Giovedi' sera sono stato a sentire/vedere il mio 26esimo concerto di
Bruce: so che a qualcuno possono sembrare tanti 26 concerti (in 20 anni,
è necessario specificarlo), ma vi posso assicurare che nell'ambiente
springsteeniano c'è gente che 26 concerti li vede nello spazio di 2
tournée, non in 20 anni.
Il concerto è stato splendido, probabilmente tra i primi 5 più belli che ho visto, più intimo di quello di Firenze di giugno, che a mio
avviso è stato troppo caciarone (pur rimanendo uno splendido concerto), con pochi momenti intimi.
Questa volta ho preso dei posti in tribuna, contrariamente alle mie abitudini. Le mie amiche ed io avevamo degli ottimi posti da cui si vedeva tutto perfettamente: la visione era cosi' buona che ho guardato i maxi schermi per circa il 10% del concerto, mentre a Firenze (dove ero nel prato subito dopo il pit) i miei occhi erano per circa l'80-90% sui maxi schermi, altrimenti non avrei visto nulla di quello che accadeva sul palco, un po' per la distanza, un po' perché quando sei nel prato hai sempre uno spilungone più alto di te davanti. E non ultimo la pioggia, che a Firenze non ha aiutato di certo la visibilità.
Ho sempre snobbato la tribuna, ma giovedi' mi sono reso conto che una buona tribuna è molto meglio di un prato fuori dal pit: dalla tribuna, se non sei troppo distante, hai una bella visione di tutto quello che fanno Bruce e la band, mentre dal prato per forza di cose qualcosa la perdi (quando Bruce si promena nello spazio tra il pit e il resto del parterre, per esempio). Certo, le emozioni del pit sono superiori, ma anche la fatica per arrivarci (arrivare ore prima del concerto, fare la fila per ore, spesso in piedi...).
La scaletta del secondo concerto parigino è stata veramente incredibile, con dei pezzi piuttosto rari: alcuni azzardano che si tratti della scaletta più bella dell'intera tournée (finora, perché sappiamo che Bruce riserva sempre delle sorprese).
Questa volta ho preso dei posti in tribuna, contrariamente alle mie abitudini. Le mie amiche ed io avevamo degli ottimi posti da cui si vedeva tutto perfettamente: la visione era cosi' buona che ho guardato i maxi schermi per circa il 10% del concerto, mentre a Firenze (dove ero nel prato subito dopo il pit) i miei occhi erano per circa l'80-90% sui maxi schermi, altrimenti non avrei visto nulla di quello che accadeva sul palco, un po' per la distanza, un po' perché quando sei nel prato hai sempre uno spilungone più alto di te davanti. E non ultimo la pioggia, che a Firenze non ha aiutato di certo la visibilità.
Ho sempre snobbato la tribuna, ma giovedi' mi sono reso conto che una buona tribuna è molto meglio di un prato fuori dal pit: dalla tribuna, se non sei troppo distante, hai una bella visione di tutto quello che fanno Bruce e la band, mentre dal prato per forza di cose qualcosa la perdi (quando Bruce si promena nello spazio tra il pit e il resto del parterre, per esempio). Certo, le emozioni del pit sono superiori, ma anche la fatica per arrivarci (arrivare ore prima del concerto, fare la fila per ore, spesso in piedi...).
La scaletta del secondo concerto parigino è stata veramente incredibile, con dei pezzi piuttosto rari: alcuni azzardano che si tratti della scaletta più bella dell'intera tournée (finora, perché sappiamo che Bruce riserva sempre delle sorprese).
Tra i pezzi che avrei voluto sentire ma che Bruce non ha eseguito: American Land, che adoro, Darkness on the edge of town, classico intramontabile, Born in the
USA che è stata invece suonata a Firenze in una potentissima versione, Jungleland, sentita dal vivo solo un paio di volte e che è una delle canzoni per cui vale la pena vivere.
A parte Two Hearts (che è una delle canzoni più brutte della storia del
rock) e Born to run (di cui sono saturo), tutti gli altri pezzi me li sono
goduti alla grande.
Sotto la scaletta con i miei commenti su ogni pezzo:
1. The Ties That Bind: ottimo inizio di concerto, energico quanto basta, non troppo comune nelle scalette di Bruce.
2. No Surrender: immarcescibile brano da Born in the USA, è una canzone energica sull'amicizia e sul non arrendersi mai. Suonata spessissimo negli ultimi tour, ma la sento sempre molto volentieri.
3. Two Hearts
2. No Surrender: immarcescibile brano da Born in the USA, è una canzone energica sull'amicizia e sul non arrendersi mai. Suonata spessissimo negli ultimi tour, ma la sento sempre molto volentieri.
