mercoledì 31 dicembre 2008

Piccoli piaceri della vita: la baguette calda

Uscire dalla boulangerie con una baguette appena sfornata e ben calda e addentarla.


Ne approfitto per augurare a tutti e 7 i lettori di questo blog un buon anno 2009.

Aggiornamenti da HP

In questo post ho parlato dei miei problemi con il computer portatile HP.

Vi aggiorno con le novità: nei giorni scorsi facendo un giro sul sito della HP ho trovato una pagina in cui ho avuto conferma che il mio pc fa effettivamente parte di una serie difettosa (scheda grafica).

Ho contattato allora per mail il supporto francese di HP, che è stato molto reattivo: dopo qualche scambio di mail e qualche test (per es. collegare il pc ad un monitor esterno per vedere se il problema viene dallo schermo o dalla scheda grafica), mi hanno confermato che il pc è difettoso e che me lo ripareranno a loro spese. Non dovro' spedire il pc a mie spese, ma verrà un corriere lunedi' prossimo a prenderselo.

Vi terro' aggiornati, ma fino a questo momento posso dire che ho avuto una buona impressione del supporto HP, sia come gentilezza che come velocità - entro 24 ore rispondono alle mail.

martedì 30 dicembre 2008

Aggiornamento da Alitalia parte II

Anche il volo di ritorno del 28.12 Lamezia - Roma - Parigi è stato annullato: mi hanno trovato pero' un posto su altri voli per ritornare in Francia.

Sorpresa: anche sui voli di ritorno mi hanno perso il bagaglio, che pero' mi è stato riconsegnato la mattina dopo.

Riepilogando le mie ultime esperienze con Alitalia:

Agosto 2008: la compagnia mi perde il bagaglio, mai più ritrovato. Sono iscritto nella lista dei creditori per il rimborso.

19 dicembre 2008: con soli due giorni di anticipo Alitalia mi comunica di aver annullato il mio volo. Mi trovano un posto su un altro volo. Mi perdono il bagaglio, che mi viene poi riconsegnato il pomeriggio successivo.

28 dicembre 2008: con soli due giorni di anticipo Alitalia mi comunica di aver annullato il mio volo. Mi trovano un posto su un altro volo. Mi perdono il bagaglio, che mi viene poi riconsegnato la mattina successiva.

In un'intervista di qualche giorno fa a Il sole 24 ore Scajola ha detto che Alitalia sarà importante per rilanciare il turismo in Italia. Spero che qualche straniero che ha avuto esperienze simili alla mia non abbia letto l'intervista!!!

lunedì 22 dicembre 2008

Sconsigli per gli acquisti: pc portatile HP.

Dicembre 2006. Mi faccio un regalo: computer portatile HP Pavillon con schermo da 17 pollici, comprato alla FNAC per circa 900€. Qualche giorno prima un mio caro amico con le mie stesse iniziali (il particolare è del tutto irrilevante ai fini della storia) aveva preso un portatile HP della stessa serie del mio: unica differenza, la dimensione dell’hard disk.

Dicembre 2007. Il mio pc non parte più. All’avvio mi visualizza una schermata blu e rimane piantato come un mulo. Chiamo il mio amico: qualche settimana prima anche lui ha avuto lo stesso problema. Soluzione: portare il pc alla FNAC e farselo riparare in garanzia. E cosi’ fu: in sole (?) settimane ho il pc di nuovo funzionante. La ventola è molto più rumorosa rispetto a prima dell’intervento, è vero, ma per lo meno il pc funziona.

22 dicembre 2008. Il mio pc non parte più. Dopo qualche secondo che premo il tasto di accensione fa un paio di beep molto forti, lo schermo rimane nero come la pece e l’HD continua a frullare.

Chiamo l’amico compagno di sfiga con le mie stesse iniziali: il suo pc un paio di mesi fa ha fatto lo stesso. Dopo tantissimi tentativi di avvio è riuscito a farlo ripartire e fare un backup delle cose essenziali. Dopo 2 settimane di partenze – false partenze, il suo pc si è spento per sempre.

Morale, parte 1: oggi ho comprato un hard disk esterno per fare una copia dei dati di cui ancora non avevo fatto una copia, dato che tra due settimane il mio pc sarà morto per sempre e riposerà insieme a quello del mio amico.

Morale, parte 2: da domani inizierò a scegliere il nuovo pc. Unica certezza:

il mio prossimo PC non sarà un HP.

Postilla: evidentemente la serie di cui fanno parte il mio pc e quello del mio amico ha dei seri problemi. Mi domando solo perché la HP (o anche la FNAC) non li abbia richiamati.

domenica 21 dicembre 2008

Il giorno meno triste.

Oggi, 21 dicembre, è il giorno più corto dell'anno. Vuol dire che domani avremo un po' più di luce rispetto ad oggi, dopodomani un po' di più rispetto a domani e cosi' via, fino al 21 giugno, giorno più triste dell'anno.

Di seguito l'orario di tramonto in alcune città di oggi e nel giorno più lungo dell'anno.

Bello non avere niente da fare, vero?


Parigi: 16.56 - 21.58

Lille: 16.45 - 22.03

Londra: 15.53 - 21.21

Stoccolma: 14.48 - 22.08

New York: 16.32 - 20.32

San Pietroburgo: 15.53 - 23.08

Milano: 16.43 - 21.18

Bologna: 16.38 - 21.03

Alessandria: 16.47 - 21.15

Torino: 16.57 - 21.20

Roma: 16.42 - 20.49

Reggio Calabria: 16.41 - 20.23

Lugano: 16.42 - 21.18

Copenhagen: 15.39 - 21.57



sabato 20 dicembre 2008

Aggiornamento da Alitalia.

Mi riallaccio al mio post di ieri sera per rassicurare i lettori di questo blog che il mio bagaglio oggi mi è stato riconsegnato integro dal corriere.

L'unica cosa che si è rovinata è una confezione di formaggio a pasta molle, il Saint Marcellin, che aveva uno strano sapore e quindi ho preferito buttare. Poco male, era un formaggio di produzione industriale.

