martedì 22 aprile 2008

Tutta colpa di Berlusconi.

Air France si ritira dall'affare Alitalia: la sinistra italiana si affanna a dare la colpa a Berlusconi e alla Lega (appena sentito al TG3 delle 14.20).

Nessuno a sinistra parla dei sindacati e del ruolo cruciale che hanno avuto nella trattativa con Air France: se non sbaglio, nelle settimane scorse erano i sindacati ad aver negoziato (aver provato di negoziare) con Air France, non Berlusconi né la Lega.

Certo, probabilmente il comportamento irresponsabile di Berlusconi e delle sue immaginarie cordate non ha contribuito a rendere migliore il clima, pero' trovo davvero assurdo che dalla sinistra neanche una parola sui sindacati in questo fallimento di trattative.

Quando si tratta di tirare fango sull'avversario, la dignità del politico scende sottoterra.

La destra, liberista che crede nel mercato, parla di prestito ponte, non si sa ancora con quali soldi: probabilmente con quelli dei contribuenti. Ma come, libero mercato dalla mattina alla sera, e poi chiediamo aiuti allo Stato? Dov'è la concorrenza, dov'è il libero mercato?

venerdì 18 aprile 2008

Un film: The Darjeeling Limited.

USA, 2007, regia di Wes Anderson.
Parigi, Mk2 Bibliothèque, 17.04.2008: c'era molto vento fuori.

Titolo francese: A bord du Darjeeling Express.
Titolo italiano: Il treno per Darjeeling.

Inutile, piatto, noioso: a chi legge la scelta dell'aggettivo che più gli piace. Aggiungo anche l'aggettivo anonimo.

Poco coinvolgente, uno di quei rari casi in cui mi viene la tentazione di uscire dalla sala.

Voto di Kurtz: meno.

Danny Federici ci lascia.

Si sapeva da qualche mese che Danny Federici, organista della E Street Band, la band storica di Bruce, era fortemente malato.

A fine marzo Danny raggiunse Bruce e gli altri componenti della band per suonare un pezzo durante un concerto: molti di noi gioirono, e sperarono in una futura guarigione. Ma cosi' non è stato. Danny Federici è morto, a soli 58 anni. Ne dà notizia in maniera molto laconica il sito ufficiale di Bruce.

La E Street Band, una rara alchimia di amicizia virile oltre che di musica, probabilmente continuerà a fare musica come ha sempre fatto da quasi 40 anni, ma mancherà sempre qualcosa.

Questo video amatoriale, in cui si vede Danny che saluta per l'ultima volta il suo pubblico durante il concerto di cui sopra, penso sia il migliore modo per ricordarlo.

mercoledì 16 aprile 2008

Un film: Bienvenue chez les Ch'tis.

Francia, 2007, regia di Dany Boon.
Visto a Parigi, un giorno della prima decade dell'Aprile 2008.

Uscito da neanche due mesi, Bienvenue... ha battuto i record di spettatori per un film francese, avendo superato la soglia dei 18 milioni (dati della settimana scorsa) e battendo cosi' il precedente record, detenuto da La grande vadrouille (1945). Ora è alle costole di Titanic, che in Francia ha totalizzato 20 milioni di spettatori.

Il film gioca sui luoghi comuni tra sud e nord della Francia, in particolare sui luoghi comuni della gente del sud che ha nei confronti dell'estremo nord (Pas de Calais): freddo polare, gente inospitale e scortese. Luoghi comuni che inevitabilmente si riveleranno falsi.

E' divertente, alcune sequenze sono irresistibili e mai volgare: il protagonista (Kad Merad, già visto in un ruolo drammatico in Je vais bien, ne t'ne fais pas) a me piace un casino, con la sua bruttezza cosi' espressiva.

Un po' di troppi buoni sentimenti nella parte finale, ma è un difetto che si perdona volentieri.

Incredibile la parlata e l'accento degli Ch'tis (gli abitanti, per l'appunto, di una zona del nord della Francia), su cui i basa quasi tutto il film.

Spero non esca mai doppiato in un'altra lingua perché perderebbe tutto.

Voto di Kurtz: cuoricino.

