martedì 12 ottobre 2010

"Ma non direi che si possa definire un giovane violento"

Un ragazzo tira un pugno in volto ad una donna e la manda in coma, per una lite banale, di quelle a cui assistiamo tutti quasi giornalmente. Il ragazzo dopo il pugno scappa, o per lo meno ci prova, senza soccorrere la donna a terra.

Il ragazzo secondo la Repubblica ha dei precedenti per lesioni.

Il capitano dei carabinieri Domenico Albanese dichiara che il ragazzo non si puo' definire un giovane violento.

  • "Quando è stato fermato - racconta il capitano Domenico Albanese, comandante della Compagnia dei Roma Casilina - sembrava non rendersi conto della gravità del suo gesto. Era sconvolto. Ma non direi che si possa definire un giovane violento, nonostante la precedente denuncia nei suoi confronti. 

Vorrei chiedere al capitano Domenico Albanese quando un giovane si puo' definire violento se un pugno in faccia e dei precedenti per lesioni non bastano per meritarsi questa definizione. La condizione necessaria e sufficiente per essere definiti violenti è bruciare un cassonetto o spaccare una vetrina?

Vorrei chiedere a Repubblica perché non accenna alla religione di questo ragazzo. Lo chiedo perché quando sono gli stranieri a commettere questi atti spesso viene informato il pubblico sulla religione dell'aggressore.

Vorrei chiedere alla ministra Carfagna se si costituirà parte civile nel processo contro questo ragazzo, definito dal suo avvocato una persona perbene.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e nessuno dice che quel bravo ragazzo frequenta gli ambienti di casa pound

Neve* ha detto...

come nessun altro dice che è un'aggressione a sfondo razzista...immaginiamoci per un attimo la situazione capovolta

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Come non dare ragione ad entrambi...