giovedì 26 luglio 2007

Qualche domanda per i fumatori (non tutti).


Durante queste vacanze mi sto ponendo qualche domanda, che giro ai fumatori che mi leggono.

1. Perché dopo aver fumato in spiaggia buttate i mozziconi sulla sabbia?
E' vero che è noioso cercare un cestino della spazzatura oppure mettere il mozzicone in borsa e buttarlo successivamente, pero' è altrettanto noioso per me camminare tra i sassi, la sabbia e i mozziconi.

2. Perché se siete in auto buttate i mozziconi dal finestrino? Lasciando da parte il rischio incendi, non indifferente, non mi sembra una cosa molto bella e civile.

3. Perché dopo aver finito il pacchetto di sigarette lo buttate dal finestrino della vostra auto o a terra se siete a piedi?

venerdì 13 luglio 2007

Société Générale (reprise).

Ritorno su questo post per aggiungere alcuni elementi essenziali per la comprensione dell'avvenimento .

Sono andato a vedere la mia consigliera, dopo aver ricevuto una lettera della SG che mi diceva che la mia carta avrebbe potuto subire delle restrizioni in seguito ad alcuni movimenti sospetti.

Senza dilungarmi troppo:

1. Nei primi 11 giorni di giugno la società che gestisce le carte ha notato dei movimenti sospetti sul mio conto.
2. La mia consigliera è stata avvertita l'11 giugno di questo.
3. La consigliera in data 11 giugno ha provato a contattarmi per chiedermi se fossi realmente io ad aver fatto quelle operazioni. Non mi ha trovato quindi ha lasciato un messaggio in segreteria al mio numero di cellulare.
4. Problema: la banca aveva il mio vecchio numero di cellulare, ancora attivo ma non più utilizzato. Ergo, non ho mai ascoltato il messagio. La colpa in questo caso è solo mia, che non ho aggiornato la banca quando ho cambiato numero di cellulare.
5. Non ricevendo alcuna risposta, la mia consigliera decide di far bloccare la carta per l'estero.
6. Il week end del 22 giugno vado a Bologna e riscontro il problema. Non posso ritirare né pagare con la mia carta di credito.
7. Il 26 giugno vado dalla consigliera a chiedere informazioni e lei non sa niente! Dice che la mia carta non ha alcun tipo di problema.
8. Qualche giorno dopo a Milano il problema si presenta di nuovo, ma si risolve con una chiamata da parte mia alla banca (ne ho parlato dettagliatamente nell'altro post).
9. Ieri rivedo la mia consigliera e lei si ricordava benissimo di avermi chiamato al cellulare, di avermi lasciato il messaggio e di aver bloccato la carta per precauzione.

Volendo trarre delle conclusioni:

a. La mia consigliera anche se non ha tutte le colpe che le avevo attribuito nel precedente post, sicuramente non è molto affidabile, altrimenti alla mia prima visita si sarebbe di aver bloccato la carta 15 giorni prima.
b. Continuo a sostenere che questo tipo di informazioni dovrebbero essere presente sul proprio conto online.
c. Quando si cambia numero di cellulare bisogna sempre aggiornare la banca.
d. La lettera in cui la banca mi avverte che la mia carta potrebbe aver subito delle restrizioni mi è arrivata ieri, 12 luglio, un mese dopo che la mia carta è stata bloccata.
e. Domani sono in Italia. Se la carta non funziona faccio una rapina in banca e sequestro la mia consigliera. Anche se non c'entra niente!

mercoledì 11 luglio 2007

Una brutta esperienza con la Société Générale.

Uno dei tanti week end di giugno sono andato a Bologna, in vacanza per 3 giorni: dopo il primo giorno avevo necessità di prelevare dei soldi, essendo rimasto a secco. Provo al primo bancomat che incontro: freddamente e incurante delle mie necessità lo sportello bancario mi risponde che ha avuto disposizioni dal mio istituto bancario di restituirmi la carta. Il motivo è ignoto.

Riprovo in altri sportelli, almeno una decina, nei due giorni che seguono. Niente da fare. Provo anche a pagare degli acquisti presso un negozio di abbigliamento con la carta ma niente. 'Autorizzazione negata' è il messaggio questa volta. Fortuna che avevo un'altra carta di credito sul conto del babbo, che mi ha evitato di chiedere soldi in prestito agli amici.

