mercoledì 20 giugno 2007

Il giorno più triste.

Domani è il 21 giugno, il giorno più lungo dell'anno.

Per me è anche il giorno più triste: sapere che a partire dal 22 giorno dopo giorno le giornate diventeranno inesorabilmente sempre più corte per 6 mesi di seguito a me mette un po' di tristezza.

E siccome ognuno di noi ha qualche fissazione, anch'io non voglio essere da meno: ogni anno il 21 giugno cerco su Yahoo! Meteo l'orario del tramonto delle città che mi vengono in mente o dove abitano delle persone a cui tengo.

Qualcuno potrebbe obiettare che l'ora del tramonto per un certo giorno dell'anno non cambia di anno in anno e che quindi mi basterebbe fare questa ricerca una volta per tutte e appuntarmi i risultati: è vero.

Ma è pur vero che se facessi cosi' non saprei cosa fare la notte tra il 20 e il 21 giugno.

E voilà i risultati della mia interessantissima ricerca:

Parigi: 21.58

Lille: 22.03

Londra: 21.21

Stoccolma: 22.08

New York: 20.32

San Pietroburgo: 23.08

Milano: 21.18

Bologna: 21.03

Alessandria: 21.15

Torino: 21.20

Roma: 20.49

Reggio Calabria: 20.23

Lugano: 21.18

Copenhagen: 21.57

Ravenna: 20.59

Ci risentiamo per il giorno più felice dell'anno, il 21 dicembre.

lunedì 18 giugno 2007

Paradossi.



Priebke, ex ufficiale delle SS, ora agli arresti domiciliari, ha un lavoro.

In Italia ci sono a spasso un sacco di trentenni che non hanno mai avuto problemi con la giustizia, e magari hanno anche una laurea, senza un lavoro.




(immagini da Repubblica.it, 19/06/2007)

domenica 17 giugno 2007

Due sindromi a confronto.

(La pietà di Michelangelo, esposta nella basilica di San Pietro)

Oggi mi consento un po' di orgoglio nazionale, visto che in Italia è una cosa che manca del tutto.

Quattro parole sulle sindrome di Stendhal, tratte da Wikipedia:

La sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze, è un'affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiro, vertigini, confusione e anche allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono compresse in spazi limitati.

Tale disagio è spesso riscontrato a Firenze, dove il locale ospedale di Santa Maria Nuova è almeno una volta al mese luogo di ricovero di pazienti colpiti da disturbi psicologici acuti. La malattia, piuttosto rara, colpisce principalmente persone molto sensibili e fa parte dei cosiddetti malanni del viaggiatore.

Il nome della sindrome si deve allo scrittore francese Stendhal (vero nome Marie-Henri Beyle) che, essendo stato personalmente colpito dal fenomeno durante il suo Grand tour del 1817, ne poté così dare una prima descrizione dettagliata che fu poi riportata nel libro "Napoli e Firenze: un viaggio da Milano a Reggio".

Egli scrisse:

Collabora a Wikiquote
«Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere.»


Da qualche anno si inizia a parlare anche di sindrome di Parigi: non ha niente a che vedere con la bella capitale francese e le sue opere d'arte, tutt'altro.

Colpisce i turisti giapponesi che arrivano in Francia con un'idea di una Parigi romantica, città della moda e dell'arte, e che invece si scontrano con la maleducazione dei negozianti, dei baristi. Alcuni finiscono all'ospedale, e tra loro qualcuno viene rimpatriato prima della fine della vacanze.

Qui un articolo della BBC.

Per concludere (e semplificare. Ma quando ho pensato di scrivere questo post mi sono detto da subito che non sarebbe stato un post politicamente corretto): una nazione manda all'ospedale i suoi turisti per la bellezza delle opere d'arte, un'altra per le sue maleducazioni.

Fine della parentesi dell'orgoglio nazionale. Ora posso riprendere ad essere critico e rompiscatole nei confronti di tutto e tutti.

lunedì 11 giugno 2007

Prenotare un viaggio in treno sul sito di Trenitalia. La farsa continua.

La farsa continua.

Come ho scritto qui, ho ricevuto la mail di conferma dell'acquisto di questa sera.


Nella mail leggo:

...
Avendo scelto di effettuare il ritiro del biglietto nelle sole stazioni italiane presso gli sportelli delle biglietterie internazionali, La invitiamo a conservare e riportare correttamente il codice di prenotazione (dossier) con il quale potra' richiedere la stampa del biglietto.
Per consultare le sedi e gli orari di apertura delle biglietterie internazionali cliccare qui.
...