P.S. musicale: mentre scrivevo questo post il mio Winamp faceva girare a rotazione Long nights, di Eddie Vedder. Grande pezzo.

Un film: Dans la vie.

Francia, 2007, regia di Philippe Faucon.
Sala 6 dell'MK2 Beaubourg: pessimo audio, schermo poco più grande del mio televisore Radiola a tubo catodico da 19 pollici.

Adorato da una parte di critica francese, questa commedia vorrebbe fornirci un esempio di come possano convivere pacificamente, anzi con un arricchimento reciproco, persone di religione diversa (ebrea e musulmana).


I risultati sono pero' disastrosi: è recitato malissimo, la regia è inesistente, i dialoghi sono banali e soprattutto è piatto. Non offre un guizzo, non offre picchi, né in positivo né in negativo.

Voto di Kurtz: meno.

Un paio di domande: l'Ici e l'Alitalia.


Silvio Berlusconi ha detto che eliminerà l'ICI. Bene, chi non vorrebbe risparmiare qualche soldo?

Due domande pero' mi pongo:

1. I comuni, senza l'entrata dell'ICI, come si comporteranno? Taglieranno spese superflue, oppure intaccheranno servizi sociali, biblioteche e altro?
2. I soldi che gli italiani risparmieranno sull'ICI, ci saranno chiesti sotto altra forma per mantenere in vita il carrozzone Alitalia e pagare i costosissimi manager (pero' efficienti, non c'è che dire, a giudicare dai risultati) ?

martedì 15 aprile 2008

Il neo.

Ieri sono andato dal dermatologo a farmi togliere un neo, che a suo avviso era sospetto.

Anche questo è un modo per prendere le distanze da Bruno Vespa, proprio il giorno delle elezioni.










Elezioni politiche.

"Non so cosa pensate voi di quello che è successo ieri sera. Io penso sia una tragedia".

Bruce Springsteen in concerto, il giorno dopo l'elezione di Reagan negli anni '80.

lunedì 7 aprile 2008

Un film: La zona.

Messico, 2007, regia di Rodrigo Plà.
Paris, 03 2008

Uno dei film più angoscianti che abbia mai visto, uno di quei film che ti farebbe perdere completamente fiducia nell'umanità.

Molto convincente, commovente e teso: non ti lascia il tempo di respirare.

Voto di Kurtz: cuoricino.

Un film: There will be blood.

USA, 2008, Regia di Paul Thomas Anderson.
Paris, 2007.

Film grandioso, epico, splendidamente scritto e girato.

Monumentale, ci regala una delle più impressionanti interpretazioni degli ultimi anni, ovviamente quella di Daniel Day Lewis, uno di quegli attori che con la sola presenza fisica fa scomparire chiunque gli stia intorno.

Paul Thomas Anderson giunge alla maturità dopo i già bellissimi Boogie Nights e Magnolia (tralascio il deludente Punch-Drunk Love, che non regge il confronto con gli altri film del regista, a mio avviso) e si conferma uno dei registi più interessanti in circolazione (classe 1970).

Non commentiamo la traduzione in italiano del titolo, che fa perdere il legame tra sangue e petrolio a cui il titolo originario fa riferimento.

Assolutamente imperdibile.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

Un film: 7 virgines

Titolo francese: Les 7 vierges
Spagna, 2005, regia di Alberto Rodriguez
Paris, 04 2008

Periferia degradata e violenta, giovani allo sbando, furti, figli di puttana (nel vero senso del termine), ragazzi condannati: lo sguardo del regista è quasi asettico su quest'umanità, con un taglio realista.

Piacerebbe a Pasolini.

Voto di Kurtz: più.

sabato 5 aprile 2008

Un film: Julia

Film USA, Francia, 2008.
Regia di Erick Zonca
Parigi, 04.2008

Nonostante qualche piccola superficialità di sceneggiatura (perché nella seconda parte del film la protagonista sembra aver dimenticato del tutto l'alcool?), il film convince e scorre molto bene, nonostante le sue due ore e venti minuti, senza essere mai noioso.

L'attrice, Tilda Swinton, colpisce per la sua bravura, ma anche il moccioso probabilmente avrà un futuro nel cinema.

Voto di Kurtz: cuoricino.