Il giorno dopo il mio rientro in Francia mi reco alla filiale della Société Générale dove ho il conto. Mi rivolgo alla madame allo sportello e le spiego il mio problema: mi fa inserire la carta in una macchinetta, digitare il codice, fa dei controlli al PC, anzi all'ordinateur, e mi dice che non le risulta nessuna anomalia. Forse ho raggiunto il plafond settimanale o mensile, ma non è un'informazione a lei disponibile.

Mi consiglia di rivolgermi alla mia consigliera, madame S.M.

Io quando penso ai termini 'consigliere e consigliera' mi viene in mente Robert Duvall ne Il padrino: una persona affidabile, muta come una tomba, che farebbe qualsiasi cosa per te.

La realtà, si sa, non è come i film. Avevo già avuto un contatto diretto con la mia consigliera, qualche mese fa, quando sono andato a chiderle delle informazioni sui prestiti immobiliari. In quell'occasione, siccome non volevo fare brutta figura, mi ero documentato qualche giorno prima sull'argomento. Durante il colloquio ho scoperto che ne sapevo più io che lei.

Be', ritorniamo alla carta che non ha funzionato. La mia consigliera si mette a girovagare nei software a sua disposizione per scovare eventuali anomalie nella mia carta e nel mio conto, pero' non trova nulla. Continua a chiedermi se sono sicuro che i bancomat abbiano rifiutato la mia carta in Italia, cosi' come se sono sicuro che non ho potuto pagare in negozio. Io continuo a dirle di si', e le chiedo anche come avrei fatto se mi fossi trovato in un altro paese e senza l'altra carta.

Dopo un quarto d'ora che brancolava nel buio, la sua risposta è stata: "non c'è nessun problema, forse è stato un problema temporaneo, la prossima volta che andrà in Italia la carta funzionerà.
Se la prossima volta che è all'estero la sua carta non funziona mi chiami subito cosi' facciamo delle indagini a caldo". E mi rifila il suo biglietto di visita in cui si specifica bene che è consigliere alla SG.

Io: "domani devo andare in Italia di nuovo. Dovro' pagare l'hotel con la carta di credito e vivere per almeno 4-5 giorni. Non vorrei trovarmi nella situazione di dover usare l'altra carta o trovarmi in situazioni imbarazzanti".

Il giorno dopo sono a Milano. Prelievo; niente.
Chiamo la consigliera; fortunatamente la consigliera non c'era: mi risponde un consigliere molto gentile (dalla voce sembrava Robert Duvall) al quale spiego un po' innervosito il mio problema. Senza perdersi in troppe chiacchiere, forse perché ha intuito dal tono che avevo un diavolo per capello (e vi posso assicurare che sono tanti) il consigliere mi passa un ufficio di gestione delle carte di credito (non so se interno o esterno alla banca).
La mademoiselle (l'ho intuito dalla voce il suo status), molto gentilmente, mi dice che la mia carta di credito è stata bloccata sui prelievi all'estero perché "in Italia ci sono molte frodi di carte di credito e lei ha provato a prelevare la prima volta da uno sportello in cui sono passate molte carte clonate". Cosi' il servizio l'ha fermata per sospetto tentativo di frode.

Benissimo, ottimo servizio, dico io. Eccellente che impediate ai clonatori di fottersi i miei soldi, pero' datemi la possibilità di comprarmi un paio di scarpe quando sono in Italia e di pagare in pizzeria. Perché nessuno mi ha fatto una fuckin' telefonata, perché sul mio conto online non c'era neanche un messaggio che mi avvertiva che la mia carta è stata bloccata per i prelievi e pagamenti all'estero?

Lei, molto seraficamente: "questo lo deve vedere con la sua consigliera. E' compito suo avvertirla in caso di carta bloccata, lei ne è al corrente. Mi conferma che lei ha provato a prelevare 60€ 15mn fa a Milano?" Si', lo confermo. Bene, allora tra un paio d'ore la sua carta sarà sbloccata.

E cosi' fu.

Qualche osservazione.

1. Perché il sito della banca non mi dice, accedendo al mio conto online, se ho raggiunto o sto per raggiungere il plafond? Per vedere se era un problema di plafond, infatti, a Bologna sono andato in un internet point, ho acceduto al mio conto online e ho dovuto sommare tutte le spese del mese e della settimana. Un po' brutale questo metodo nel 2007. Mi aspetto dei software un po' più evoluti da un grosso gruppo bancario, uno dei più grossi di Francia.