3. Two Hearts
Durante questo pezzo mi sono seduto come forma di protesta. Trovo davvero brutta questa canzone.
4. Downbound Train
4. Downbound Train
Altra rarità, sempre da Born in the USA. Non è una canzone che mi entusiasma in particolare modo, ma mi ha fatto piacere sentirla dal vivo.
5. Candy's Room
5. Candy's Room
Breve e potente, un pezzo storico, catartico.
6. Something In The Night
6. Something In The Night
In assoluto nella mia top 10 delle canzoni di Bruce, è stata una vera sorpresa sentirla a Parigi.
7. We Take Care Of Our Own
7. We Take Care Of Our Own
Dall'ultimo album, dal vivo rende molto bene. Quando è uscito l'album non mi diceva molto, ora invece mi piace.
8. Wrecking Ball
8. Wrecking Ball
Questa invece dal vivo non mi piace per nulla. Anche su disco non mi fa impazzire a dire il vero.
9. Death to My Hometown
9. Death to My Hometown
Ancora da Wrecking Ball, acquista energia e personalità dal vivo.
10. My City Of Ruins
10. My City Of Ruins
Tra le canzoni più belle scritte da Bruce negli ultimi 12 anni, in questa tournée è impreziosita dai fiati. Durante questo tuor Bruce la interrompe per presentare (sommessamente dalla morte di Clarence) la band: questo fatto la rende un po' dispersiva. Rimane comunque sempre splendida.
11. Spirit In The Night
11. Spirit In The Night
Non ho mai amato particolarmente questo brano, ma la versione della tournée in corso è simpatica.
12. Incident on 57th Street
12. Incident on 57th Street
Ballatona più vecchia di me (è del 1972), si adatta bene ai concerti negli spazi chiusi come Bercy.
13. Because The Night
13. Because The Night
Di certo non è una rarità, ma sempre piacevole in concerto: assolo interminabile e applauditissimo di Nils Lofgren.
14. She's The One
14. She's The One
La adoro, con quel suo piano martellante e le sue percussioni particolari. Qui la bella versione di Barcellona del 2002
15. Working On The Highway
15. Working On The Highway
Bah, riempitivo che permette al pubblico di muovere il culo e a Bruce di fare le sue scenette
16. I'm Goin' Down
16. I'm Goin' Down
Non mi dice niente su disco (Born in the USA) e anche dal vivo mi ha trasmesso poco.
17. Easy Money
17. Easy Money
Da Wrecking Ball, uno dei pezzi più deboli dell'album.
18. Waitin' On A Sunny Day
18. Waitin' On A Sunny Day
In scaletta fissa dal tour di The rising, a me ha annoiato da almeno un paio di tournée. Anche se preparata in anticipo, la scenetta di Bruce che fa salire sul palco un bambino del pubblico per farlo cantare con lui è tuttavia simpatica e significativa.
19. Apollo Medley
19. Apollo Medley
Eccezionale Bruce che si avventura nella soul music. Ci aveva già provato nel tour del 92-93 (vedi la splendida Many rivers to cross, di Jimmy Cliff, eseguita sovente a quell'epoca), e ora ci riprova con molto successo: io apprezzo.
20. For You (solo piano)
20. For You (solo piano)
Non ho mai amato questo pezzo in particolare modo.Troppo lungo, troppe parole, musica monotona.
21. Racing In The Street
21. Racing In The Street
Uno dei pezzi più belli di tutta la produzione di Bruce, la versione parigina è stata intensissima: la coda interminabile di piano rimarrà sempre nella mia memoria, tra i momenti più emozionanti della mia carriera concertistica.
22. The Rising
22. The Rising
In scaletta fissa da 10 anni, mi ha scocciato. Durante il tour di The rising aveva il suo perché in quanto inserita in un contesto particolare: ora non mi piace proprio
23. Out In The Street
23. Out In The Street
Vedi commenti a Working on the highway.
24. Land of Hope and Dreams
24. Land of Hope and Dreams
Fissa dalla tournée del 1999-2000, come My city of ruins è uno dei pezzi più interessanti dell'ultimo Bruce. Potrei ascoltarla milioni di volte senza annoiarmi. E poi la versione di questa tournée è ancora più bella grazie ai fiati.
Questa la versione del 2000.
Questa la versione del 2000.
25. We Are Alive
Da Wrecking Ball, preceduta da una lunga dedica alla mamma di Bruce e alla sorella, entrambe presenti al concerto di Bruce.