Il Comté, pagato a 34€/kg al mercatino dell'Hôtel de Ville, non si è invece rovinato e si conferma uno dei miei formaggi preferiti.

P.S.: i formaggi sono uno dei motivi per cui mi piace abitare in Francia.

Il pellicciotto.

In un blog amico nei giorni scorsi c'è stata un'accesa discussione su un elemento che contraddistingue il look di alcuni uomini francesi: il calzino.

Non ritorno su questo argomento, sviscerato a lungo qui , ma vorrei soffermarmi su due aspetti del modo di vestire dei miei compatrioti italici.

Il primo è l'orribile pellicciotto:

Sarà che questo tipo di giubbotto si vede da troppi anni in giro, sarà che tutto quel pelo attorno alla testa umana mi pare alquanto ridicolo, pero' trovo questo tipo di giubbotto semplicemente brutto e antiestetico.

Il secondo elemento sono gli occhiali da sole portati dappertutto, anche nei luoghi dove in realtà non ce n'è bisogno, come gli aeroporti o nelle stazioni: mi rendo conto che per molti gli occhiali da sole non sono una necessità, ma un elemento del look.
Se vedete un tizio o una tizia all'aeroporto con gli occhiali da sole, potete stare sicuri che è italiano. Fate la prova se non mi credete.

L'evento cinematografico del 2008

Da quando ho messo piede sul suolo italico, cioè da meno di 24 ore, mi sono sentito bombardato sull'evento cinematografico del 2008. No, non parlo di una pellicola di Kubrick trovata dalla moglie nella cassaforte e né di un nuovo film di Malick o Cronemberg o Sean Penn.

Parlo invece dell'ultimo film dei più grandi registi degli ultimi anni: Aldo, Giovanni e Giacomo.

E' impossibile ascoltare mezz'ora di seguito la radio o la tv senza imbattersi in qualcuno che parla di questo film, ovviamente definito 'irresistibile'.


Postilla: a me i tre fanno anche ridere qualche volta. Non ce l'ho con loro, ma con i media che pompano all'inverosimile l'evento dell'uscita del loro film.

venerdì 19 dicembre 2008

Grazie Alitalia.

Vorrei pubblicamente ringraziare Alitalia per i seguenti motivi:

1. Perdita di bagaglio 1

Ad agosto 2008 durante il tragitto Lamezia - Milano - Parigi il mio bagaglio scompare.
Dopo carteggi vari con Alitalia, a novembre la compagnia aerea mi invia una lettera in cui mi comunica che la mia richiesta di rimborso è stata accettata: 502€ di rimborso. La lettera mi dice anche di inviare le coordinate del mio conto bancario per potermi fare il bonifico.
Ottimo, mi dico: un po' in ritardo, pero' per lo meno mi rimborsano.

Dopo qualche altro giorno ricevo un'altra lettera da Alitalia: questa volta mi dicono di inviare una raccomandata A/R al tribunale di Roma perché essendo Alitalia una compagnia commissariata, devo mettermi nella lista dei creditori presso il tribunale di Roma, stanza 49.

Tradotto: non rivedro' mai i miei soldi.

Commento: non potevano dirmelo prima, evitandomi cosi' le varie lettere e telefonate?


2. Volo annullato


Martedi 16.12.2008 alle 19.20 ricevo una mail da Alitalia che mi comunica che il mio volo di venerdi' 19.12.2008 Roma - Lamezia è stato annullato e di contattare il call center.

Dopo 25 minuti di attesa al call center (a mie spese, considerando anche che ho chiamato dall'estero) riesco a parlare con una signorina. Spiegatole l'accaduto mi trova un posto in un volo Airone che parte 10mn prima del volo Alitalia cancellato. Mi dice pure che il giorno dopo o al massimo due giorni dopo ricevero' la mail di conferma. Bene.

Commenti:
- Perché nella mail non mi hanno proposto già un posto nel volo Airone, visto che partivano più o meno alla stessa ora? Mi avrebbero risparmiato 30mn di telefonata dall'estero.
- Perché per un loro disservizio (la soppressione di un volo) devo pagare io la telefonata per farmi trovare una soluzione? Che cazzo di servizio è ?
- Perché mi hanno mandato una mail solo 72 ore prima? E se ero in vacanza nel deserto?
- Perché la mail il giorno dopo o addirittura due giorni dopo? Un tecnico Alitalia ha inserito a mano i bit ad uno ad uno nelle rete internet?


3. Perdita di bagaglio 2

Oggi, 19 dicembre 2008, durante il tragitto Parigi - Roma - Lamezia il mio bagaglio è stato perso.

E' quindi la seconda volta di seguito che Alitalia o chi per loro (in questo caso Airone) mi perde il bagaglio.

Commenti:

- Sono troppo amareggiato e incazzato per fare qualsiasi commento sensato che non sia un'offesa alla nostra compagnia di bandiera.


L'italianietà.


Fortuna che Alitalia è rimasta in mani italiane: mi sarei sentito veramente ferito nel mio orgoglio di italiano se l'accordo di Aprile con Air France fosse andato in porto. Una cosi' bella compagnia in mano straniere...

martedì 16 dicembre 2008

Prezzo dell'acqua.

Come mi è già capitato di scrivere, il prezzo dell'acqua minerale in Francia è scandalosamente alto. Sono più preciso: se la prendete al supermercato la pagate come in Italia o poco più. Se invece vi azzardate a prendere una bottiglia d'acqua al bar o al ristorante, rischiate di rimanere molto male (*).

Analogamente se la comprate al cinema, all'aeroporto o al teatro. Dopo i 2.8€ per una bottiglietta da 50cl vista all'aeroporto De Gaulle, ieri al teatro Elysée Montmartre ho potuto comprare una bottiglietta da 33cl alla modica cifra di 2.5€.
Cioè 7.5€ al litro. La benzina in questi giorni è circa 1.1€. Se l'acqua minerale costa 7 volte la benzina c'è qualcosa che non va.

