martedì 31 agosto 2010

Blog Day

Blog Day 2010

In rete oggi è il Blog Day: ogni detentore di blog ha l'obbligo morale di dichiarare pubblicamente quali sono i suoi 5 blog preferiti. Se non lo fa è passibile di una seduta di frustate con frusta in vera finta pelle Armani.

Il Blog Day è un po' come il Family Day in Italia, quando tutti hanno l'obbligo di dichiarare le proprie 5 mogli preferite.

Essendo un blogger modello non posso esimermi da fare conoscere all'immensa platea di spettatori che mi segue quotidianamente con ardore (e anche con benestare. Ahahahah, questa battuta possono capirla solo i calabresi jonici della provincia di RC) le mie preferenze in fatto di blog.

In ordine casuale ecco i miei blog preferiti:

1. Storie inutili ma non eccessivamente.
Il mio primo blog, quello generalista.

Mi piacerebbe poter dire che ci scrivo quello che mi passa per la testa (come scrivono gli uomini liberi, usando questa frase tanto figa), ma in realtà scopiazzo a destra e sinistra senza citare le fonti.

Se non conoscete il blog Storie inutili probabilmente siete un po' fessi perché lo state leggendo in questo momento.

E' generalmente piatto e pieno di idee preconcette perché nel copiare non faccio nessuna selezione.

I commenti sui film, di cui il blog abbonda, sono poi al limite del ridicolo: uso sempre le stesse frasi (attore/attrice brava nel suo ruolo, bella regia, ottimo abbinamento tra musica e immagini, fotografia maestosa...) per descrivere film diversissimi tra loro. Per non parlare del fatto che parlo in lingua italiana di film usciti in Francia e che probabilmente in Italia non usciranno mai.

Le statistiche di ShinyShat mi dicono che chi capita per caso in Storie inutili tramite motore di ricerca (circa l'80% delle visite giornaliere) raramente ci torna, altrimenti a quest'ora avrei una media di un milione di visite al giorno.

Le società mi pagano segretamente perché io non inserisca il loro banner sul blog.

2. Mezzi inutili ma non eccessivamente.
E' il blog in cui pubblico foto di mezzi di locomozione non più nuovi. 

Uno dei blog meno seguiti del pianeta. ShinyShat mi ha scritto privatamente per dirmi che non avevano mai visto un blog con delle visite in negativo.

Un giorno l'hanno visitato -130 persone. Non so cosa voglia dire, ma dev'essere lo stesso concetto di quando Berlusconi disse che gli sbarchi dall'Albania erano diminuiti del 140%.

3. Storie islandesi inutili ma non eccessivamente.
Il mio blog dedicato al viaggio in Islanda del 2010.

Ci sono circa 600 foto degli stessi 3 tipi di uccelli, e i racconti abbondano di descrizioni particolareggiate di cose a cui nessuno è interessato.

Ma non erano 5 i blog? E gli altri due? A vostra scelta.

domenica 29 agosto 2010

Difensori del crocifisso?

Difensori delle radici cristiane dell'Europa, legaioli. Dove siete? Ora non alzate la voce imponendo le vostre verità assolute? Fa cosi' paura il colonnello Gheddafi?

Gheddafi a Roma: “l’islam diventi la religione d’Europa”

Il leader libico Gheddafi è giunto a Roma per il biennale della firma del trattato di amicizia fra Italia e Libia. Nella residenza dell’ambasciatore in Italia del suo paese lo hanno accolto oltre cinquecento hostess, che hanno ricevuto da parte del colonnello una lezione sul Corano, conclusa con l’invito ad aderire alla sua religione: “l’islam dovrebbe diventare la religione di tutta l’Europa”. Tre hostess si sarebbero convertite seduta stante, due si sarebbero invece allontanate dopo aver saputo che non sarebbero state retribuite. Domani mattina è prevista una nuova lezione. All’esterno dell’edificio staziona un altro gruppo di ragazze nella speranza di poter entrare.

giovedì 26 agosto 2010

Un nuovo blog è nato: Storie islandesi inutili ma non eccessivamente

POST AGGIORNATO IL 02 SETTEMBRE 2010

Nel nuovo blog Storie islandesi inutili ma non eccessivamente, raccogliero' i resoconti di viaggio - solitamente poco interessanti, secondo la classificazione ufficiale dei blog fatta da uno dei miei due blogger preferiti (l'altro sono io) - che sto scrivendo sul mio viaggio islandese, che, come avranno capito anche i più tordi tra voi, mi è rimasto veramente nel cuore.

