domenica 2 settembre 2007

Chi non paga il pizzo non fa l'amore.

La sezione siciliana di Confindustria ha deciso che gli imprenditori che pagano il pizzo saranno espulsi da Confindustria; tutti i politici si sono spellati le mani per quest'iniziativa.

Voce contraria quella di Beppe Grillo, con il quale sono d'accordo. Guarda caso, avevo fatto nella mia testolina le stesse riflessioni: ora, è possibile che in Italia si debba colpire e penalizzare sempre i soggetti più deboli? A me sembra una sonora dichiarazione di sconfitta da parte dello stato (e di Confindustria) riguardo al fenomeno.
Un imprenditore ha grosse difficoltà ad andare avanti perché la mafia lo assilla e gli impedisce di lavorare come vorrebbe? Chi si colpisce tra il carnefice e la vittima? La vittima. Assurdo!

Mi ricorda un po' la legge che blocca, in caso di sequestro, i beni della famiglia del sequestrato: si colpisce la vittima cioè il sequestrato e la sua famiglia, che in quel momento non vuole altro che rivedere il sequestrato ritornare a casa. E non risolve nulla, perché in ogni caso la famiglia e i mediatori devono trovare in qualche altro modo i soldi per pagare il riscatto. O pensate che i sequestratori sequestrino per divertimento? Un po' come la pesca sportiva: prendi il pesce, pero' poi lo rilasci.
E' vero che il fenomeno dei sequestri è ridimensionato rispetto a 15-20 anni fa, ma sono pronto a scommettere che non è stato certo per merito di questa legge. Molto più plausibile l'ipotesi che i sequestri siano serviti ai clan per accumulare i soldi necessari per iniziare delle attività ben più renumerative e meno rischiose.

Problema traffico nelle grandi città: come lo si risolve? Impedendo a chi ha i mezzi più vecchi ad accedere al centro. Risultato: chi si puo' permettere un'auto nuova entra in centro e si fa i cazzi suoi, chi invece non ha la possibilità di cambiare l'auto rimane tagliato fuori. Chi colpisci? I più deboli. Perché? O chiudi il traffico a tutti (esclusi ovviamente mezzi pubblici e auto per handicappati) o a nessuno.
Non ne sono sicuro, ma penso che se qualcuno facesse una proposta del genere a Parigi ci sarebbe una rivolta popolare con tanto di ghigliottina per l'assessore al traffico nella piazza dell'Hôtel de Ville.

Scontrino fiscale: fino a qualche anno fa c'era una legge (ora mi pare sia stato abolita, ma non ne sono certo) per la quale era prevista una multa per il cliente che dopo un acquito non si fa rilasciare lo scontrino fiscale. Ma scherziamo? Io quando vado a prendere il caffè devo fare il lavoro che deve fare la Guardia di Finanza?
Chi ha fatto questa legge non sa come nei piccoli paesi sia impossibile richiedere lo scontrino fiscale a causa dei rapporti di amicizia o di conoscenza che ci sono tra tutti gli abitanti e i negozianti? Se il barista evade le tasse e ne trae un suo profitto, perché deve pagare la multa anche il cliente? Posso capire quando viene l'idraulico a casa e ti propone uno sconto se non ti fa la fattura, ma al bar o al ristorante dove al cittadino non entra in tasca niente se il barista non fa lo scontrino, proprio non capisco.

Lavavetri: non si riesce a colpire la mafia e lo sfruttamento che sta dietro questo fenomeno e cosa si fa? Si colpisce chi di questa mafia è vittima, il lavavetri per l'appunto.

Quanto rifletto su queste cose mi dico che c'è qualcosa che non va.

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