la temperatura a Parigi supera i 5 gradi centigradi.

Ci sono stato questa sera (temperatura esterna circa 10-12 gradi): all'interno un caldo terribile e un'aria irrespirabile. Lo spettacolo da piacere per gli occhi e la mente si trasforma in incubo per tutto il resto del corpo, in particolare per i piedi, le vere vittime dell'Opéra Garnier.

Non avevo un termometro con me, ma posso assicurarvi che la cioccolata fondente, di cui ho sempre con me una tavoletta nella borsa come tutti i drogati, si è un po' sciolta. Non del tutto ma ad un livello tale da lasciare un'impronta grassa sulle dita quando ne staccavo un quadratino. In base alla mia passata esperienza si ha questo livello di scioglimento della cioccolata quando la temperatura è di circa 28-30 gradi.

Anche l'ultima volta che sono stato all'Opéra, un paio di mesi fa, l'aria era  pesante da sopportare e lo spettacolo è stato per me e per gli altri, che tuttavia non soffrono il caldo come il sottoscritto, una sofferenza.

Siccome sono un uomo mediocre e preferisco il benessere fisico a quello spirituale, con lo spettacolo di questa sera ho chiuso la stagione all'Opéra Garnier e deciso che ci ritornero' solo nei freddi mesi di dicembre e gennaio, sperando che l'aria sia migliore.



PS. Bisognerebbe parlare un giorno del fatto che molti locali di Parigi non hanno alcun tipo di refrigerazione e ricircolo d'aria. La risposta dei francesi quando chiedo lumi, è sempre la stessa, preregistrata: "Non c'è bisogno dell'aria condizionata a Parigi, perché fa caldo solo per 3 settimane all'anno".

Cio' non è vero, perché anche a Parigi puo' fare caldo per più di 3 settimane in un anno (vedi l'estate 2009). Certo, Parigi non è Bologna, Milano o Roma, città dove avrei serie difficoltà a vivere in estate, pero' a volte si difende bene in quanto a temperature elevate.


In ogni caso, anche ammettendo vera la teoria preregistrata del caldo di 3 settimane, il sapientone climatologo di turno dovrebbe specificare che lui parla solo di temperatura esterna e dovrebbe aggiungere che nei locali e nei mezzi pubblici il caldo dura ben più di 21 giorni!

Chi prende i mezzi pubblici quotidianamente lo puo' testimoniare.

martedì 4 maggio 2010

Letture da matrimonio

Qualcuno lo sa già, qualcuno lo saprà dopo i due punti: l'anno prossimo la mia bella ed io ci sposeremo.



Tra le tante cose da scegliere - tipo di rito (*), chiesa, luogo, colore dei tovaglioli, etc... - ci sono anche le letture: io sarei orientato verso qualcosa di Springsteen, De André o altro che amo nella vita.

Qualcuno pero' mi ha detto: Rimani sulla letteratura cattolica classica. Magari Sant'Agostino, che ha scritto delle cose meravigliose.

Mi sono cosi' messo alla ricerca delle letture cattoliche, in particolare di Sant'Agostino, che ha scritto delle cose meravigliose: ne ho trovato in effetti alcune di splendide, tra le quali non so scegliere. Per questo motivo chiedo ai lettori di questo blog di aiutarmi nel compito difficile della selezione.

Ecco quelle che più mi hanno folgorato per la loro bellezza:


1) Ogni donna che prega o profetizza a testa scoperta, reca un affronto al suo capo [il maschio], infatti sarebbe come se essa fosse rasata. Pertanto se una donna non vuole mettersi il velo, si tagli addirittura i capelli! Ma, se per una donna è vergognoso tagliarsi i capelli o essere rasata, si copra col velo. L’uomo invece, non deve velarsi il capo, essendo egli immagine e riflesso di Dio; mentre la donna è riflesso dell’uomo.» Bibbia, Levitico

2) «Di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza.»
San Paolo, Prima lettera ai Corinzi, XI



3) "Ogni donna impudica sarà calpestata come sterco nella via." Bibbia, Siracide IX, 10

4) "Quanto maggiore il piacere, tanto più grave il peccato. Chi ama con troppo calore la moglie è un adultero!"
Sant'Agostino

5) "Una madre, in quanto sposata, otterrà in cielo un posto inferiore a quello della figlia in quanto vergine."
Sant'Agostino


6)  "Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi." Sant'Agostino


7) "La donna non è fatta a immagine e somiglianza di Dio. È nell'ordine della natura che le mogli servano i loro mariti ed i figli i loro genitori, e la giustizia di ciò risiede nel principio che gli inferiori servano i superiori... È la giustizia naturale che vuole che i meno capaci servano i più capaci. Questa giustizia diventa evidente nel rapporto tra gli schiavi ed i loro padroni, che eccellono in intelletto, ed eccellono in potere.” Sant'Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica, Questioni sull'Eptateuco, Libro I, § 153.

