domenica 17 maggio 2009

Bar e ristoranti a Parigi: bar dell'hotel Concorde Lafayette

Bar dall'ambiente chic e rilassante con eccezionale vista su Parigi dal 33esimo piano dell'Hôtel Concorde Lafayette, a Porte Maillot.

Se ci andate nel pomeriggio i prezzi sono alti ma ancora accessibili (8€ un succo di frutta), mentre di sera sono più alti.

Caroline ed io ci siamo stati in un pomeriggio di ottobre al ritorno da una passeggiata al bellissimo parco di Sceaux e ci abbiamo passato un paio di ore piacevoli: se riuscite poi a trovare i posti accanto alle grandi vetrate è davvero splendido.

Il bar è aperto a tutti, non solo ai clienti dell'hotel.

Hôtel Concorde La Fayette 3, Place du Général Kœnig 75017 Paris

Un film: Easy vertue

Regno Unito, 2008. Regia di Stephan Elliott

Un ragazzo, figlio di una ricca famiglia inglese, torna a casa per qualche giorno con la nuova moglie, una bella americana: tra la famiglia e la nuova venuta i rapporti sono da subito difficili.

Piacevole commedia, girata con una certa eleganza dal regista e con una ottima Kristin Scott Thomas: l'altra attrice principale, Jessica Biel, a volte stomaca perché troppo in evidenza nel film nella sua bellezza e troppo valorizzata dal regista.

Alcune scene sono molto simpatiche, per esempio quella del Can Can, mentre ho trovato un po' di leggerezza in alcuni personaggi, come il padre e le sorelle.

Voto di Kurtz: più.

venerdì 15 maggio 2009

Rigidità francese.

Questo è un messaggio a caldo, quindi potrebbe essere ingiusto.

Tema: i francesi sono cosi' rigidi che una lastra di granito a confronto non è nulla.

Svolgimento.

Dunque, dopo il lavoro sono andato in piscina. Meglio, mi sarebbe piaciuto andare in piscina.

Di solito parcheggio la Vespa e lascio il casco nel cassetto dello scooter, mentre oggi avevo il cassetto pieno e quindi l'ho portato dentro con me. Arrivato alla portineria, chiedo se potevo lasciare il casco da loro, visto che gli armadi sono infinitamente piccoli e non atti a contenere un casco, nonostante ormai gli spostamenti in scooter dei cittadini aumentino di giorno in giorno.

La signora della portineria mi dice che ci sono gli armadi fatti apposti per i caschi: per aprirli ci vuole una moneta da un euro non recuperabile. Gli chiedo perché la moneta non sia recuperabile, come quella degli armadi normali. Lei mi risponde che se fosse recuperabile tutti metterebbero la loro roba negli armadi più grandi.

Io osservo tra me e me: "se tutti vogliono gli armadi più grandi ci sarà un motivo. Non vi è mai sfiorata l'idea che gli armadi siano troppo piccoli e che per entrare lo zaino e il giubbotto devi fare un'operazione di compressione degna di un giocatore di Tetris?". Ma sto zitto, trasecolato.

Chiedo ingenuamente alla signora: "siccome mi dà fastidio spendere un euro per mettere il casco nell'armadio, puo' tenermelo lei in portineria?"

Lei ovviamente mi dice di no, che ci sono gli armadi apposta sopra. Visto che la portineria era molto grande e che dentro c'erano due persone che non stavano facendo un emerito tubo, mi chiedo perché non abbia acconsentito che io lasciassi il mio casco in portineria. Un casco non è come un bambino, che ha bisogno di attenzione, che gli devi cambiare il pannolino o dargli da mangiare. Il casco lo prendi, lo metti li' in un angolo e poi lo ridai al proprietario quando questi se ne va. Ma niente da fare, il casco non si puo' lasciare in portineria.

Evidentemente la procedura che loro eseguono come automi non prevede quest'opzione, e guai a fare qualcosa che fuoriesce dalla procedura.

Morale: mi sono girate le palle e me ne sono tornato a casa innervosito.

A volta la rigidità di molti francesi sfiora la coglionaggine.

Francesi, scusate lo sfogo, io vi voglio bene, mi trovo anche simpatici a volte, ma siate un pochino più elastici quando la situazione lo consente.

La maggior parte dei francesi sarebbe capace di fermarsi ad un semaforo rosso nel deserto.

martedì 12 maggio 2009

Imballaggi

Ho l'impressione che le ditte francesi non facciano molto caso agli imballaggi e al loro peso sull'ambiente.

Negli ipermercati, per esempio, è difficile trovare delle ricariche dei detersivi: anche i detersivi che si definiscono ecologici, con tanto di marchio del WWF ed etichette europee in bella vista, non producono le ricariche e costringono il povero utente a portarsi ogni volta a casa della plastica inutile che poi finisce in spazzatura.

Oggi ho voluto fotografare dalla mia vita quotidiana due esempi di imballaggi inutili e spreconi.

1. Tonno surgelato Monoprix

La confezione contiene due steak di tonno: all'interno del cartone esterno troviamo una prima busta contenente al suo interno altre due buste, una per ogni steak (nella foto se ne vede solo una perché l'altra era in padella).

Ora, è proprio necessaria la busta esterna che racchiude le due più interne?

2. Camomilla Carrefour in sacchetti
Ogni sacchetto è contenuto in un bustina di plastica. A cosa serve?

mercoledì 6 maggio 2009

Scoop sensazionali: Obama mangia un hamburger

Mai troppo grato a DB, che mi segnala sempre con grande tempismo questi scoop imperdibili, pubblico il link della sequenza fotografica che ritrae il presidente Obama ed un suo collaboratore mangiare un hamburger.

La sequenza consta di ben 14 scatti: gli ultimi immortalano il presidente pagare alla cassa. Momenti di grande commozione, deboli di cuore astenersi.

Il link e una gustosa anticipazione.

Scoop sensazionale: il papa con l'elmetto da pompiere.

Segnalo a chi l'avesse persa, l'indispensabile sequenza fotografica del papa che indossa l'elmetto da pompiere durante la tempestiva visita ai terremotati abruzzesi.

Per farvi venire l'acquolina in bocca pubblico una foto dello scoop, mentre a questo link potete trovare l'intera galleria.

Un film: Le sens de la vie pour 9.99$

Regia di Tania Rosenthal, 2008.
Mk2 Quai de Seine, maggio 2009.

Il film realizzato con delle figurine di silicone racconta la vita degli abitanti di un condominio, vite che inevitabilmente si incrociano e incastrano.

Si ride e si sorride, talvolta con amarezza.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Ristoranti e bar a Parigi: Okay café.

Scoperto per caso durante una passeggiata in bicicletta il primo maggio, questo café ha una cucina di qualità media, prezzi accettabili, ma una bellissima posizione. E' proprio sul canal de l'Ourcq, uno dei miei posti preferiti di Parigi.

Non so se le mediocri foto fatte con il cellulare gli rendono giustizia, pero' vi posso assicurare che è davvero piacevole mangiare all'aperto sulla terrasse del bar.