26. Thunder Road
26. Thunder Road
Classico. Fa sempre piacere ascoltare la storia di Mary e il suo epico e adolescenziale finale "It's a town full of losers and I'm pulling out of here to win"
27. Born To Run
27. Born To Run
E' un pezzo splendido, un capolavoro del rock, un testo da favola: ma non riesco più ad ascoltarla dal vivo, ne sono saturo.
28. Glory Days
28. Glory Days
Festaiola nonostante il testo non proprio allegro, in concerto ha il suo perché. Su disco penso di non averla mai ascoltata per intero.
29. Seven Nights to Rock
29. Seven Nights to Rock
Grandissima sferzata d'energia.
30. Dancing In The Dark
Ancora non mi ha stancato, nonostante sia un
pezzo fisso dei bis da parecchi anni. Durante Dancing Bruce fa salire una ragazza dal
pubblico per ballare con lui: questa volta la ragazza scelta è stata sua
figlia Jessica.
31. Tenth Avenue Freeze-Out
31. Tenth Avenue Freeze-Out
Molto emozionante, con Bruce e la band che interrompono
la canzone per lasciar scorrere sui maxi schermi le immagini di
Clarence, il sassofonista di Bruce morto l'anno scorso.
3h e 40 minuti di spettacolo, senza alcuna pausa. Bruce e banda in ottima forma.
Pubblico: a me il pubblico dei concerti parigini piace. Trovo che sia un buon equilibrio: educato, non invadente con i soliti ritornelli tipici del pubblico italiano, eppure risponde bene, si diverte e non è immobile come il pubblico di altri popoli (mi viene in mente il concerto di Monaco 2003). Quelli che avevamo accanto noi - francesi e americani - sono stati molto educati, non hanno mai rotto le palle: per fare il confronto, nel prato a Firenze nella zona nostra c'era un ubriaco che disturbava tutti e un paio di romanacci che parlavano a voce alta dei fatti loro. Insomma, a Firenze dove ero io sembrava di stare in un bar con della musica in sottofondo.
Organizzazione: concerto iniziato con un'ora di ritardo. Colpa di Bruce, del suo staff, dell'organizzazione francese? Non lo so a dire il vero: so solo che nessuno ci ha detto che il concerto sarebbe iniziato in ritardo, nessuno ci ha chiesto scusa. Iniziare un concerto alle 21 durante la settimana pone dei problemi se il concerto dura 3h40: problemi di trasporti pubblici (e anche privati, considerato l'esiguo numero di taxi parigini), ma anche problemi per chi il giorno dopo deve alzarsi per andare a lavorare.
Ho impressione che il pubblico dei concerti rock sarà sempre un pubblico di serie b al quale riservare il peggiore dei trattamenti, al quale richiedere tuttavia ingenti somme di denaro (100€ per la tribuna a Parigi).
Altra nota molto dolente: Bercy durante il concerto era una sauna, la temperatura era davvero alta.
Visto che oggi mi sono preso la briga di contarli, ecco la lista dei miei concerti di Bruce:
Human Touch tour
20 giugno 1992: Milano, Forum di Assago
29 giugno 1992: Parigi, Bercy
30 giugno 1992: Parigi, Bercy
7 aprile 1993: Zurigo, Hallenstadion
25 maggio 1993: Roma, Stadio Flaminio
The ghost of Tom Joad tour
The ghost of Tom Joad tour
11 aprile 1996: Milano, Teatro Smeraldo
13 aprile 1996: Genova, Teatro Carlo Felice
21 maggio 1997: Firenze, Teatro Verdi
Reunion tour
Reunion tour
17 aprile 1999: Bologna, Palamalaguti
3 giugno 2000: Parigi, Bercy
The rising tour
The rising tour
14 ottobre 2002: Paris, Bercy
18 ottobre 2002: Bologna, Palamalaguti
8 giugno 2003: Firenze, Stadio Franchi
10 giugno 2003: Monaco, Olympic Stadium
28 giugno 2003: Milano, Stadio San Siro
Devils and dust tour
Devils and dust tour
4 giugno 2005: Bologna, Palamalaguti
20 giugno 2005: Parigi, Bercy
Seger sessions tour
Seger sessions tour
10 maggio 2006: Parigi, Bercy
1 ottobre 2006: Bologna, Palamalaguti
10 ottobre 2006: Roma, Palalottomatica
Magic tour
Magic tour
17 dicembre 2007: Parigi, Bercy
27 giugno 2008: Parigi, Parc des princeps
Working on a dream tour
Working on a dream tour
19 giugno 2009: Roma, Stadio Olimpico
Wrecking ball tour
Wrecking ball tour
11 giugno 2012: Firenze, Stadio Franchi
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