Osservate ora cosa si apre quando clicco sul sito per conoscere 'le sedi e gli orari delle biglietterie internazionali' :



Si vede che è passato Cimoli dalla gestione di Trenitalia.

Prenotare un viaggio in treno sul sito di Trenitalia. Aggiornamento.

Dopo aver pubblicato il post Prenotare un viaggio in treno ho controllato la email e ho scoperto che il mio acquisto è andato a buon fine. Ho il biglietto e 300€ di meno in banca.

Tuttavia i miei commenti sul sito di Trenitalia sono ancora validi al 100%.

Prenotare un viaggio in treno sul sito di Trenitalia.

Secondo me un sito fatto male come quello di Trenitalia non esiste al mondo.

Volendo prenotare un viaggio Parigi Bologna per la settimana prossima, ho fatto prima un giro sul sito delle SNCF francesi. Non erano disponibili posti in prima classe, quindi provo sul sito di Trenitalia (a volte ci sono posti disponibili per lo stesso treno e la stessa data su un sito e non su un altro).

Sito di Trenitalia.

Seleziono il mio viaggio, il numero di persone e la data.

Si apre una bella pagina, in cui per sapere i prezzi dei biglietti a seconda del tipo di tariffa (Flexi, Flexi 2, Smart...) devo...grattare e vincere ogni singola opzione, come si puo' vedere dall'immagine.

Ecco come si presenta la pagina prima di aver grattato.

(Immagine Gratta-e-vinci)

Osservazione sulla figura sopra riportata: il campo Disponibilità rimane vuoto anche dopo aver grattato.

Va bene, gratto su ogni singolo tipo di biglietto per scoprire i prezzi. Perché non basta grattare su uno! Se hai un treno con 5-6 tipi di tariffe per conoscere il prezzo devi grattare 5-6 volte.

Faccio la mia scelta, e scopro i prezzi delle tariffe. Pero' ancora non so se i posti sono disponibili per la data scelta.

Per saperlo devo inserire tutti i dati anagrafici necessari nella maschera seguente, che fa parte della pagina Gratta-e-vinci vista sopra (l'ho spezzettata semplicemente perché tutta la pagina non stava nell'immagine):

(Immagine Gratta-e-vinci-2)

Dopo essermi faticosamente ricordato come mi chiamo, clicco su Acquista a fianco della tariffa da me scelta e mi si apre una nuova schermata che mi chiede user e password :

(Immagine Patente-e
-libretto-per-favore)


Una volta inserita user e password (che scade ogni 3 mesi: quindi puo' capitare che arrivi a questo punto e il sito ti ricorda che la tua password è scaduta. Se è il tuo caso devi seguire la procedura per fartene spedire una nuova tramite email), voilà un'altra schermata:

(Immagine Posti-esauriti-pirla)

Non ci sono posti per il tipo di tariffa scelta da me!

Quindi, ricapitolando: per sapere se ci sono posti disponibili ad una certa tariffa (non per acquistare) devi inserire i tuoi dati anagrafici prima, user e password dopo. Se la password è scaduta devi fartene spedire una nuova. E poi finalmente puoi scoprire che non ci sono posti.

Non possono dirtelo prima 'sti deficienti?

Internet semplifica la vita? Non sempre quando i siti sono fatti male.
Immaginate di andare in agenzia viaggi, chiedete la disponibilità di un certo posto in treno e la signorina vi chiede le vostre coordinate. Dopo aver fornito le vostre coordinate, la signorina vi dice che non ci sono posti. Non le tirereste uno schiaffo? Be', su Internet non si puo' fare.

Ma non ho finito!!! Anzi, il meglio deve ancora venire.

Dalla schermata precedente (Immagine Posti-esauriti-Pirla), che mi comunica l'assenza di posti per la mia scelta, clicco su Indietro. Provero' con un'altra tariffa, mi dico.

Una persona mediamente intelligente, dopo aver premuto su Indietro, si aspetta di essere rimandato alla pagina della selezione della tariffa per la data e il treno che ha già selezionato (Immagine Gratta-e-vinci).

Invece no. Ecco dove mi porta il tasto Indietro.

(Immagine Reinserisci-tutto-pirla)

Devo reinserire tutto!!!! Numero delle persone, sesso, data di partenza, stazione di partenza e di arrivo, scegliere il treno...

Va be', lo faccio.

Arrivato di nuovo sulla pagina Immagine Gratta-e-vinci, scelgo la mia tariffa, inserisco di nuovo i miei dati anagrafici e clicco su Acquista.