Se avessi fatto il pieno alla Vespa di acqua minerale avrei speso circa 55€.

C'è bisogno di commenti?

Nota (*): in Francia al bar e al ristorante sono obbligati a darti la carafe d'eau, cioè l'acqua del rubinetto gratis, se gliela chiedete. Il problema è che i turisti non lo sanno, quindi quando vengono a Parigi si fanno spennare ben bene.

venerdì 12 dicembre 2008

L'embrione gay?

La Chiesa oggi si è espressa su molti argomenti molto delicati con la sua Dignitas Personae: tra le tante cose, mi balza agli occhi questa: "l'embrione ha fin dall'inizio la dignità propria della persona" (per lo meno, questo è quanto riportano i quotidiani online).

Qualche giorno fa, invece, la Chiesa, per bocca di monsignor Migliore ci ha annunciato di aver rifiutato di firmare il progetto dell'Europa per depenalizzare l'omosessualità nei paesi dove ancora prevista.

Riassumento e semplificando (lo so che il mondo non è semplice, ma spesso è semplificando che si riescono a capire molte cose, soprattutto se nascoste da acrobazie verbali):

- L'embrione ha la dignità di una persona. Vietata la pillola del giorno dopo per questo motivo.
- L'omosessuale non ha dignità e puo' essere impiccato o incarcerato.

Mi assale pero' un dubbio: e se un giorno la scienza ci dà i mezzi per determinare fin da subito se l'embrione diventerà una persona gay, come agirà la Chiesa? Permetterà di farlo sviluppare (no alla pillola del giorno dopo, né all'aborto), farlo diventare una persona adulta e poi lo farà impiccare?

mercoledì 10 dicembre 2008

Un film: Stella

Francia, 2007. Regia di Sylvie Verheyde.
Mk2 Hautefeuille, sala 4.

Fine anni '70: Stella è una ragazza della periferia di Parigi, proveniente da una famiglia di basso livello culturale e sociale. Riesce pero' ad entrare in un borghese liceo parigino.

Da settembre alla fine dell'anno scolastico il film narra la sua storia: i suoi insuccessi scolastici, le difficoltà nel nuovo ambiente, le liti e i tradimenti dei genitori, l'amicizia con una borghese ragazza parigina, il primo amore e le prime feste (in cui sentiamo Ti amo di Umberto Tozzi per ben due volte), le vacanze al nord della Francia.

Un film sull'adolescenza, molto delicato e che non riesce a cadere nei luoghi comuni e negli eccessi tipici di questo tipo di pellicole.

L'attrice è molto brava.


Voto di Kurtz
: più.

Un film: Leonera

Film argentino, 2008. Regia di Pablo Trapero.
Visto la settimana scorsa, non ricordo dove.

Una giovane studentessa si risveglia un giorno con il cadavere del suo ragazzo in casa e il corpo ferito di un suo amico (e amante del ragazzo) in casa.
Incapace di ricordarsi cosa è successo durante la notte, viene incolpata di omicidio.

Essendo incinta, finisce in una prigione per giovani madri, dove bene o male riesce ad ambientarsi, a dare la luce il bimbo e a crescerlo per i primi anni di vita. Quando il bambino ha circa 3-4 anni, la madre della ragazza le prende il piccolo e lo porta nel mondo libero. Lei fa di tutto per riappropiarsi del suo bimbo.

Non è male nel complesso questo film, con una lunghissima parte descrittiva della vita in comune della prigione e un'ultima parte in cui gli eventi sono più densi e movimentati.

Ho trovato purtroppo la prima parte troppo lunga e a tratti noiosa. Peccato perché l'intero equilibrio del film ne risente.

Voto di Kurtz: più.





Un film: Mesrine, l'ennemi publici n°1

Francia, 2008. Regia di Jean-François Richet.
Mk2 Bibliothéque, 9 dicembre 2008, con Alberto.

Seconda parte della miniserie Mesrine che narra la vita di Jacques Mesrine, noto gangster francese dei decenni scorsi, "Il nemico pubblico numero 1".

Jacques maestro del travestitismo, amante delle donne, esperto nel rapinare banche nell'evasione e nel prendere in giro tutti, giudici compresi durante i processi, bravissimo nel ridicolizzare la polizia. Mesrine che sfrutta il suo enorme potere mediatico per far parlare di sé, per farmi amare.

In questa seconda parte sono gli ultimi anni di Jacques, dal 1973 al 1979, anno in cui fu ucciso a freddo in un'imboscata dalla polizia di Parigi.

Mesrine è un film sulla vita di un uomo, con moltissima azione e interpretato da un eccellente e ingrassato, per il ruolo, Vincent Cassel. Quello che si puo' rimproverare al film è la debolezza del quadro storico e politico, che viene appena accennato (qualche tv accesa sul rapimento di Moro, un riferimento en passant alla banda Baader), ma forse questo non interessava al regista.

Mesrine travestito da dottore va a trovare suo padre morente in ospedale. Il padre: 'Che fai qui'. Lui: 'Tutte le banche sono chiuse oggi, quindi sono venuto a trovarti'.

Decisamente migliore del primo episodio.

Voto di Kurtz: cuoricino.

giovedì 4 dicembre 2008

Per un mondo migliore.

...Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi - afferma mons. Migliore - si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni...
(Fonte: corriere.itl)

Al di là delle acrobazie verbali espresse dall'Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, quanto domani sentirete alla radio o alla tv di qualche omosessuale impiccato o incarcerato perché omosessuale in qualche lontano paese, ringraziate anche il monsignor Migliore.


"Il cristianesimo, cosi' come è organizzato, è stato ed è tuttora il più grande nemico del progresso morale nel mondo".
B. Russel, Perché non sono cristiano.

Gioco letteraio.


