Svezia, 2003. Regia di Ingmar Bergman.
Ho veramente poche parole per questo ultimo film di Bergman, che risale al 2003 (ricordo che a quei tempi non usci' al cinema e passo' sui RaiTre alle 3 del mattino...).
Io l'ho trovato meraviglioso, commovente. 4 personaggi, due donne e due uomini, spazi chiusi, il passato che non è passato, una fotografia freddissima. Il lato oscuro di ognuno dei personaggi, il dramma che si portano dietro.
Gli attori lasciano senza parole, soprattutto le due donne: oltre la sempre eccezionale Liv Ullman, segnalo una giovane e promettente Julia Dufvenius, un vero affascinante talento nordico che fa impallidire moltissime attricette da 4 soldi che vanno molto di moda.
Voto di Kurtz: Stendhal.
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