sabato 10 dicembre 2011

Un film: Donoma

Regia di Djinn Carrenard

L'evoluzione di 3 coppie tra Parigi e periferia.

Si parla molto di questo film in Francia perché è stato girato con 150€ (a detta del regista), con mezzi tecnici prestati e con attori volontari (amici del regista) non pagati.

Il risultato è davvero interessante: il film non è ovviamente perfetto, ma le imperfezioni sono ampiamente compensate dalla freschezza che si respira durante le 2 ore abbondanti. Le 3 storie stanno in piedi, sostenute in gran parte dai dialoghi, molti intensi e realistici. Ho trovate il modo di narrare la storia molto sincero ed alcune sequence poetiche.

Qualche informazione in più sul film qui.

PS. Grazie a questo film ho scoperto che i giovani delle periferie dicono Ci-mer per Merci.

Voto di Kurtz: cuoricino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ha! un cuoricino soltanto a Donoma. Questa è la vera scoperta, un film che avrebbe meritato tutti i cuori del mondo, va dove ti porta Donoma, diranno i giovani banlieusard delle prossime generazioni. Altro che Ci-mer che, senza voler essere (troppo) polemico, è solo da interpretarsi come simpatico scherzo da parte della giovane protagonista (la suora mancata) verso il suo mec di periferia che abusa del Verlan.

Un'ultima cosa, giusto per la precisione, le storie sono 5, "banlieusard+suora", "banlieusard+profia bionda", "suora+nazifascista cristiano", "fotografa+modello", "lomografa+modello".

Morale della storia originata dalla teoria degli insiemi applicata alla micro-sociologia sentimentale: puoi fidarti solo di profie bionde e di nazifascisti cristiani.

Anonimo ha detto...

dimenticavo: ti puoi fidare anche di foto-lomografi