lunedì 3 maggio 2010

Viaggio in treno Parigi Bologna

Notte tra 30 aprile e 1 maggio 2010, treno notturno Parigi Roma.

Particolare della sala da bagno: quel coso aperto dovrebbe contenere la carta per asciugarsi le mani.

Qui manca il sapone e anche l'acqua.

In pratica per lavarti le mani dovevi prendere il sapone in un bagno e con le mani insaponate cercare un altro bagno dove ci fosse l'acqua. La probabilità di trovare un bagno con entrambi gli elementi era pari al QI di Calderoli.

Per asciugarmi le mani dopo averle lavate io usavo i jeans: una persona politicamente e igienicamente più corretta avrebbe dovuto cercare un altro bagno dove ci fosse anche la carta.

La possibilità di presenza dei 3 elementi (sapone, acqua, carta) in un unico bagno tendeva allo zero.




In compenso i viaggiatori potevano partecipare attivamente alla conduzione del treno, per esempio attivando/disattivando l'antipattinaggio, come si evince dalla foto riprodotta 3 righe sopra.

E la cuccetta? A dire il vero non era male, a parte la temperatura interna, che sarebbe stata perfetta se fossi stato un cactus. Non inserisco nel post la foto della mia maglietta sudata per motivi deontoligici.

Ah, il treno è arrivato a Bologna con 90mn di ritardo.

Al ritorno invece la cuccetta sarebbe stata perfetta se fossi stato un orso polare, e il treno è arrivato nella magnifica stazione di Paris Bercy con 2h e 30mn di ritardo.

5 commenti:

arco ha detto...

Che invidia! Io ho sempre sognato di attivare l'antipattinaggio.

Riccardo Venturi ha detto...

Tu ti lamenti, ma prova a entrare nei bagni dell'intercity 592 Siracusa-Milano. Sembra che abbiano fatto tradurre in quattro lingue il dantesco "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate" per affiggerlo sulla porta...

Anonimo ha detto...

beh, io una volto ebbe 5 ore di ritardo a Roma con questo treno ...

Auramaga ha detto...

Che orrore! E dire che io un pensierino ce lo facevo... ma ora ho dissolto ogni dubbio.

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Venturik: sapessi quante volte ho preso quei treni a lunga percorrenza nel tratto Bologna Calabria e viceversa...Solo che a quei tempi non c'era il blog, quindi le lamentele le condividevo oralmente.

Auramaga: alla fine ti adatti. Io non avevo scelta perché ho prenotato lunedi' scorso per partire il venerdi' successivo, e l'aereo mi sarebbe costato la peau des fesses con cosi' poco anticipo.

Peccato solo per il ciclopico ritardo.

Anonimo: probabilmente il treno che hai preso tu aderiva al movimento Slow train, voluto da Carlo Petrino dopo l'incredibile successo di Slow food.

Arco: quando andiamo a cena fuori?