8) "Non permetto alla donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna essendo stata sedotta cadde nella trasgressione." San Paolo, Lettere a Timoteo

9) "Quando vedi una donna pensa che sia un demonio, che sia una sorta di inferno." Papa Pio II°

10) "La donna è male sopra ogni altro male, serpe e veleno contro il quale nessuna medicina va bene. Le donne servono soprattutto a soddisfare la libidine degli uomini."
San Giovanni Crisostomo


11) "È opportuno il voto alle donne perché sono più conservatrici e più legate agli ambienti ecclesiastici, ma ciò non toglie valore alla loro necessaria ineguaglianza e inferiorità in quanto la Sacra Scrittura sottopone soprattutto alla nostra attenzione due dei maggiori pericoli: vino e donne." Papa Benedetto XV°

12) "La donna è in rapporto con l’uomo come l’imperfetto ed il difettivo col perfetto. La donna è fisicamente e spiritualmente inferiore e la sua inferiorità risulta dall’elemento fisico, più precisamente dalla sua sovrabbondanza di umidità e dalla sua temperatura più bassa. Essa è addirittura un errore di natura, una sorta di maschio mutilato, sbagliato, mal riuscito." San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica

13) "In ogni caso la donna serve solo alla propagazione della specie. Tuttavia la donna trascina in basso l’anima dell’uomo dalla sua sublime altezza, portando il suo corpo in una schiavitù più amara di qualsiasi altra." San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica

Non ho verificato la veridicità di queste scritture: se qualcuno nota degli errori, saro' ben felice di correggerli.

La fonte degli estratti è qui.


(*)  Tipo di rito: essendo la mia ragazza cattolica ed io no, abbiamo optato per l'unica soluzione che tenga conto della fede/non fede di entrambi: il rito misto tra cattolico ed ateo in chiesa. Un giorno, quando avro' metabolizzato bene la cosa e la rabbia sbollita del tutto, probabilmente scrivero' un post sulle reazioni di molte persone a questa nostra decisione...Desolante è l'aggettivo più gentile che mi viene in mente.

lunedì 3 maggio 2010

Viaggio in treno Parigi Bologna

Notte tra 30 aprile e 1 maggio 2010, treno notturno Parigi Roma.

Particolare della sala da bagno: quel coso aperto dovrebbe contenere la carta per asciugarsi le mani.

Qui manca il sapone e anche l'acqua.

In pratica per lavarti le mani dovevi prendere il sapone in un bagno e con le mani insaponate cercare un altro bagno dove ci fosse l'acqua. La probabilità di trovare un bagno con entrambi gli elementi era pari al QI di Calderoli.

Per asciugarmi le mani dopo averle lavate io usavo i jeans: una persona politicamente e igienicamente più corretta avrebbe dovuto cercare un altro bagno dove ci fosse anche la carta.

La possibilità di presenza dei 3 elementi (sapone, acqua, carta) in un unico bagno tendeva allo zero.




In compenso i viaggiatori potevano partecipare attivamente alla conduzione del treno, per esempio attivando/disattivando l'antipattinaggio, come si evince dalla foto riprodotta 3 righe sopra.

E la cuccetta? A dire il vero non era male, a parte la temperatura interna, che sarebbe stata perfetta se fossi stato un cactus. Non inserisco nel post la foto della mia maglietta sudata per motivi deontoligici.

Ah, il treno è arrivato a Bologna con 90mn di ritardo.

Al ritorno invece la cuccetta sarebbe stata perfetta se fossi stato un orso polare, e il treno è arrivato nella magnifica stazione di Paris Bercy con 2h e 30mn di ritardo.

Questione di accenti.


Evitero', grazie del consiglio.

Su qui e qua l'accento non ci va.

Lo diceva sempre la suora delle elementari.