venerdì 15 maggio 2009

Rigidità francese.

Questo è un messaggio a caldo, quindi potrebbe essere ingiusto.

Tema: i francesi sono cosi' rigidi che una lastra di granito a confronto non è nulla.

Svolgimento.

Dunque, dopo il lavoro sono andato in piscina. Meglio, mi sarebbe piaciuto andare in piscina.

Di solito parcheggio la Vespa e lascio il casco nel cassetto dello scooter, mentre oggi avevo il cassetto pieno e quindi l'ho portato dentro con me. Arrivato alla portineria, chiedo se potevo lasciare il casco da loro, visto che gli armadi sono infinitamente piccoli e non atti a contenere un casco, nonostante ormai gli spostamenti in scooter dei cittadini aumentino di giorno in giorno.

La signora della portineria mi dice che ci sono gli armadi fatti apposti per i caschi: per aprirli ci vuole una moneta da un euro non recuperabile. Gli chiedo perché la moneta non sia recuperabile, come quella degli armadi normali. Lei mi risponde che se fosse recuperabile tutti metterebbero la loro roba negli armadi più grandi.

Io osservo tra me e me: "se tutti vogliono gli armadi più grandi ci sarà un motivo. Non vi è mai sfiorata l'idea che gli armadi siano troppo piccoli e che per entrare lo zaino e il giubbotto devi fare un'operazione di compressione degna di un giocatore di Tetris?". Ma sto zitto, trasecolato.

Chiedo ingenuamente alla signora: "siccome mi dà fastidio spendere un euro per mettere il casco nell'armadio, puo' tenermelo lei in portineria?"

Lei ovviamente mi dice di no, che ci sono gli armadi apposta sopra. Visto che la portineria era molto grande e che dentro c'erano due persone che non stavano facendo un emerito tubo, mi chiedo perché non abbia acconsentito che io lasciassi il mio casco in portineria. Un casco non è come un bambino, che ha bisogno di attenzione, che gli devi cambiare il pannolino o dargli da mangiare. Il casco lo prendi, lo metti li' in un angolo e poi lo ridai al proprietario quando questi se ne va. Ma niente da fare, il casco non si puo' lasciare in portineria.

Evidentemente la procedura che loro eseguono come automi non prevede quest'opzione, e guai a fare qualcosa che fuoriesce dalla procedura.

Morale: mi sono girate le palle e me ne sono tornato a casa innervosito.

A volta la rigidità di molti francesi sfiora la coglionaggine.

Francesi, scusate lo sfogo, io vi voglio bene, mi trovo anche simpatici a volte, ma siate un pochino più elastici quando la situazione lo consente.

La maggior parte dei francesi sarebbe capace di fermarsi ad un semaforo rosso nel deserto.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Lascia che ti conti quel che mi è successo : mia figlia aveva appena tre anni, e stavamo visitando il museo di Siena dove ci sono tutti quei bellissimi crocifissi pinti del Due' e Trecento. A un certo momento mi accorsi che la bambina era esplosa in un pianto lacerante. Alla mia domanda V. mi rispose : tutti questi Gesù morti e sanguinanti ... Conclusione, V. fu affidata alla signora all'ingresso che custodiva i capotti ecc.., noi "adulti" continuammo in tutta calma la visita e ritrovammo la bambina che giocava tranquillamente a carte, serena e allegra ! Sarebbe stato possibile questo in Francia ?
E' vero i francesi sono psicorigidi. Io non amo i francesi, troppi loro tratti di carattere mi danno i nervi !
Condivido il tuo post colonnello, grazie.

Anonimo ha detto...

Guarda che la tua storia non è inutile, trovi questo tipo di commento nelle Lettres Persanes. Questo lato "rigido" contradice un po quell'altra loro caratteristica che è di "râler" continuamente, di non essere mai d'accordo su niente, di boffonchiare proteste.

PS Non riesco ad iscrivermi su Google ne con il nome, dunque sono "anonimo"

Anonimo ha detto...

je suis d accord avec toi colonnello les francais sont rigides dans la vie quotidienne mais que dire des italiens sur des sujets tels que immigration,racisme, laicite, couples mixtes, union libre , homosexualite , si ce n est pas de la rigidite alors qu est ce? intolerance ou pire encore ignorance?on voit toujours plus facilement le point noir sur le nez de l autre...

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Anonimo 3: il fatto di aver evidenziato un lato di certi francesi che non mi piace non vuol dire che ritengo il mio popolo, quello italiano, perfetto.

Quello di cui parli nel tuo commento purtroppo è spesso vero per una buona parte degli italiani, troppo vittime della cultura cattolica e di una classe politica (non tutta per fortuna) molto indietro su alcuni temi.

Non si tratta di fare la gara tra popoli a chi ha più limiti o di voire le point noir sur le nez de l'autre: sappiamo tutti che il popolo perfetto non esiste e se leggi il mio blog non mancano i post negativi anche sulla mia nazione, a cui tengo tanto.

Il fatto che abito in Francia da 5 anni, comunque, dovrebbe farti capire che ci sto bene, anche se per questioni culturali continuo a trovare molto strane alcune cose.