Questa volta sono più fortunato perché questa volta i posti sono disponibili.

Mi stupisce che tra le possibilità di scelta di ricezione dei biglietti non si parli dell'invio all'estero. Per sicurezza quindi scelgo di ritirare il biglietto di persona in una stazione italiana. Non abitando in Italia dovro' farlo ritirare in Italia da un amico e farmelo spedire.

Bene, inserisco i dati della mia carta di credito per convalidare l'acquisto. Clicco su Conferma, e cosa mi appare ?

(Sessione scaduta)


Ma porca miseria, possibile che il sito sia cosi' cretino da non dirmi neanche se la mia transazione è andata a buon fine, se il mio pagamento è stato accettato o no?

A questo punto non so se ho il mio biglietto o no. Non so se sul conto in banca ho 300€ in meno o no.

Boh, chiamero' all'assistenza e mi faro' dire se ho il biglietto o meno.

Illuso che altro non sono! Dalla homepage del sito clicco su Call Center, con la speranza di potermi mettere in contatto con qualche omarino Trenitalia.


(Call-center)

Nessun riferimento a chiamate dall'estero. E infatti dall'estero il numero speciale Trenitalia non è raggiungibile! E questa è la ciliegina sulla torta.

Bel sito, complimenti. Ottima vetrina per chi organizza un viaggio in Italia dall'estero.


P.S.
Piccolo raffronto con il sito delle SNCF, le ferrovie francesi.

Premetto che il sito SNCF è tutt'altro che perfetto e trasparente, e ogni tanto sbiella o racconta qualche cazzata, ma in confronto a quello di Trenitalia è davvero un altro pianeta.

1. Il sito sncf è in 5 lingue, italiano compreso. Quello Trenitalia in 2 (italiano e inglese).

2. Per verificare la disponibilità dei posti, una volta scelto il treno, l'orario e il numero dei posti, non hai bisogno né di inserire le tue coordinate né di essere registrato.

3. Per acquistare un biglietto non hai bisogno di essere registrato. Se ti registri hai altri vantaggi, ma non è necessario.

4. Se acquisti sul sito sncf.fr il biglietto del treno ti viene spedito gratuitamente in Francia per posta: in un giorno e mezzo ti arriva. Se fai la prenotazione lunedi' sera, mercoledi ce l'hai nella cassetta delle lettere. In alternativa puoi ritirarlo alle macchinette della stazione, portando con te la tua data di credito (il prelievo verrà effettuato solo una volta hai ritirato il biglietto).

5. Se acquisti sul sito sncf.it il biglietto del treno ti viene spedito gratuitamente in Italia.



venerdì 8 giugno 2007

Civiltà e parcheggio.


Questa sera sono stato al centro commerciale Auchan di Val de Fontenay.

Un ipermercato triste, come molti ipermercati della periferia francese.

Ma questo forse lo sapete già.

Quando sono arrivato ho parcheggiato la mia Vespa vicino a 4 parcheggi riservati agli handicappati. Mentre parcheggio arriva una Tipo con a bordo due signore abbastanza volgarotte e parcheggiano in uno dei 4 posti riservati agli handicappati. Scendono, e mi accorgo che non erano handicappate. Sul parabrezza c'era l'adesivo che solitamente si trova nelle macchine dei disabili.

Quando ritorno dalla spesa le signore stavano appena andando via. Intanto gli altri posti per gli handicappati erano stati occupati, tranne uno.

Arriva un'altra auto in cui davanti ci sono marito e moglie, entrambi sulla 30ina. Tra tutt'e due direi un paio di quintali. Dietro, i vitelli..scusate...volevo dire i bambini. Bene, senza spegnere l'auto (diesel) il marito scende dalla macchina e si dirige verso il tabaccaio. Non era handicappato.

Dopo circa 10 minuti (io intanto caricavo le buste della spesa e portavo al suo posto il carrello, il tutto con molta calma) torna il tizio, con dei biglietti di Euromillions in mano, e rientra in macchina. Che a momenti si cappottava. In questi 10 minuti il motore dell'auto è rimasto inutilmente acceso.

Ora, per quale motivo il tizio non ha spento e riacceso il suo quadrupede mezzo di locomozione?

a. Perché pensava di impiegare molto meno dal tabaccaio?
b. Perché la sua famiglia aveva caldo e quindi aveva bisogno dell'aria condizionata?

E, soprattutto, visto che tanto handicappato non era, perché non ha scelto un altro parcheggio?

Burocrazia o stupidità?