"Prendete il delicato problema degli ammalati di sifilide. E' accertato che, con opportune misure preventive, il pericolo di contrarre la malattia puo' essere molto ridotto. I cristiani, pero', non vogliono che se ne parli. Per essi è giusto che i peccatori vengano puniti, anche se il castigo puo' colpire persone innocenti. Vi sono oggi migliaia di bimbi affetti da sifilide congenita, vittime di questi assurdi pregiudizi. Mi domando quale beneficio possa trarre la morale da queste dottrine cosi' crudeli."

Bertrand Russel, da Perché non sono cristiano (1930).

Sostituire la parola sifilide con AIDS e ditemi se il pezzo non è ancora attuale.

mercoledì 3 dicembre 2008

Un film: Pride and glory

USA 2008, regia di Gavin O'Connor.
Titolo francese: Le prix de la loyauté
k2 Bibliothéque, 03.12.2008. Ho scoperto un posto vicino al cinema dove fanno degli ottimi panini. E il ragazzo alla cassa è anche gentile.

Classico poliziesco americano, niente di nuovo sotto il sole: il bene, il male, la polizia, la corruzione, la giustizia e l'integrità morale.

Edwart Norton è bravo nel suo ruolo, ma non mi sento di dire lo stesso per Colin Farrell, che secondo me con il suo faccione innocuo sarebbe più adatto a ruoli da commedia che non a quelli di un cattivo.

Niente di eclatante, non fa sobbalzare dalla sedia, pero' si fa guardare.

Voto di Kurtz: più.

domenica 30 novembre 2008

Scoop: Hamilton fa il pieno.

Segnalo, per chi lo avesse perso, il geniale reportage fotografico pubblicato da Repubblica on line
su Hamilton che fa il pieno all'auto.

Vi anticipo qualcuna delle foto, anche se il mio consiglio è di guardarle tutte attentamente a questo link.



P.S.: grazie Diego B. per la segnalazione.

Un film: Changeling.

USA, regia di Clint Eastwood.
Mk2 Bibliothéque, 29.11.2008.

Una giovane e bella donna, Angelina Jolie, al rientro dal lavoro un giorno non ritrova il figlio di 7-8 anni, che aveva lasciato a casa. Dopo qualche giorno la polizia di Los Angeles ritrova il bambino e lo riconsegna alla madre, sotto i riflettori della stampa. Problema: il bambino non è il suo vero figlio. La madre inizia allora la ricerca del figliolo, passando per ospedali psichiatrici, scontri con la corrotta polizia di Los Angeles, avvocati benefattori e padri reverendi disposti a tutto per sostenere la causa della giovane madre e serial killer di bambini.

In questo film Clint Eastwood ci prende per il c...per il cuore, cosa avevate capito? E' un film emotivamente molto forte, in quanto vengono toccati tutti i temi a cui lo spettatore è sensibile.
A caldo posso dire che il film mi è piaciuto, anche se con alcune riserve, in particolare il fatto che i buoni sono troppo buoni e i cattivi troppo cattivi, senza un minimo di dubbio (forse a parte un poliziotto).

Trovo inoltre che ci siano troppi falsi finali, troppi colpi di scena. La regia di Eastwood è quella classica, di grande respiro, mentre la Jolie non mi convince del tutto.

Mi sento comunque di consigliarlo.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Un film: Hunger

GB 2008, regia di Steve McQueen.
Mk2 Bibliothéque.

Inizio anni 80: nelle prigioni britanniche alcuni combattenti dell'IRA fanno lo sciopero dell'igiene. In seguito ad alcuni avvenimenti decidono di iniziare lo sciopero della fame: il film si concentra allora sulla vita di Bobby Sands, giovane di 27 anni che ha iniziato questo tipo di sciopero.

Hunger è un film molto duro, non facile da vedere. Il corpo umano è il vero protagonista: il corpo e i suoi prodotti come mezzo di battaglia politica.

Molto bello ed intenso il dialogo centrale, tra Bobby Sands ed un prete: passione politica ed ideologia contro ragione.

L'ultima parte, in cui viene filmato nei minimi dettagli il corpo di Bobby Sands che deperisce a causa della mancata nutrizione, è impressionante e non puo' lasciare indifferente.

Voto di Kurtz: cuoricino.

mercoledì 26 novembre 2008

Burocratese: il chirografo.

Oggi ho compilato un documento da inviare al tribunale di Roma, per cercare di ottenere il rimborso da parte di Alitalia di un bagaglio perduto.

Il modello da compilare, che tra l'altro è scaricabile da questo sito, termina con la seguente frase: '..chiede di essere ammesso/a allo stato passivo della procedura in epigrafe indicata per EURO xxx in chirografo'.

In chirografo? E che vuole dire? Avevo fatto le ipotesi più assurde, pensato le cose più oscene. Poi mi sono ricordato che siamo nel 2008 e ho cercato su internet.

Ebbene, il significato di chirografo secondo il dizionario De Mauro è:

s.m. 1 BU atto, documento scritto e firmato dall’autore; scrittura autografa; anche agg.: una lettera chirografa 2 TS dir., atto, documento scritto e firmato come garanzia da chi si assume un’obbligazione patrimoniale 3 TS dir.rom., documento scritto di pugno dall’autore dell’atto e da questo rilasciato al destinatario | TS stor., nel Medioevo, documento che le parti sottoscrivevano e scambiavano reciprocamente per dare validità all’atto [quadro 12]

In termini molto pratici: si trattava di scrivere a mano l'ammontare degli euro. E non potevano esprimere questo complicatissimo concetto in termini più umani e semplici?


Un film: Kunsten å tenke negativt

Norvegia, 2006. Regia di Bard Brein.
Mk2 Parnasse. Una piccola sala, un cinema con dello charme.

Titolo francese: L'art de la pensée negative.


La mia attrazione verso tutto cio' che proviene dal Nord Europa questa sera mi ha fatto prendere una cantonata.

Il film parla di un ragazzo rimasto da poco handicappato, e contraddistinto da una visione pessimista del mondo, che incontra controvoglia per una riunione un gruppo di altri handicappati aiutati da una specialista (?). Tutto il film gira attorno a questa riunione, in cui gli equilibri all'interno e fuori del gruppo si ridefiniscono, con non poche conflittualità.