Perché un uomo di 37 anni, in buona salute, mediamente felice, perda il suo tempo a scrivere dei ristoranti dove è andato, delle cose che ha visto, del tempo che ha trovato....Beh, tutto questo per me è un mistero.

Bando alle ciance, e andatevi a leggere i primi cinque racconti di viaggio qui, qui, qui, qui e qui.


domenica 22 agosto 2010

Atti osceni in luogo pubblico

Come durante ogni estate che si rispetti, i quotidiani riportano notizie di multe e divieti più o meno strani.

Devo aver letto la settimana scorsa di una donna multata perché si metteva della crema protettiva contro il sole sul seno: un'altra donna che ha assistito all'orribile spettacolo ha denunciato la donna oscena perché il seno esibito dalla vicina turbava i figli, di 12 e 14 anni.

Riflessione personale: se i figli della donna accusatrice sono sani di mente a quest'ora devono aver già lasciato il nido familiare alla ricerca di un'altra madre :-)

In ogni caso, la mia domanda è: perché una donna con le tette di fuori viene multata mentre è consentito a questi malati di mente non solo di sfilare con il volto coperto (ma come, e la famosa sicurezza?), ma anche di martoriarsi pubblicamente?

Cosa c'è di più diseducativo di flagellarsi e umiliare il proprio corpo?


Fonte

mercoledì 18 agosto 2010

Consigli per gli acquisti: Fiat Punto

Non è mia abitudine fare pubblicità a prodotti, però in questo caso faccio un'eccezione.

Consiglio a chi deve comprare un'auto la Fiat Punto: non perché ce l'abbia o perché mi sia stata consigliata da amici, ma per il semplice fatto che è un'auto davvero capiente e comoda per tutte le famiglie. La Punto in questione permette di viaggiare in ben 9 ('nove' per chi pensa sia un errore di battitura) persone per parecchie centinaia di chilometri.

La notizia viene dal blog Strade sicure di Maurizio Caprino

La vecchia Punto che fece 600 chilometri con nove persone a bordo prima che poliziotti e giornalisti se ne accorgessero

Il bollino nero per l'esodo di agosto non ha riguardato solo le strade, ma anche l'informazione. Non solo per gli errori clamorosi (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/08/codice-e-demagogia2-quando-la-disinformazione-viene-dallo-stato.html) nell'elencare e descrivere le novità della riforma del Codice della strada (ma non si erano forzati i tempi della sua approvazione proprio per tenerla come spauracchio mediatico per i guidatori durante gli esodi agostani?). Ma anche perché poi nessuno è andato a vedere sul campo come si sono comportati gli italiani su strada: i pochi cronisti schierati lontano da telefoni e scrivanie (che gli editori e le esigenze di bilancio hanno fatto diventare l'habitat naturale anche per chi dovrebbe cercare le notizie andando in giro) hanno fatto le solite intervistine insulse ("da quanto tempo è in coda?", "dov'è diretto?", "dura, eh?"). Nessuno a vedere se viaggiavano allacciati anche i passeggeri posteriori, se il carico era ragionevole e distribuito bene, se i bimbi erano sui seggiolini. Insomma, le cose fondamentali per viaggiare sicuri.
Unica eccezione: Claudio Cangialosi di SicurAUTO, che ha passato tre ore alla barriera finale dell'A20 Messina-Palermo osservando tutto ciò che fa sicurezza o pericolo, non andando a fare il solito servizio al confine tra cronachetta e costume. Così, sul suo portale Claudio scrive di averne viste di cotte e di crude (http://www.sicurauto.it/blog/news/sicurezza-stradale-sicurautoit-e-la-polizia-stradale-per-una-vacanza-coi-fiocchi.html). Per esempio, una Punto prima serie partita da Taranto con nove (avete letto bene) persone a bordo. Una vicenda incredibile. Il cui aspetto meno sorprendente (e più amaro) è il fatto che l'auto sia stata fermata solo a 600 e passa chilometri dalla partenza. Dov'era il mega-schieramento di pattuglie predisposto per l'esodo? Nessuno si è accorto di nulla neanche sulla martoriata e presidiatissima Salerno-Reggio Calabria? Magari sarà colpa delle coincidenze e della velocità. Ma agli imbarchi di Villa San Giovanni, dove almeno un vigile che dirige il traffico c'è sempre di questi tempi?

martedì 17 agosto 2010

RIP Francesco Cossiga

Sicuramente la stampa ufficiale si è già prodigata in mille agiografie.