2. Perché sul mio conto online non ho trovato un messaggio che mi dicesse che la mia carta era stata bloccata e per quale motivo? Mi aspetto dei software un po' più evoluti da un grosso gruppo bancario, uno dei più grossi di Francia.

3. Perché la mia consigliera, che è pagata per consigliare, non ha neanche preso in considerazione durante il nostro colloquio, che la carta potesse essere stata bloccata per sospetto tentativo di frode? Forse non conosce neanche l'esistenza di questo servizio?
E perché non sapeva che la mia carta è stata bloccata? Mi aspetto un'organizzazione migliore da da un grosso gruppo bancario, uno dei più grossi di Francia.

Informazioni complementari.
Il sottofondo musicale durante la scrittura di questo post è il Live in Dublin di Bruce Springsteen. Esaltante. Tra le mie preferite, tra le altre, Blinded by the light, completamente rivisitata per la nuova banda.

Un film: Joe Strummer: the future is unwritten.

Film inglese irlandese. Regia: Julian Temple. 2007.

Bel documentario sulla vita e sulla persona di Joe Strummer, dalla nascita alla morte causata da un malformazione cardiaca di cui non era a conoscenza, passando per i primi suoi gruppi fino alla straordinaria esperienza dei Clash, per le esperienze cinematografiche e la musica dopo i Clash.

Si sprecano le interviste ai personaggi famosi: Bono, Joe Ely, Jim Jarmush, Martin Scorsese, ex Clash, ex amici e ragazze, Red Hot Chili Pepper, Steve Buscemi. Senza dimenticare Johnny Depp (???).

Peccato che la parte finale tenda un po' all'agiografia. Nel complesso un film molto interessante.

Voto di Kurtz: cuoricino.

domenica 8 luglio 2007

Un film: The bubble.

Film franco israeliano. Regia: Eytan Fox. 2006.

L'impossibilità di vivere un amore gay tra un ragazzo palestinese e uno israeliano. Spezzoni di vita quotidiana, tra un mondo socialmente avanzato (Tel Aviv) e arretratezza sociale e religiosa (un villaggio imprecisato della Palestina).

Il risultato non è da buttare del tutto, ma con alcune pecche: troppo lunga la parte centrale, troppo forzata la contrapposizione tra i due mondi, mediocre la direzione degli attori (la ragazza spesso è insopportabile con le sue smorfie, e uno dei due protagonisti per una buona metà del film ha un antipatico sorriso stampato addosso), non sufficientemente giustificata la scelta finale del protagonista palestinese.

Voto di Kurtz: più.

Un film: Persepolis.



Film francese 2005. Regia: Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud.

Delizioso film d'animazione, narra l'infanzia e l'adolescenza di una ragazza iraniana e la difficoltà di abitare in quel paese: la regista, Marjane Satrapi, è iraniana ma vive in Francia da parecchi anni.

L'ironia non manca mai (bellissimo il personaggio della nonna!) e i disegni sono eccezionali e dolcissimi.

Premio della giuria della 60esima edizione di Cannes.

Voto di Kurtz: cuoricino.





La foto di Kurtz: Hôtel de Ville di Parigi.

lunedì 2 luglio 2007

Energia elettrica: risparmiare si puo'?


In Francia la EDF, società dell'elettricità francese, fa pagare l'energia in base ad una stima calcolata sul consumo dei mesi precedenti. (*)

Il bonhomme (omarino) EDF, infatti, passa solo un paio di volte all'anno a leggere i contatori.

Nel Febbraio 2006 ho cambiato appartamento: in base ai consumi del periodo Febbraio 2006-Giugno 2006, la EDF ha stimato i miei consumi di elettricità pari a 45€ al mese, specificando che nel Giugno 2007 sarebbe passato di nuovo il bonhomme per leggere i contatori e che ci sarebbe stato il conguaglio.

Preciso che il palazzo dove abito io è sprovvisto di gas (come molti in Francia).

Vediamo cosa è successo tra il Giugno 2006 e il Giugno 2007 nel mio piccolo studio (monolocale) da un punto di vista energetico:

1. Ho cambiato pc. Ho portato in garage il vecchio pc fisso con monitor 19 pollici e ho preso un meno vorace portatile.

2. Ho abbassato la temperatura del boiler scaldacqua (ballon). Il ballon è un contenitore di 100-150l di acqua che di notte si accende automaticamente (quando la tariffa è più bassa) e riscalda l'acqua in esso contenuta.
Il precedente inquilino aveva messa la temperatura al massimo: io ho portato la manopola della temperatura a metà.