Il film vorrebbe essere dissacrante, ma lo è davvero in pochissimi punti: per il resto è noia e girare a vuoto.

Alcune citazioni cinematografiche, più o meno esplicite, tra cui Apocalypse Now e il Cacciatore.

Voto di Kurtz: indifferente.

martedì 25 novembre 2008

Obama e Vladimir.

Italiani, basta con i complessi nei confronti degli USA, paese moderno ed emancipato!

Loro hanno eletto un presidente nero, noi abbiamo un transessuale che vince all'Isola dei Famosi.

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/spettacolo/news/2008-11-25_125266065.html

(ANSA) - MILANO, 25 NOV - Vladimir Luxuria ha vinto la sesta edizione dell'Isola dei Famosi. Lo ha deciso il televoto, al termine della finale. Il testa a testa tra l'ex parlamentare di Rifondazione Comunista e l'ex modella argentina Belen Rodriguez e' finito 56 a 44. Luxuria, come da regolamento, destinera' meta' del suo montepremi in beneficenza e ha scelto come destinatario l'Unicef.

Ristoranti e bar a Parigi: L'échappée.

38 rue Boyer, 75020 Paris.

In pieno quartiere di Belleville, proprio di fronte a Le Bellevilloise, si trova questo simpatico ristorante.

La cucina è francese con contaminazioni africane e i gestori, una giovane coppia, molto gentili. Il livello del cibo è buono e l'ambiente ha molto charme.

L'unica volta che ci sono andato, un paio di mesi fa, siamo arrivati con Caroline alle 19h30: era un sabato sera, e il locale era vuoto,a parte due suonatori di chitarra che mangiavano, parlavano e intanto si preparavano per il concerto che avrebbbero tenuto da li' a poco al ristorante. L'ambiente era molto bello e suggestivo. Il sabato sera c'è sempre musica dal vivo.

I prezzi sono corretti, i ticket accettati ma massimo due a persona e per carnet.

Mi sento di consigliarlo a patto che poi non ci andiate altrimenti diventa alla moda e la qualità diminuisce.

lunedì 24 novembre 2008

Il cellulare pistola.

E poi dicono che in Italia non si investe nella ricerca.

Sequestrato oggi a Napoli.











(Immagini da Repubblica)

Un film: Two lovers

USA, 2008, regia di James Gray. Mk2 Bibliothéque. Il pane ai semi di papavero che ho comprato al Monop' prima di entrare era eccezionale.

James Gray è il regista di uno dei più bei film della stagione scorsa, We own the night: con questa nuova pellicola passa alla commedia romantica, ovviamente con qualche piccolo risvolto drammatico. E la mia impressione è che con i polizieschi il registra si senta più a suo agio.

La storia è la seguente: un uomo e due donne.

Non amo le cosiddette romantiche: a me i film piacciono se ci sono omicidi, morti, inseguimenti, extraterrestri che rapiscono politici italiani, orsi che invadono le città, giustinieri della notte in macchine supertecnologiche, uomini che si bevono una bottiglia di whisky al giorno.

E tutto questo non c'è in Two lovers. Certo, c'è Phoenix che è un ottimo attore, e c'è Vanissa Shaw, una bella ragazza con gli occhi chiari e la fronte larga. Ad un certo punto si vede anche la tetta sinistra della Gwyneth Paltrow. Ma tutto cio' non basta al mio palato cinefilo esigente.

Sia chiaro, non è un brutto film: lo si puo' vedere un pomeriggio di domenica in dvd con la ragazza (o il ragazzo) quando fuori il tempo è grigio e la voglia di uscire pari a zero.

Voto di Kurtz: più.

domenica 23 novembre 2008

Ristoranti e bar a Parigi: Lao Lanxang

Ho deciso che da oggi iniziero' a scrivere i commenti sui ristoranti e bar parigini direttamente sul blog,e non più su appunti personali sparsi a destra e sinistra.

Inizio quindi con il ristorante dove andavo più spesso a Parigi, dato che la cucina è molto buona e i prezzi bassi.

Il ristorante Lao Lanxang si trova al 105 di avenue d'Ivry, nel quartiere asiatico (13esimo) di Parigi. Da un po' di tempo, i gestori hanno aperto un altro ristorante, proprio di fronte: si tratta del Lao Lane Xang II, 102 avenue d'Ivry.

Cucina thailandese laossiana, buona e fresca (qualcuno dice che qualche anno fa era superiore), con personale educato, prezzi abbordabili e porzioni abbondanti. Fanno il migliore pad-thai di Parigi, almeno tra quelli che ho assaggiato io. Anche la carne essiccata (viande sechée) al miele è eccellente come antipasto.

Da un paio di anni a questa parte il locale è sempre pieno , e di sera bisogna spesso fare la fila: probabilmente il locale è uscito in qualche guida di Parigi.

Accettano i ticket restaurant anche di sera e nel week end.

Piccolo problema: un mio amico qualche settimana fa ha trovato uno scarafaggio nella zuppa. A causa di questo episodio, perdo uno dei miei riferimenti mangerecci a Parigi.

Un film: The visitor

USA, 2007. Film di Thomas McCarthy
Mk2 Bastille, sala 1. La sala dà sulla strada, quindi spesso si sentono i rumori. Inoltre, lo schermo è troppo in alto.

Un professore universitario del Connecticut si deve recare a New York per una conferenza: arrivato nella città, pero', trova una coppia di immigrati nel suo appartamento. La sua vita e la sua visione della vita cambiano in modo radicale.

The visitor è un film di buoni sentimenti, in alcuni punti un po' enfatizzati, ed ha il grande vantaggio di porre l'attenzione su alcuni temi importanti, per esempio la poca conoscenza che abbiamo delle altre culture e paesi, e della situazione degli immigrati clandestini.

