martedì 23 ottobre 2007

Ode alla boulangerie.

La boulangerie è la panetteria: in realtà la boulangerie propone anche dolci, quindi è una panetteria in senso esteso.

(Foto di una boulangerie qualsiasi trovata in rete. Quella nella foto non sono io).

La boulangerie in Francia è un'istituzione, dappertutto, a Parigi come in periferia, al nord come al sud: c'è una quantità sterminata di boulangerie sparse nel territorio francese e spesso la qualità è alta. La classica baguette, tipo di pane che dev'essere consumato fresco, viene sfornata più volte al giorno, a diversi orari.

La baguette a colazione con il burro è un'altra istutuzione per i francesi, che tengono molto a questo momento della giornata, in cui tutto è permesso: è un piacere uscire la domenica mattina e vedere la gente che fa la coda fuori dalla buone boulangerie per comprare la sognata baguette e magari qualche dolce per il pranzo.

La boulangerie rilassa l'animo dei francesi: non ho mai visto gente nervosa in coda per il pane. No, stanno in fila, anche al freddo, ordinatissimi e hanno dei visi rilassati e contenti.

Secondo me chi va spesso in boulangerie scopa meglio.

Se è vero che la baguette è sicuramente il pane francese più famoso, è anche vero che non è l'unico: la fantasia non manca ai 'nostri cugini transalpini' (da notare che loro ci chiamano allo stesso modo). Pane ai cereali, ai fichi, all'uva, al papavero...Il pane ai fichi si mangia nel periodo natalizio con il fois gras.

Ultimamente ho scoperto il pain sportif, il pane sportivo: è un pane dal peso specifico incredibile. Un piccolo innocuo pezzo di pain sportif pesa centinaia di kg e ti dà energie per decine di anni.

E' buono il pain sportif: l'ho scoperto in Bretagna, quando prima di prendere il treno sono passato da una boulangerie e ne ho preso un paio di pezzi. In treno ho avuto l'illuminazione assaporandolo e mi sono ritenuto un uomo fortunato. I grandi piaceri spesso derivano dai piccoli piaceri. In poche parole, è del pane con dei piccoli prezzi di frutta, secca e non. Non lo so perché è cosi' buono, cosa ci mettano dentro.

L'odore del pane fresco che viene dalle boulangerie mentre passeggi sicuramente contribuisce al fascino della capitale. Parigi senza boulangerie non sarebbe altrettanto bella.

E' un vero peccato che in Italia si sia persa completamente la tradizione del pane: ci vorrebbe un piano politico avente lo scopo di riprendere questa nobile e nello stesso tempo popolare tradizione
del pane buono, fresco, cosi' differente dagli schifosissimi pani industriali che si trovano nei supermercati.

Giuro che se un giorno saro' presidente del consiglio in Italia faro' fruttare i miei anni francesi.

P.S.: secondo quanto leggo in rete, questa è la migliore boulangerie di Parigi 2006.

7 commenti:

Unknown ha detto...

Caro Colonnello,
questo post è proprio bello!
PS
io il pane me lo faccio in casa, ricreo il profumo della boulagerie e lo uso per irretire i vicini...
Bjt

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Ciao bionda, invece di fare il pane non dovresti allenarti a fare la piadina migliore del mondo per poterla esportare a Parigi?
O anche in periferia: a Nogent sur Marne in centro o al bois de Vincennes ci starebbe benissimo un chiosco con le piadine italiane e lo squacquerone!

Clio_Effe ha detto...

Ne hanno aperta da due giorni una (dicono essere la seconda più grande d'europa)qui a piacenza!!!!! Wow wow.... anch'io ero rimasta affascinata da quelle parigine e ora che ce l'ho vicino casa sarà come essere ogni giorno un pochino a Parigi??

Ciauu

Anonimo ha detto...

Che bel post!
hai proprio ragione...
ma tu sei ancora in Francia o rientrato?

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Nene: si', sono ancora in Francia, nel 94 precisamente. A Nogent sur Marne.

Se ti va scrivimi in privato all'indirizzo che trovi nel mio profilo.

Anonimo ha detto...

Hai proprio ragione sull'importanza del pane per i francesi. Un pezzo di formaggio senza pane è per i francesi un pecato. E che piacere mangiare croissant e baguette tartinée de beurre la domenica a colazione. Io sono franco italiana, nata in Francia, ho sempre vissuto qui, però ho trascorso un anno in Italia, a Genova, e posso dire che in Italia, questa "tradizione" mi mancava, e in realtà non sopportavo il pane comprato in panetteria insaporito e senza sale. (Cosi' come i treni che utilizzavo ogni giorno per andare a lavorare) Comunque l'Italia offre altre cose che mancano in Francia e vice-versa... Ho appena scoperto il tuo blog e devo dire che mi appassionna scoprire cosa dicono e pensano stranieri su di noi, anche se a Genova vivevo con tre italiane che mi hanno fatto l'elenco di tutti gli stereotipi (i francesi sono sporchi perché non hanno il bidè, i francesi sono presuntuosi, se la tirano...) Comunque qualche cosa che dici non corrisponde a tutti i francesi ma sopratutto ai parigini... Abito in Normandia, a Caen, e tutte le cose che dici sui parigini le pensiamo anche noi in provincia!!! quindi attento a non generalizzare...

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Ciao anonima,

grazie per il commento. Non se se hai letto altri post del blog: in ogni caso cerco sempre di distinguere tra parigini e francesi. Viaggiando un po' per la Francia ho sempre trovato persone molto gentili e aperte. A Parigi questo avviene solo ogni tanto purtroppo.

Sono d'accordo sulla colazione alla francese, bella ricca e grassa, con tanto burro. E ormai mi sono affezionato anche al pane fresco della boulangerie. Peccato davvero che in Italia sia difficile trovarlo buono, soprattutto in città.

A presto.