3. Ho comprato una presa multipla con interruttore; cio' mi consente di staccare di notte dall'alimentazione: dvd, stereo, televisore.

4. Ho comprato una nuova pentola per la pasta. Grazie alla nuova pentola l'acqua arriva ad ebollizione prima, e non di poco. Inoltre, per mantenere l'ebollizione non ho bisogno di mettere la massima temperatura della piastra. Come se non bastasse, durante l'ultimo minuto/minuto e mezzo di cottura spengo la piastra elettrica: ho notato che l'acqua continua a bollire ugualmente.

5. Ho sostituito il vecchio frigo presente nell'appartamento con un frigo di mia proprietà di classe A, che avevo nel garage inutilizzato.


Risultato: la EDF nelle prossime due settimana verserà sul mio conto 259.99€. Cio' vuol dire che nell'anno Giugno 2006-Giugno 2007 ho speso solo il 52% di quanto aveva stimato la EDF.

Sicuramente ha contribuito l'inverno molto mite ad abbassare i consumi di elettricità, pero', essendo il mio un palazzo abbastanza recente e ottimamente isolato (in tutto l'inverno ho acceso il riscaldamento per circa 30 minuti in totale! e non sono mai morto assiderato né ho patito il freddo), sono convinto che questo fattore non ha avuto un peso molto determinante.

Risparmiare? Si', si puo'.

Note.
(*) In realtà si puo' scegliere di pagare il reale consumo ogni due mesi, ma questo comporta che ogni due mesi bisogna inviare all'EDF, via posto o via Internet, il consumo che si puo' leggere sul contatore. Io ho scelto per il consumo stimato.

domenica 1 luglio 2007

La concorrenza fa abbassare i prezzi (più postilla su Carlo Ponti).

Mercoledi' mi trovavo al Terminal 1 dell'aeroporto parigini Charles de Gaulle, in attesa di imbarcarmi per Milano.

Ho comprato una bottiglietta d'acqua, da 50cl, che ho pagato 2.8€ al Caffè Ritazza. Sul prezzo eccessivo dell'acqua in Francia ne ho già parlato in questo blog, più precisamente qui.

Avendo del tempo libero (parlero' in un altro post del tempo libero da trascorrere negli aeroporti), ho fatto un giro degli altri bar del Terminal 1 per vedere i prezzi, fortunatamente esposti, delle bottigliette d'acqua. Ecco i risultati:

Café viennoiseries: 2.8€
Brioche dorée: 2.8€
Caffè Ritazza: 2.8€

La concorrenza fa diminuire i prezzi. Tranne quando i negozianti fanno cartello.


Postilla su Carlo Ponti.

Mentre scrivo questo pezzo il sottofondo musicale è Le Mépris, di George Delerue, colonna sonora del bellissimo omonimo film di Godard (Il disprezzo in italiano) con una splendida Brigitte Bardot, tratto da un romanzo di Alberto Moravia.
Il produttore italiano Carlo Ponti, scomparso qualche mese fa, ha portato il film in Italia ai tempi. Si è pero' concesso il lusso di fare qualche 'piccola modifica' alla versione francese.

Su questo sito leggo:
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Tanto che l’edizione italiana di Le mépris – la stessa che malauguratamente circola anche nella attuale riedizione – non viene riconosciuta da Godard. In un’intervista concessa alla rivista “Filmcritica” (nn. 139/140, novembre/dicembre 1963) il regista esemplificava le manomissioni operate da Ponti sull’edizione italiana: il dialogo in presa diretta è stato sostituito dal doppiaggio che non tiene conto del fatto che ogni personaggio parla la sua lingua originale rendendo necessario l’intervento della traduttrice; il montaggio ha eliminato numerosi piani ed ha invertito le due scene finali incidendo sul “significato” stesso del film; il colore è stato alterato; la musica volutamente classicheggiante di Delerue è stata sostituita da quella di Piccioni, il quale l’ha naturalmente inserita dove e come gli pareva senza l’opinione di Godard. A questo punto sorge il dubbio se sia opportuno parlare di un film di Godard (Le mépris), quando ne abbiamo visto sostanzialmente un altro (Il disprezzo). Ma il guaio è che anche noi, come spettatori, siamo stati “abituati” a sottostare alle regole del gioco imposte da un produttore qualsiasi.
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