venerdì 22 marzo 2013

Un libro: Il bar delle grandi speranze

Titolo originale: The tender bar

Di J.R. Moehringer

Uno degli acquisti più interessanti e funzionali degli ultimi anni è sicuramente il Kindle. L'ho preso in agosto scorso, quando iniziava a diffondersi in Francia e se ne iniziava a parlare in Italia.
Anche se non scrivo spesso di libri, sono un grande lettore: mi piace leggere in tutte le situazioni: il week end, quando torno a casa dopo il lavoro, in viaggio, nella pausa pranzo. Ultimamente la quantità di libri letti supera il numero di film visti (un romanzo o anche due a settimana in media).

Mi piace leggere in italiano, nella mia lingua: non disdegno ogni tanto romanzi in francese, e più raramente anche in inglese. Il piacere della lettura nella mia lingua madre, tuttavia, trovo che sia davvero più grande.

L'estate scorsa sono partito per le mie due settimane calabre con 4-5 libri: finiti questi, in Calabria ne ho comprato altri 2-3, per cui sono ritornato a Parigi con circa 7-8 libri, di cui uno di 700-800 pagine: Duma Key, di Stephen King. Un ottimo romanzo (pur con un finale affrettato), ma che vi sconsiglio di leggere quando siete da soli: io l'ho letto quando la Francese era in vacanza, e la notte prima di addormentarmi mi immaginavo scene piuttosto inquietanti :-)



Dunque, è stato proprio Duma Key a convincermi a comprare il Kindle: a me piace avere sempre un libro con me (da leggere durante le attese, i viaggi in metro), e vi posso assicurare che andare in giro con Stephen King non era affatto facile, per l'ingombro e per il peso.

Ordinato l'oggetto del desiderio, mi sono divertito ad osservare la reazione delle persone a cui comunicavo la notizia del passaggio al libro elettronico. La reazione del 99% delle persone è stata piuttosto standardizzata, 'fatta con lo stampino':

- Ma come, non ti piace l'odore della carta? E il contatto fisico con la carta?
- Io non potrei mai: mi piace troppo tenere il libro in mano.
- Ma non puoi prestarlo, come si fa con i libri cartacei!!!
- E' cosi' bello avere una libreria e spolverare i libri.

A poco valevano le mie osservazioni:

- Non mi interessa in particolare modo il contatto con la carta, mi sono abituato in pochi giorni al contatto con la plastica del Kindle.
- Tieniti pure il tuo libro da 4kg in mano e fatti venire una lussazione alla spalla, ora che ci sei: io tengo pochi grammi di Kindle, dove ci metto dentro migliaia di libri.
- Non ho amici, di conseguenza non ho nessuno a cui prestare i miei libri.
- Quando abiti nelle petites surfaces parisiennes, avere una libreria è un lusso. I libri occupano spazio, sono pesanti da trasportare quando traslochi e, sinceramente parlando, spolverare non è tra le mie attività preferite.

A questo aggiungevo altre vantaggi incontestabili del Kindle, che ogni tanto mi facevano apparire come un commerciale di Amazon:


- In caso di incendio dell'appartamento, basta ricomprare il Kindle e scaricare dal server i libri che hai acquistato (sono sempre ottimista, lo so).
- Pur abitando in Francia posso comprare facilmente libri elettronici in italiano, in francese e in tutte le lingue del mondo. E' vero, a Parigi ci sono le librerie italiane per comprare i libri italiani in formato cartaceo, ma spesso costano molto. E' vero, potrei ordinare i libri italiani dai siti italiani, ma le spese di spedizione diventerebbero troppo alte.
- Posso leggere gratuitamente il primo capitolo di qualsiasi libro e poi decidere se acquistarlo, se mi piace lo stile dell'autore.
Quanti romanzi cartacei ho comprato e non finito perché non ero in sintonia con l'autore...
- Nello stesso dispositivo ho più libri e in ogni momento posso scegliere quale leggere (prova a portarti in giro nella borsa anche 4-5 libri e vedi il divertimento).
- Ogni giorno grazie all'Offerta Lampo di Amazon posso comprare un libro a 1-2€, libro che solitamente ha un prezzo di mercato di 15-20€.
Quasi tutti i libri che ho letto sul Kindle sono stati acquistati grazie all'offerta lampo: visto il basso costo posso permettermi di comprare libri di autori che non avevo mai sentito nominare, di autori emergenti, ...
- Ci sono molti libri gratuiti da scaricare su Amazon, libri classici di cui sono scaduti i diritti.
- Se leggo in una lingua straniera e non conosco il significato di una parola, basta cliccarci su e mi appare la traduzione. Quando leggo in formato cartaceo devo posare il libro, aprire il dizionario, cercare la parola, riprendere il libro...Niente di trascendentale, ma a me spezza il piacere della lettura.

Finita la pagina pubblicitaria del Kindle.

Dunque, tra i libri più belli letti ultimamente c'è Il bar delle grandi speranze, del giornalista americano Moehringer, premio Pulitzer qualche anno fa per un suo pezzo.







 

La storia è semplice: la vita ordinaria di una persona, dai suoi 7 anni fino all'età adulta. I suoi successi, le sue delusioni, le sue storie d'amore, l'università. Ma sopratutto il bar, che ha iniziato a frequentare da bambino, luogo di incontro di uomini di tutte le razze sociali, origine di infinite sbornie, scommesse, storie, amori e conflitti.

La storia, dunque, non è niente di particolare: semplicemente la biografia dell'autore. Quello che più mi ha colpito è il modo in cui l'ha raccontata: con passione, con sentimento, con una vena di nostalgia per un mondo per lui finito. E' vero che alcuni personaggi sono solo abbozzati, e che servono solo da contorno. E' anche probabilmente vero che dal testo appare un po' di autocompiacimento, ma a mio avviso sono difetti minori di questo buon libro.

Questo libro mi ha convinto di una cosa: quando sei uno scrittore che padroneggia l'arte della scrittura, non hai bisogno dei grandi avvenimenti drammatici che popolano buona parte della letteratura (morti, aborti, tradimenti strazianti, rabbia, ...) per scrivere un libro piacevole, che ti fa attaccare ai personaggi e che si fa leggere con calma e trasporto nello stesso tempo.

Voto di Kurtz: doppio cuoricino.

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