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Anonimo 2: grazie per la tua segnalazione culturale, un giorno le leggero' quando smaltiro' la pila di libri sul comodino.

In quanto al "râler", comunque, anche gli italiani in generale non scherzano, anzi: sempre a lamentarsi per qualcosa!

Anch'io ho avuto problemi oggi con l'account Google, chissà come mai...

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Anonimo 1: grazie per aver condiviso la tua esperienza e della tua piccola.

Io non posso dire di non amare i francesi (la mia ragazza è francese doc), pero', come ho scritto ad Anonimo 3, continuo a stupirmi di alcune cose.

Ma forse è meglio cosi': la vita diventerebbe noiosa se non ci si stupisse o ci si lamentasse di qualcosa...;-)

Anonimo ha detto...

La dérive extrême droite du gouvernement otage de la Ligue du Nord et les sentiments de peur et d'insécurité d'une grande partie de la population n'ont rien à voir avec de la rigidité. De plus il ne faut pas tout mélanger. La partie catholique fervente de la population est à la botte du Vatican qui intervient tous les jours dans la vie civile italienne, mais la majorité des italiens (inclus de nombreux catholiques) sont pour une société civile laïque, sans intervention des autorités catholiques, respectueuse des droits de minorités et tolérante. L'Italie est gouvernée par une clique d'escrocs narcissiques et opportunistes et vous pensez donc que tous les italiens sont "comme ça" ? C'est un peu rapide. Il y a autant de bofes, d'escrocs, etc... qu'ailleurs mais l'italien "en général" est et reste une personne chaleureuse, acceuillante. Rigide c'est le contraire de souple, et l'italien au vu de son histoire est le peuple qui a le plus montré ces capacités d'adaptation et donc de souplesse. C'est ce qu'il me semble.

Anonimo ha detto...

"La dérive extrême droite du gouvernement otage de la Ligue du Nord et les sentiments de peur et.."
pour rester dans le debat je crois que les italiens n aiment pas les choses qui changent ils sont attaches a trop de traditions et regles qui ne sont plus en harmonie avec le monde moderne ,c est donc pour moi de la rigidite d esprit envers le changement,pour ce qui concerne la capacite d adaptation je crois en effet que les italiens sont ceux qui ont su s adapter le plus partout dans le monde et dans toutes les circonstances, pour ce qui est de la non rigidite des italiens je concorde egalement , en effets ils sont tres arrangeants, parfois trop meme, un juste milieu est bon en toute chose,et a trop vouloir arranger tout le monde on n avance pas.

Anonimo ha detto...

c'est la regle!!!
ciao io sono italiano e ho vissoto per soli 5 mesi in francia e devo dire che inizialmente mi sembrava assurda la poca elasticità dei francesi, ma poi ho incominciato ad apprezzarla (pensando che grazie a questa rigidità molte cose funzionano meglio e non ti rimane quel dobbio, voglio vedere se anche a l'altro...). Non so, ma penso che proprio grazie alla nostra "souplesse" in tutto e per tutto, abituati purtroppo a chiude un occhio e spesso anche due ci ritroviamo molte volte nel caos e nella disorganizzazione totale. Si lo so che è solo un casco ma questo è la piccola situazione che si rispecchia nella grande(nel senso che in italia siamo culturalmente abituati a chiedere di chiudere un occhio in tutto). Io penso sia andata così perchè altrimenti.... oggi lo posi te, poi lui, poi l'altro, poi a te si,poi a te no, poi perchè lui si ed io no... ma queste regole per chi valgono?! e boom!!! siamo italiani :)
Abbioma moltissimi pregi ma questa soupplesse delle regole la reputo un difetto.
ciaooo e complimenti per il blog
valerio

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Ciao Valerio,
ti confesso che anch'io, una volta smaltita l'incazzatura, ho capito in parte l'atteggiamento della donna alla portineria della piscina.

Anch'io nel mio piccolo al lavoro mi rendo conto di essermi un po' francesizzato (è anche naturale dopo quasi 5 anni) e di essere più legato alla famigerata 'procedura' rispetto ad un tempo.

Le regole, si', d'accordo: è giusto che ci siano, pero' il saperle applicare con intelligenza distingue l'uomo dall'automa. Pero' poi forse poi si sconfina nel caos come dici tu. Boh, non ho risposte.

Ciao.

Anonimo ha detto...

ciao coll. kruz,
eheheheh... volevo chiarire che da buon italiano io capisco benissimo la tua incazzatura.
Forse era più un mio sfogo perchè mi sembra che ormai in italia siamo arrivati all'eccesso della "soupplesse" dalla cosa seria alla banilità.

P.S. specifico che non sono un tipo bacchettone!!! :)
valerio

Anonimo ha detto...

suite mon commentaire du 16/05 et aux nombreuses reponses je vois que nombre d italiens ont compris ma pensee et cela fait plaisir, en tant qu italofrancais j ai ete confronte a la rigidite francaise parfois exageree et a l elasticite italenne tout autant exageree,tout est dans l art de savoir doser l une et l autre chose,mais il est vrai que le chaos n est plus facilement du desordre que de l ordre.

Anonimo ha detto...

ovviamente volevo scrivere " nait plus facilement...." che mongolo!!!