Voto di Kurtz: cuoricino.

venerdì 21 novembre 2008

Cartelloni pubblicitari.


Tratto dal libro No logo, di Naomi Klein.

"In qualità di privato cittadino ho sempre amato il paesaggio. Non mi è mai capitato di vederne uno che guadagnasse in bellezza con un cartellone stradale. Ovunque la natura offra una veduta piacevole, è un delitto rovinarla con un cartellone. Quando mi decidero' a dire addio alla Madison Avenue, fondero' una società segreta di vigilantes mascherati che si metteranno a viaggiare per il mondo in sella ad una motocicletta silenziosa e che, col favore delle tenebre, smantelleranno un cartellone dietro l'altro. Quanti giudici sarebbero disposti a dichiararci colpevoli se venissimo colti in flagrante mentre siamo intenti a compiere degli atti di alto significato sociale?"

David Ogilvy, fondatore dell'agenzia pubblicitaria Ogilvy & Mather, in Confessioni di un pubblicitario.

giovedì 20 novembre 2008

Un film: Les grandes personnes

Film francese e svedese, 2008. Regia di Anne Novion.
Cinema L'Arlequin. Un po' lontano da casa mia. 20.11.2008

Un piccolo e delizioso film, con una storia semplice ma ben sviluppata: un padre bibliotecario, razionale e metodico, va in vacanza con la figlia adolescente in Svezia, alla ricerca di un tesoro vichingo nelle isolette dell'arcipelago di Stoccolma.
A causa di un contrattempo dovranno dividere la casa che avevano preso in affitto per le vacanze con la padrona e un'amica: questo porterà ad uno sconvolgimento dei piani iniziali del padre.

Il film è tutto incentrato sui rapporti umani che si instaurano ed evolvono lungo tutta la durata della pellicola e riesce ad essere leggero e simpatico.

L'ambientazione e la luce svedese aiutano molto.

Voto di Kurtz: cuoricino.

martedì 18 novembre 2008

Il tonno rosso e Auchan


L'ultima volta che sono stato a fare la spesa all'Auchan, al reparto pesce ho trovato un cartello che informava i clienti che il gruppo non vende più il tonno rosso, dato che in Europa non sono rispettate le quote massime di pesca stabilite dall'UE.

Ho fatto delle ricerche in rete ed in effetti sembra essere cosi'. Per esempio, questa la notizia riportata da Le nouvel observateur, un buon settimanale francese.

Se non è una trovata pubblicitaria e se non ci sono cose strane dietro (purtroppo dalla grande alimentazione mi aspetto di tutto), i miei complimenti ad Auchan: questa è la strada da seguire. Sono convinto che il boicottaggio da parte dei singoli cittadini sia veramente difficile da attuare perché sia efficace, mentre quello della grande distribuzione puo' essere molto più incisivo.

lunedì 17 novembre 2008

Queen of the supermarket.

Sembra essere ufficiale: Bruce Springsteen a fine gennaio pubblicherà un nuovo album, "Workin' on a dream".

Tra i titoli delle canzoni figura il titolo più brutto dell'intera discografia springstiniana: Queen of the supermarket.

Riflessioni da sviluppare ulteriormente:

1. Bruce con la E Street Band non ha più molto da dire. Non è un caso se la cosa più bella degli ultimi anni l'abbia fatta con un'altra banda, la Seeger Band: il disco era meraviglioso, e il tour non da meno. Con la E Street Band Bruce non ha il coraggio di proporre cose nuove, di sperimentare, sia in studio che in tournée.

2. Il fatto che il nuovo disco sia stato scritto durante il tour di Magic (uno dei dischi più brutti di Bruce insieme a Human Touch, che pero' aveva delle perle che Magic non ha) non fa promettere bene.

Bruce, ritorna in te, non sentirti obbligato a fare un disco e un tour ogni anno, come Woody Allen fa con i film: pensa piuttosto a scrivere qualcosa di bello e grandioso come sai fare quando ti impegni.

sabato 15 novembre 2008

Corsi e ricorsi storici: la reflex

E cosi', dopo 5 anni di compatte più o meno deludenti, si ritorna alla reflex, digitale questa volta.

Oggi per la prima volta mi sono promenato a Parigi con la mia nuova reflex digitale, una Canon D1000 acquistata mercoledi' sera.

Non c'è paragone proprio: il piacere di impugnare una vera macchina fotografica, di tenerla bene in mano, di guardare nel mirino, di regolare la lunghezza focale a mano, sono piaceri che una compatta non ti puo' dare.

Benvenuta, piccola Canon: credo che questo sia l'inizio di una meravigliosa amicizia.

venerdì 14 novembre 2008

Il venditore parigino.

Premetto che questo post è una generalizzazione e quindi, come tutte le generalizzazioni, lascia il tempo che trova.

Allora, in Italia esiste il detto "Il cliente è re". A Parigi te lo puoi scordare: il cliente non solo non è re, ma non si avvicina neanche lontanamente a questo grado.

La vetrina.
Partiamo dalle vetrine: a parte casi rari, le vetrine parigine non sono belle. Cioè, se passaggi per strada non ti viene quasi mai voglia di fermarti a vedere una vetrina, o addirittura ad entrare in un negozio dopo aver visto qualcosa di bello in vetrina. Spesso sono disordinate, c'è troppa roba e cio' che è esposto è poco valorizzato. Mancano di stile: mi riferisco in particolare modo alle vetrine dei negozi di abbigliamento e scarpe. Alcune vetrine sono anche sporche, e non attirano per nulla la tua attenzione.

A Parigi io compro solo quando ho realmente bisogno di qualcosa, raramente perché ho visto qualcosa in vetrina che mi ha fatto venire un istinto folle di acquistare.

Fanno eccezione alcune vetrine di abbigliamento nel quartiere del Marais e, in generale, le boulangerie (panetterie) o le patisserie (pasticcerie): queste si' che sono belle, curate, e ti danno voglia di entrare e mangiarti qualche kilo di dolci e baguette.

