mercoledì 23 novembre 2011

Un film: Toutes nos envies

Regia di Philippe Lioret, autore di Welcome.



Claire è una giovane e bella donna: 32 anni, un marito e due bambini, ovviamente un maschietto ed una femminuccia. Durante la sua professione di giudice capita in un caso che prende subito a cuore: una donna, madre di 2 pargoli, con lavori precari, che non riesce a pagare i suoi debiti con le compagnie di credito al consumo.
Intanto Claire scopre di essere ammalata di un male incurabile.

Interessante il fatto che Lioret abbia parlato di un problema che affligge la società francese (e probabilmente non solo): il ricorso alle società di credito al consumo, con tassi che rasentano l'usura, spesso ultima possibilità di arrivare a fine mese se le condizioni economiche non te lo permettono.

Vincent Lindon è impeccabile come sempre e sta diventando uno dei miei attori preferiti, anche se quando parla non riesco sempre a capirlo :-(

Tuttavia mi pare che il regista abbia voluto mettere un po' troppa carne al fuoco e che ci tenga troppo a tirare fuori la lacrima all'ignaro telespettatore.

Voto di Kurtz: cuoricino.

mercoledì 16 novembre 2011

Ni dieu ni maitre

Qualche snob della grammatica starà pensando che mi sono sbagliato a scrivere maitre, e che avrei dovuto scrivere maître, con il simpatico accento circonflesso sulla i.

Secondo Wikipedia l'accento circonflesso (che poi non è neanche un accento, ma tant'è...) in francese è stato introdotto nel 1740 e indica una contrazione dovuta alla perdita di una esse nel corso dei secoli.

Maitre, quindi, qualche secolo fa si scriveva maistre

Ora, io non so quanto possa essere interessante trascinarsi nel corso dei secoli una sorta di accento dalle fattezze piuttosto bizzarre per ricordare una lettera caduta in battaglia. E rimproverare i ragazzi a scuola se dimenticano di apporlo sulla vocale interessata.

Ed infatti i parrucconi dell'Académie Française, sempre all'avanguardia e progressisti come pochi, hanno deciso nel 1990 che l'accento circonflesso sulla i e sulla u puo' non essere messo. Nessun reato penale, quindi, se scrive maitre, oppure cout invece di coût. Obbligatorio, invece, mantenerlo su parole che senza accento hanno un altro significato.

Qui il link della riforma linguistica del 1990, portatrice di incredibili novità.

Chissà se tra altri 260 anni potremo scrivere fenetre e non fenêtre, pates invece di patês.




mercoledì 9 novembre 2011

Appunti sparsi su religione, libertà di stampa: un'aggiunta

Aggiunta rispetto al post precedente sullo stesso tema.

Nel 1988, quando usci' il film L'ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese, degli integralisti cattolici hanno dato fuoco al cinema Saint Michel di Parigi: per fortuna non ci furono dei morti, ma molti intossicati ed un ferito grave.

Qui il video del tg dell'epoca.

Che brutto mondo sarebbe senza le religioni, portatrici di pace e fratellanza.

mercoledì 2 novembre 2011

Appunti sparsi su religione, libertà di stampa

Appunto numero 1

Benedetto 4x4 ad Assisi a fine ottobre ha detto 3 cose fondamentali:

1. "gli orrori dei campi di concentramento mostrano in tutta chiarezza le conseguenze dell’assenza di Dio". Quindi colpa degli atei.

2. "l'assenza di Dio" la causa sovrana della violenza, la negazione del divino “corrompe l'uomo, lo priva di misure, gli fa perdere l'umanità". Quindi gli atei sono violenti, corrotti, senza misure e senza umanità.

3. che gli agnostici, contro cui B16 è molto più comprensivo che nei confronti degli atei, non hanno avuto il dono della fede. Insomma, delle persone di serie b, un po' menomate, poverine.

Fonti: qui e qui.

Appunto numero 2

Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo ha reso noto nei giorni scorsi che il numero di oggi, mercoledi' 2 novembre, avrebbe avuto in copertina un disegno di Maometto che diceva in tono scherzoso: "Se non ridete sono 100 colpi di frusta".

Il tutto per festeggiare la vittoria del partito islamista in Tunisia.


Ieri notte delle bombe molotov sono state lanciate contro la redazione di Charlie Hebdo: fortunatamente non ci sono stati né morti né feriti, ma i danni sono stati notevoli. Libération ha proposto a CH di ospitare la redazione del settimanale.

CH è stato uno dei pochi giornali a pubblicare, nel 2006, le famose vignette satiriche su Maometto pubblicate l'anno precedente da un giornale danese


Qui l'intervista a Le Monde della direttrice di CH.


Che brutto mondo sarebbe senza le religioni, portatrici di pace e fratellanza.

Un film: Présumé coupable

Regia di Vincent Garenq



La storia di Alain Marécaux, uno degli indagati dell'affaire d'Outreau, "il maggiore scandalo giudiziario degli ultimi decenni francesi": 17 persone (uomini e donne) sono accusate di abusi su minori, dai minori stessi e dai loro genitori. Dopo anni di processi, prigione, umiliazioni, lontananza dalle proprie famiglie, gli indagati sono riconosciuti innocenti.

Di solito quando vedo nei trailer dei film "Ispirato da una storia vera" o cose simili, la mia attrazione per il film stesso diminuisce drammaticamente. Questa volta mi sono fatto convincere dalle ottime critiche, e non me ne sono affatto pentito. Il film è davvero forte nella sua denuncia contro il sistema giudiziario che ha preso in questo caso un granchio enorme, contro le indagini condotte perché si arrivasse a certi risultati, con gli interrogatori ai minori pilotati, contro un giudice d'istruzione idiota e la cui incompetenza ha rovinato la vita a più persone, contro l'ambiente carcerario (ho notato che sono frequenti i film francesi in cui c'è la prigione, e spesso tutti di ottimo livello).

L'attore protagonista, Philippe Torreton, è straordinario nel suo drammatico ruolo.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Un film: The Ides of March

Regia di George Clooney





I retroscena delle elezioni americane.

Bah, senza nulla togliere a George Clooney regista, che stimo e rispetto, ho trovato il film piuttosto piatto: storie di corruzioni, mancanza di integrità morale, arrivismo, viste e riviste millanta volte al cinema.

Postilla: qualcuno mi puo' spiegare il grande successo di Ryan Gosling? Io lo trovo un attore mediocre. Anche in Drive non mi aveva convinto.

Voto di Kurtz: indifferente.

Un film: The Adventures of Tintin : Secret of the Unicorn

Regia di Steven Spielberg.



Il perspicace Tintin compra un vecchio modellino di veliero ad un mercatino dell'usato: scoprirà presto che l'oggetto contiene molti segreti che lo porteranno molto lontano.

Tra i pochi film 3D che ho visto, questo è sicuramente il più impressionante dal punto di vista tecnico e visivo. Alcune scene sono di una bellezza mozzafiato.
La storia, che in realtà è un misto tra due storie del fumetto originare, sta in piedi e lo svolgimento non annoia.

Voto di Kurtz: cuoricino.