mercoledì 5 maggio 2010

Per chi vive a Parigi e soffre il caldo.


Un piccolo consiglio: evitate di andare all'Opéra Garnier quando la temperatura a Parigi supera i 5 gradi centigradi.

Ci sono stato questa sera (temperatura esterna circa 10-12 gradi): all'interno un caldo terribile e un'aria irrespirabile. Lo spettacolo da piacere per gli occhi e la mente si trasforma in incubo per tutto il resto del corpo, in particolare per i piedi, le vere vittime dell'Opéra Garnier.

Non avevo un termometro con me, ma posso assicurarvi che la cioccolata fondente, di cui ho sempre con me una tavoletta nella borsa come tutti i drogati, si è un po' sciolta. Non del tutto ma ad un livello tale da lasciare un'impronta grassa sulle dita quando ne staccavo un quadratino. In base alla mia passata esperienza si ha questo livello di scioglimento della cioccolata quando la temperatura è di circa 28-30 gradi.

Anche l'ultima volta che sono stato all'Opéra, un paio di mesi fa, l'aria era  pesante da sopportare e lo spettacolo è stato per me e per gli altri, che tuttavia non soffrono il caldo come il sottoscritto, una sofferenza.

Siccome sono un uomo mediocre e preferisco il benessere fisico a quello spirituale, con lo spettacolo di questa sera ho chiuso la stagione all'Opéra Garnier e deciso che ci ritornero' solo nei freddi mesi di dicembre e gennaio, sperando che l'aria sia migliore.



PS. Bisognerebbe parlare un giorno del fatto che molti locali di Parigi non hanno alcun tipo di refrigerazione e ricircolo d'aria. La risposta dei francesi quando chiedo lumi, è sempre la stessa, preregistrata: "Non c'è bisogno dell'aria condizionata a Parigi, perché fa caldo solo per 3 settimane all'anno".

Cio' non è vero, perché anche a Parigi puo' fare caldo per più di 3 settimane in un anno (vedi l'estate 2009). Certo, Parigi non è Bologna, Milano o Roma, città dove avrei serie difficoltà a vivere in estate, pero' a volte si difende bene in quanto a temperature elevate.


In ogni caso, anche ammettendo vera la teoria preregistrata del caldo di 3 settimane, il sapientone climatologo di turno dovrebbe specificare che lui parla solo di temperatura esterna e dovrebbe aggiungere che nei locali e nei mezzi pubblici il caldo dura ben più di 21 giorni!

Chi prende i mezzi pubblici quotidianamente lo puo' testimoniare.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahahahahha Mi hai fatto ridere.
A volte capita anche a teatro, dove l'aria è pure viziata!
ma non ho capito quale sia la risposta che ti danno i francesi quando lamenti quest'orribile usanza...

Uomo mediocre? "mens sana in corpore sano", dicevano i romani. E non sta a significare solo che per avere una mente funzionanete è bene fare attività fisica, ma anche che la mente è fortemente influenzata dal benessere (o malessere del corpo).
In pratica: come seguire uno spettacolo in una mbniente suriscaldato o maleodorante (o entrambi?)

www.radicchiodiparigi.wordpress.com

:-)

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Ciao Radicchia,

In effetti mancava un periodo. Vedi se ora è più comprensibile.

D'accordo con te sul mens sana...

Anonimo ha detto...

Magi la cioccolata (al punto da averla sempre con te) e non ingrassi ? Io rimango a Roma ad agosto, sempre, perché mi piace la città finalmente visibile e vivibile, ma non mi serve l'aria condizionata, sto all'ultimo piano, sotto il terrazzo, eppure mi basta il ventilatore.

Anonimo ha detto...

si ora è più chiaro. Tra l'altro la risposta è un po' idiota: è chiaro che un amiente poco arieggiato e scaldato dalle luci (come puo' essere un tatro) è chiaro che prima o poi finisce per esszere bollente.

Io comunque ho deciso: nei negozi che non hanno l'aria condizionata, entro ed ezco immediatamente.

I miei omaggi, Herr Kolonnel

www.radicchiodiparigi.wordpress.com

ps dici bene anche del metro'. vedi, a barcellona, per sempio, ci hanno pensato...

Marco ha detto...

Verissimo! il luglio scorso son stato al bataclan ed è stat un'esperienza mistica! Da su si vedeva salire il vapore (sudore) di quelli seduti sotto. Ci riandrò la prox settimana per Paul Weller e se anche fuori ci fossero 10 gradi mi vestirò in magliettina e calzoni in tela leggera

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Ciao Marco,

non conosco il Bataclan, ma in generale il grosso problema di Parigi è che molte strutture sono vecchie e non rinnovate. Oltre all'Opéra di cui ho parlato, penso anche a molti locali pubblici, come bar e ristoranti. O anche i cinema del centro, piccoli, con bagni minuscoli...