Il vendeur/la vendeuse
Una volta entrato nel negozio ti scontri con il vendeur (impiegato addetto alla vendita): il vendeur è in generale poco simpatico, poco preparato e poco portato per i rapporti sociali. Non sorride quando lo saluti, a volte non ti guarda negli occhi, risponde alle tue domande per monosillabi e non è mai propositivo. Il vendeur che ho in mente mentre scrivo questo post è quello della FNAC, avendo negli ultimi giorni fatto degli acquisti in questa catena.

Se per esempio al vendeur chiedi di consigliarti una macchina fotografica tra due modelli, lui si limita ad elencarti i dati delle macchine che trovi nelle brochure o su internet.
Io dal vendeur mi aspetto delle informazioni non presenti sulle brochure, per esempio la robustezza della macchina, la qualità della costruzione, il costo degli obiettivi, la qualità della garanzia in caso di guasto. Che una macchina ha 10 milioni di pixel e l'altra 11, questo lo posso guardare comodamente da internet da casa, pirla! Provi allora a spronarlo, a farlo parlare, ma niente: non si sbilancia, né ti propone altri modelli di sua iniziativa nella stessa fascia di prezzo.

Un vendeur automa, il cui unico scopo è elencarti le caratteristiche dei modelli e verificare la loro disponibilità.

Il cassiere/la cassiera
Una volta passato il vendeur, solitamente si va alla cassa: anche qui il cassiere/la cassiera spesso non brillano per simpatia, socievolezza né per delicatezza.

A proposito, c'è un'abitudine francese che mi ha sempre fatto sorridere: quando sei alla cassa se capita che il cassiere incroci il tuo sguardo mentre sta servendo un cliente precedente, non ti saluta. Ti saluterà solo una volta che sarà il tuo turno. Procedura e rigidezza: salutare il cliente solo quando è il suo turno. A volte mi sembra di essere in Brazil, il film di Terry Gilliam.
Ho sempre trovato quest'abitudine un po' ridicola, ma tant'è, ormai ci sono abituato.

Esasperante ai massimi livelli è il bradipismo di cui sembrano essere affetti tutti i cassieri di Parigi e dintorni. Ma di questo ho già parlato in un altro post, precisamente qui

Discorso del tutto analogo si puo' fare per i serveur/serveuse dei ristoranti e dei bar: maleducati, scontrosi, mancano del tutto di gentilezza e cortesia. Ricevere un sorriso da un serveur parigino o scambiarci quattro chiacchiere è un evento raro come l'apparizione della Madonna a Lourdes!

Quando ti porta le prelibate pietanze il serveur te le porge con noncuranza e strafottenza.

Una volta un serveur mi ha portato una forchetta sporchissima: io gliel'ho fatto notare e ne ho chiesto un'altra in cambio. Lui ha preso la mia forchetta sbruffando e ne ha portata una nuova pulita, il tutto senza chiedere minimamente scusa o per lo meno fare il viso dispiaciuto e imbarazzato per il fattaccio.

Un'altra volta ero con mia mamma, nella sua unica volta che è venuta a trovarmi, in un bar vicino la Tour Eiffel: il serveur, un uomo sulla 50ina, ad un certo punto, fortunatamente dopo averci servito, inizia a farsi la manicure con molta naturalezza. Per gli amanti dei particolari, si pulisce le unghie, con un oggetto appuntito da me non identificato. Vuoi vedere che è questo il motivo per cui mia mamma non è più venuta a Parigi?

L'eccezione.
Indovinate cosa fanno eccezione? Le boulangerie ancora una volta: in boulangerie tutto procede al doppio della velocità, il personale è spesso gentile e sorridente. Che la boulangerie sia la vera anima di Parigi, e il cuore dell'economia francese?


Tutte le caratteristiche negative che contraddistinguono il personale parigino che ha a che fare con il pubblico si possono estendere anche al personale che risponde ai call center: anche qui trovi personale poco simpatico, rigido ed indisponente. E spesso impreparato.

Un disastro? In parte si', anche se con l'abitudine riesci a passare sopra a questo modo di trattare le persone, per noi italiani cosi' inusuale. E poi, come detto all'inizio, non tutti sono maleducati e indisponenti. Per questo quando si trova un bar o un ristorante in cui il personale è gentile, bisogna tenerselo ben stretto e annotarselo.

domenica 9 novembre 2008

Un film: Cztery Noce Z Anna

Titolo francese: Quatre nuits avec Anna
Film francese e polacco, 2008. Regia di Jerzy Skolimowski.
Mk2 Hautefeuille, novembre 2008.

Il cadavere di una mucca che galleggia lungo un fiume mentre un uomo pesca. Una mano tagliata e bruciata da uno strano uomo, atmosfere desolate.

L'inizio del film è splendido e carico di atmosfera, nonché depistante. Poco per volta si inizia a capire qualcosa, e dopo qualche decina di minuti la storia inizia ad essere più lineare.

Ho apprezzato sin da subito la bella fotografia di questo film: dopo la visione mi sono documentato sul regista e ho scoperto che ora fa il pittore. E si vede.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

Un film: Le crime est notre affaire.

Francia 2008, regia di Pascal Thomas.
UGC Odéon, 09.11.2008, ore 15. Le sale di questo cinema non mi piacciono proprio.

La moglie di un colonnello in pensione si fa assumere come donna delle pulizie in un castello francese per indagare su un omicidio.

Simpatico thriller in chiave di commedia, con un ottimo André Dussolier (anche se io lo preferisco nei ruoli drammatici). C'è anche l'affascinante Chiara Mastroianni nel set.

Si fa guardare piacevolmente.

Voto di Kurtz
: più.

domenica 2 novembre 2008

Un film: Sztuczki

Film polacco, 2007.
Titolo francese: Un conte d'été polonais.

Un ragazzino non si rassegna all'idea di essere stato abbandonato, insieme a madre e sorella, dal padre. Un giorno vede un uomo e si convince che è suo padre: farà di tutto allora per incontrarlo e riportarlo a casa.