Questa sera sono andato da Auchan, a Val de Fontenay.

Un ipermercato triste, come molti ipermercati della periferia francese.

C'è un altro ipermercato Auchan, in cui vado molto raramente, dove trovo sistematicamente l'olio di oliva extravergine Carapelli in frigo!!!!

Questa sera ho comprato, tra le altre cose, una confezione di 10 lamette, per un costo finale di 10€ e qualche decina di centesimi.

La confezione delle lamette era avvolta da un bel rettangolone di plastica antitaccheggio, tipo quello dei cd nei negozi di musica.

E fin qui niente di strano: va be', mi stupisce che solo le lamette abbiano questo trattamento. Ho comprato infatti anche delle pile ricaricabili dal valore di 17€ e non c'era l'antitaccheggio. Uno puo' rubare tanti oggetti in un centro commerciale di valore superiore a quello delle lamette, ma solo loro hanno la confezione antitaccheggio. Bo', misteri: forse al mondo c'è un traffico di lamette che coinvolge tutti i malviventi della terra. Chissà...

Ritornando a noi, faccio la mia bella coda per pagare, e, una volta alla cassa, la signorina passando sul lettore ottico le lamette, mi dice che devo andare all'accueil (accoglienza) del centro commerciale per farmi levare il plasticotto antiladro.

Quindi vado all'accueil, faccio i miei 8 minuti di fila, la signora toglie la confezione antiladro, mi augura un buon fine settimana, ed io finalmente posso uscire dal centro commerciale con le mie belle lamette. Contento e soddisfatto. Mica capita a tutti di poter comprare delle lamette in cosi' poco tempo!

Ora, 8 minuti nella vita di un uomo sono veramente poca cosa, su questo sono d'accordo, anche perché, a meno di non essere lo Yeti, una confezione da 10 lamette dura un po', quindi non hai necessità di comprarla tutti i giorni.

Pero' la mia domanda è: per quale motivo non dotare le casse di quell'aggeggio meraviglioso capace di togliere le confezioni antitaccheggio invece di dover fare quest'operazione all'accueil del centro commerciale?

E' una sbadataggine, oppure lo fanno apposta a complicare la vita dell'uomo medio?

martedì 5 giugno 2007

Inquinamento e vita media.

Che in materia ambientale ci sia molta informazione terroristica probabilmente è vero: tutti noi inorridiamo quando sentiamo parlare di PM 10, PM 2.5, anche se pochi di noi probabilmente sanno cosa sano e come agiscono nell'organismo.

Girovagando in rete mi sono imbattuto in questo documento molto interessante, redatto dall'Istituto Bruno Leoni. Consiglio la lettura del documento, essendo anche molto breve e comprensibile.
In sintesi per i pigri: la maggior parte delle emissioni 'nocive' in ambiente urbano continua a diminuire negli ultimi anni, grazie soprattutto ai miglioramenti tecnologici dei mezzi di trasporto, dei processi industriali, dei riscaldamenti, e non è stata ancora dimostrata alcuna relazione tra inquinamento urbano e diminuzione della vita media.

Non ho gli elementi per valutare quanto riportato, pero' devo dire che qualche dubbio me lo sono sempre posto anch'io sugli effetti dell'inquinamento: possibile che se viviamo in autentiche camere a gas come le nostre città la vita media media continua ad aumentare? Certo, ci sono i progressi della medicina, dell'alimentazione industriale (pur con tutti i suoi difetti, ma anche con la sua maggiore igiene), delle migliori condizioni igieniche in generale, pero' da quello che si legge in giro dovremmo morire tutti nel giro di pochissimo tempo a causa dell'inquinamento, o addirittura essere già morti da un bel po'.

Mi ha sempre colpito l'attacco da parte di molti a Veronesi quando ha dichiarato che dovremmo preoccuparci molto più di quello che mangiamo rispetto a quello che respiriamo. Non voglio prendere a tutti i costi le difese di Veronesi: è probabile che abbia detto una minchiata, come è probabile di no.
Pero', quanti tra coloro che hanno attaccato Veronesi (Grillo in testa, con la sua a volte facile demagogia) hanno gli elementi scientifici per affermare che l'oncologo ha detto una cazzata?

Non mi piace l'informazione ufficiale urlata, terroristica, che ti fa sempre vivere con la paura e con il senso di colpa.

Nello stesso tempo non mi piace la controinformazione, quando controinformazione fa rima con guerra-di-religione cieca e irrazionale.

Non mi piace insomma l'informazione senza un minimo di approfondimento scientifico.

Ritengo di essere molto delicato.