A me piace ricordare cosi' questo grande uomo di stato:

Da "GIORNO/RESTO/NAZIONE" di giovedì 23 ottobre 2008
INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI - ROMA

Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».

Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».

Ossia? «In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».

Gli universitari, invece? «Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».

Dopo di che? «Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».

Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».

Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».

Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».

E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».

Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».

E` dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».

Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».

Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all`inizio del- la contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com`era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro.

La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».

Fonte






martedì 10 agosto 2010

Sondaggio estivo

Avete mai sentito un servizio sull'estate al mare sui tg Rai in cui il sottofondo non fosse Tintarella di luna?

lunedì 9 agosto 2010

L'uovo benedetto che ti salva la vita e il seggiolino per i bambini

Mi capita di venire in Calabria almeno 2-3 volte l'anno, visto che ci abitano i miei genitori e zii e cugini.

Nonostante abbia vissuto qui i miei primi 18 anni e ci torni spesso, non riesco a capire alcuni meccanismi logici di una (buona) parte degli abitanti.

Mi riferisco in particolare modo alla civiltà in strada: una discreta parte di chi si sposta in auto, ad occhio direi il 50%, non indossa le cinture di sicurezza e altrettanto alta è la percentuale di chi si sposta sui mezzi a due ruote senza casco. Non parlo solo di ragazzi di 15-16 anni, per i quali andare senza casco potrebbe essere una piacevole e forse naturale trasgressione, ma anche di adulti.

Una volta ho visto un tizio senza casco in moto con una bambina dietro, anche lei senza casco, nella piccola pista ciclabile del mio paese, dove teoricamente dovresti trovarci solo pedoni e ciclisti. Lui invece scorazzava tranquillo con la sua moto: mi è venuto spontaneo urlargli "E' una pista ciclabile". L'amica che era con me mi ha detto più o meno "Sei scemo? Quello è un maresciallo dei carabinieri". Alla faccia dell'esempio.

Ora, se un maggiorenne non mette la cintura o il casco, al limite può anche fregarmene: ognuno è libero di fare quello che vuole della propria vita, e non starò di certo io a fare la morale sulla sacralità della vita o altro.

Il problema è quando si mettono in mezzo essere umani che non hanno la possibilità di scelta, e mi riferisco ovviamente ai bambini: i bambini in scooter vengono fatti viaggiare spesso in piedi sulla pedana - cosa succede in caso di frontale al bambino? I bambini in macchina non se la passano meglio.  
Almeno l'80-90 dei bambini viaggia nel mio paese e limitrofi senza seggiolino. I bambini piccoli sono tenuti in braccio dal passeggero, mentre quelli più grandicelli sono liberi di scorazzare nel sedile anteriore o in quelli posteriori come se fossero in discoteca: si alzano, poi si risiedono, saltano sui sedili, qualcuno sporge la testa fuori dal finestrino. Qualche bambino siede sulle braccia dell'autista e gira con lui il volante: sicuramente il genitore lo fa per dargli la sensazione di partecipare alla guida del veicolo e per farlo sentire 'grande'. In caso di incidente quel bambino non diventerà 'grande'.

Eh sì che qualche anno fa un bambino di pochi mesi è morto per questo motivo dalle mie parti: era senza seggiolino e tenuto in braccio dal passeggero. A causa di una frenata brusca si è ritrovato sbalzato fuori dalla macchina, passando per il parabrezza. Questo terribile ed evitabile fatto non ha cambiato nulla: tutti con il loro bambino in braccio, tutti convinti di poterlo tenere in caso di frenata brusca o frontale.

Non necessariamente chi va in macchina è obbligato a conoscere le leggi della fisica e sapere che in caso di scontro forse neanche Superman riuscirebbe a tenere tra le sue braccia un bambino senza lasciarlo andare via. Tutti sarebbero però obbligati a rispettare il codice della strada, per lo meno gli articoli che possono salvare la vita.