Buon film, si guarda volentieri senza pero' raggiungere picchi né in alto né in basso.

Voto di Kurtz: più.

P.S.: molto bella l'attrice, Ewelina Walendziak

Un film: Home.

Francia, Svizzera, Belgio, 2007. Regia di Ursula Meier.
Mk2 Hautefeuille.

Originale l'idea alla base di questo film: una famiglia vive ai bordi di un ramo chiuso di un'autostrada, in perfetto equilibrio familiare. Ad un certo punto, pero', il ramo dell'autostrada viene aperto e cambia qualcosa.

Purtroppo la prima parte del film risente di una certa lentezza e ridondanza, mentre l'ultima, estremamente claustrofobica e morbosa, è molto più interessante.

Titoli di coda su Wild is the wind, di Nina Simone, splendido pezzo che non conoscevo e che ora è la mia canzone preferita del periodo.

Voto di Kurtz: più.

Un film: Tokyo

Film coreano, giapponese e francese ad episodi di: Michel Gondry, Leos Carax, Bong Joon-ho
Ottobre 2008, Mk2 Hautefeuille.

Interior design, di Michel Gondry: deludente e noioso.
Voto di Kurtz: indifferente.

Merde, di Leos Carax: un uomo che comunica in una lingua conosciuta da sole 3 persone in tutto il mondo, vive nelle fogne di Tokyo ed ogni tanto si diverte ad uscire all'aria aperta e seminare il panico nella città. Interessante. Previsto un nuovo episodio del signor Merde, questa volta ambientato a New York.
Voto di Kurtz: più.

Shaking Tokyo: un uomo vive da decenni come un eremita urbano, senza mai uscire da casa. Il più bello dell'intero film.
Voto di Kurtz: più.

domenica 26 ottobre 2008

Un film: Mesrine: L'instinct de mort

Francia, Canada, Italia, 2007. Regia di Jean-François Richet
Mk2 Bibliothéque, mercoledi sera. Mai vedere un film molto pubblicizzato il giorno dell'uscita in sala.

Primo dei due film dedicati a Mesrine, un malvivente francese che ha agito negli anni '60 e '70 tra Francia e Canada.

Vincent Cassel nei panni di Mesrine è efficace e credibile, mentre Depardieu è completamente fuori luogo nella sua interpretazione di un potente boss: da questo e altri particolari viene fuori come il cinema francese non abbia nel proprio dna i film di mafia e delinquenza.

Il film comunque ha un ottimo ritmo, con una sequenza spettacolare, quella della fuga dalla prigione, mentre in altre il regista si fa prendere un po' troppo la mano ed esagera, perdendo di credibilità.

Alcuni personaggi un po' troppo "di contorno", come i genitori del protagonista o qualche ragazza con cui Mesrine si accoppia.

Il 19 novembre la seconda parte.

Voto di Kurtz
: cuoricino.

Poster

"La barricata chiude la strada ma apre la via".

venerdì 24 ottobre 2008

Una merda di uomo.


...Quanto alla possibilita' di usare la forza pubblica espressa dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, Cossiga ha detto: ''Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell'Interno'', ha continuato. ''In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche' pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...''. ''Lasciar fare gli universitari - ha continuato - Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita', infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta'''. ''Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra' sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri'', ha affermato Cossiga. ''Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pieta' e mandarli tutti in ospedale - ha continuato - Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano''. ''Soprattutto i docenti - ha sottolineato - Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si'....

Francesco Cossiga, estratto di intervista, ottobre 2008.

L'integrale dell'intervista qui

lunedì 13 ottobre 2008

Una bici particolare

Sabato pomeriggio a Parigi.



Un film: Rumba

2008, Belgio, Francia. Regia di Dominique Abel, Fiona Gordon e Bruno Romy.

Bello! Più che un film un insieme di gag e scenette divertentissime con due attori amabili e simpatici. La sceneggiatura a volte è un po' inconsistente, ma questo non ha importanza.

Evitatelo se non apprezzate il senso dell'umorismo surreale e non-sense.

Bella l'ambientazione delle ultime scene, sul mare nel nord della Francia.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Un film: Vicky Cristina Barcelona

Woody Allen, 2007. USA
Mk2 Quai de Seine, autunno 2008.

Non è male il nuovo Woody Allen: la sceneggiatura è ben solida, ci sono delle belle donne (Rebecca Hall su tutte) e a parte una voce fuori campo troppo presente il film scorre bene.

Riflessioni sulla coppia, sia classica che estesa, sui sentimenti, sulla stabilità, la voglia di nuovo e il vecchio che ritorna.

Il regista ha voluto strafare: di solito i sentimenti di un uomo si dividono nei film tra due donne, qui addirittura tra tre!

Voto di Kurtz: più.

giovedì 9 ottobre 2008

Un film: Appaloosa.

Regia di Ed Harris, 2007. USA
Mk2 Bibliothéque

Che delusione questo western: neanche il buon Viggo Mortensen riesce a risollevarlo, anzi il suo personaggio è il peggiore! La storia non ha mordente ed è noiosa.

Insomma, niente di interessante.

Voto di Kurtz: indifferente.

Un film: Europa

Svezia, Francia, Danimarca, Germania, Svizzera, 1991. Regia di Lars von Tries
Ottobre 2008, DVD

Ho sempre adorato questo film di Lars Von Trier, del periodo pre Dogma: artificio allo stato puro, una cura per l'immagine e per i suoni ai massimi livelli, immagini misto di bianco nero e colori, sovraimpressioni. Il tutto pero' con una solida storia dietro.

L'inizio e la fine sono da antologia del cinema.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

Un film: Séraphine.

Francia, 2007
08.10.2008, UGD Danton, sala 3.

Film biografico, tratta la vita della pittrice francese Séraphine Louis, donna delle pulizie e nel tempo libero pittrice.

Buon film, molto delicato, con un'ottima Yolanda Moreau e un bel finale.

Voto di Kurtz: cuoricino.