Regia di Michael Cimino.
Fine 1800, Johnson County. Gli allevatori di bestiame, con l'appoggio del governo, non vedono di buon occhio la popolosa comunità di gente dell'Est Europa, che si appropria della terra e ruba il bestiame. Lo sceriffo è dalla parte della comunità.
Aspettavo da anni di vedere questo film, sicuramente uno dei più famosi della storia del cinema: costato uno sproposito, ha fatto fallire la casa di produzione United Artisted, incassando invece una modica cifra: lo stesso Cimino è stato giudicato peggior regista del 1981 nel contesto dei poco onorevoli Razzie Awards del 1981. Non ci ho quindi pensato due volte quando ho visto che a Parigi proiettano al cinema l'edizione completa del film e rimasterizzata, presentata a Venezia nel 2012.
Che dire? A me il film è piaciuto: è esagerato in tutto, nella lunghezza (3h40mn), è approssimativo in alcune cose (*), ma proprio in questo suo essere atipico sta la sua bellezza: nelle interminabili scene di ballo e di società, nel paesaggio che ti fa innamorare degli spazi americani, nell'idealismo semplice dello sceriffo.
Se i miei lettori sono d'accordo propongo una colletta per far ritornare dietro la macchina da presa Cimino. Se nell'81 Heaven's Gate è costato più di 40mln di dollari, non voglio immaginare quanto ci costerebbe ora produrre un suo film :-)
Voto di Kurtz: doppio cuoricino.
(*) Scena diurna: la donna esce di casa ed è notte, la donna guarda verso il cielo ed è di nuovo giorno.
Ancora: battaglia finale, inquadratura dall'alto del campo di battaglia: decine di uomini morti a terra, ma neanche il cadavere di un cavallo :-)
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