E siccome non tutti conoscono il codice della strada, sarebbe bene che qualcuno glielo ricordasse: purtroppo invece è sconvolgente vedere che un motociclista senza casco, un automobilista senza cintura, un bambino senza seggiolino in auto passano davanti alle pattuglie della Polizia o dei Carabinieri con la massima tranquillità, certi di non essere fermati e multati. Bisogna ammettere che ogni tanto qualcuno viene fermato perché senza casco o cintura - non ho mai visto nessun'auto fermata per la mancanza del seggiolino - però si tratta di una frazione veramente minima dei circolanti.

Quello dei bambini senza seggiolino è davvero uno spettacolo duro a vedere, ve lo assicuro. Frutto dell'ignoranza, del mancato rispetto di ogni codice, dell'assenza di interesse da parte delle forze dell'ordine.

Eppure qui al Sud per molte cose si fa molta attenzione: se un bambino raccoglie qualcosa di sporco da terra o mette le mani sporche in bocca, potete stare sicuri che dopo qualche frazione di secondo c'è un genitore che rimprovera il bimbo e lo informa sulla scarsa igiene del suo gesto. O guai a sedersi a tavola senza essersi lavati le mani accuratamente.

Qualche mese fa durante un pranzo in Calabria, qualcuno ha portato delle uova sode. Normali uova sode di gallina, con un normale guscio e un normale interno. E immagino siano anche uscite dal normale culo di una o più normali galline. A detta dei commensali si trattava di uova benedette, non ricordo da chi, secondo la tradizione locale. Uova che proteggono dal male e dalle disgrazie, sopratutto chi guida. Tutti i commensali si sono precipitati a mangiare il loro pezzo di uovo per essere protetti, e mi hanno quasi costretto a fare altrettanto per essere protetto dalle disgrazie.

Tra chi ha mangiato l'uovo ne conosco alcuni che non mettono le cinture e lasciano il bambino libero in macchina.

E se proteggesse più una banale cintura di un uovo sodo?


E se invece di andare in Chiesa si leggesse un qualsiasi blog di sicurezza stradale, Quattroruote o semplicemente si cercasse di rispettare il codice della strada?

domenica 8 agosto 2010

Giochi da maschietti

Giochi da bambini

 

Giochi da ragazzi

Da Repubblica sullo stupro della ragazza 17enne a Capri.
...Due amici del papà del ragazzo, che non è ancora arrivato, sostano nella sala d'attesa. Anche loro difendono il ragazzino sotto accusa. "Perché pensare a tutti i costi che ci sia stato uno stupro", dice uno di loro, "se i ragazzi dicono di no, vanno creduti, se hanno detto che è stato un gioco, vuol dire che è stato un gioco. Lo vogliamo criminalizzare per forza?"....

Giochi da uomini

Giovane pugile lasciato dalla fidanzata si vendica massacrando una passante

Ha aggredito e ucciso la prima donna che ha incontrato per strada, una filippina di 41 anni



Sulla violenza degli uomini contro le donne consiglio la lettura quotidiana del blog Femminismo a sud, che su alcune dinamiche sociali mi ha fatto vedere le cose in maniera diversa.

lunedì 2 agosto 2010

Foto islandesi: due gabbiani discutono pacificamente

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Lungo le scogliere di Latrabjarg è possibile imbattersi in migliaia di pulcinelle di mare, fulmari, gabbiani, urie e tanti altri uccelli. La giornata alla scogliera è stata una delle più belle dell'intero viaggio in Islanda, nonostante il percorso per arrivarci sia lungo ed impegnativo (più di 3 ore di strada sterrata).

Abbiamo avuto l'impressione che i gabbiani, e forse anche i fulmari, fossero i controllori della situazione: volavano fluidamente ad alta velocità lungo le scogliere senza sosta e passavano molto vicino alle altre colonie di uccelli come per verificare che tutto andasse bene e per ricordare agli altri chi comanda nella zona.

Non era raro vedere scene di battaglia tra i gabbiani, soprattutto quando un esemplare si avvicinava ai piccoli e al loro genitore.

Nelle foto sopra due splendidi gabbiani se le danno di santa ragione, per motivo ignoto.