sabato 2 gennaio 2010

Vecchie auto

Ogni volta che vado in Calabria rimango colpito dal numero di vecchie auto che si trovano in giro, sia abbandonate che perfettamente funzionanti, mantenute e circolanti.

Nel passato mi è capitato di fotografarle, ma mai pubblicarle, a parte forse un caso, nel blog. Dopo aver scoperto il blog Treggia's Blog: Vecchie Auto a Firenze del buon vecchio Riccardo Venturi, qualche settimana fa, ho deciso che d'ora in poi pubblichero' le foto che faro' ai vecchi mezzi di locomozione.

Certo, essendo io un uomo molto arido non avro' la fantasia di scriverci due righe di accompagnamento, quindi dovete accontetarvi del solo fatto di vederle.

Ecco gli esemplari che nella mia settimana calabrese natalizia hanno catturato me e l'obiettivo della mia macchina fotografica.


11 commenti:

Riccardo Venturi ha detto...

Malephicus! Mi trasferisco in Calabria! :-)) Grandiose! Farò ovviamente un link sul Treggia's Blog! Meraviglia!
Un solo appunto: La storia dell'oscuramento delle targhe è una cazzata, visto che le targhe (dato che, al riguardo, mi sono informato presso il PRA) sono del tutto pubbliche; un eccesso inopportuno di "privacy". Il vero Treggista, ricordatelo, fotografa con la targa bene in vista (e fa pure la rima! :-P), in quanto una vecchia auto con la targa oscurata perde una discreta parte del suo fascino.
A parte questo, mi hai fatto sobbalzare sulla sedia!

Riccardo Venturi ha detto...

Ore 18.01 del 2/1/10: Oltre ad averti linkato sul Treggia's Blog, ti ho dedicato un apposito post con un accorato appello. Mi raccomand'a te, Colonnello, il futuro Treggia's Network è nelle nostre mani! :-)

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Le targhe sono sicuramente pubbliche, ma non mi sembra ugualmente corretto rendere pubblica la localizzazione di un'auto nel mio blog, uno dei primi 5 più seguiti d'Italia.

Metti che il proprietario della 1100 ha detto alla moglie di essere partito per un convegno in Svezia: poi la moglie capita sul mio blog per caso e scopre la 1100 del suo marito in Calabria. Con la targa oscurata puo' avere il beneficio del dubbio, con la targa in chiaro no, e magari il marito viene anche a riempirmi di mazzate.

Per quanto riguarda il blog sulle vecchie auto, grazie per l'invito: in effetti ci ho pensato anch'io a sdoppiare Storie inutili in altri blog, per es. "Film inutili ma non eccessivamente" per il cinema e "Auto inutili ma non eccessivamente" per le auto, ma per ora mi piace più l'idea di mantenere tutto sullo stesso blog, anche se temo che diverrà un pout pourri.

Ci pensero' nei prossimi giorni, magari stasera durante il balletto se mi rompo le balle.

Intanto ti ringrazio per i commenti, per il post dedicatomi e ti assicuro che appena vedro' una treggia la scattero' subito, anche se spesso non ho la macchina fotografica con me (è una reflex, quindi abbastanza ingombrante) ma solo un misero cellulare dalle dubbie qualità fotografiche.

A molto presto.

PS: che vuol dire treggia?
PS2: un giorno se verrai a Panama possiamo fare un'uscita treggista insieme.

Riccardo Venturi ha detto...

Sì, la storia della "localizzazione" è l'obiezione consueta che viene fatta alla pubblicazione delle targhe, ma allora con questo criterio le targhe non dovrebbero nemmeno esistere. Sono state inventate, le targhe, proprio per poter immediatamente risalire dalla macchina al proprietario. E comunque trovo sempre più buffi questi scrupoli in tempi di Facebook, lasciamelo dire. Ora che abbiamo superato (e di gran lunga) le più oscure previsioni di Orwell, ci preoccupiamo della targa di una 1100 del '63; io non me ne preoccupo e metto le targhe (assieme al mio indirizzo di casa e al numero di telefono, così se il marito fedifrago vuole venire a darmele si trova davanti uno di 1,96 di statura e magari diventiamo pure amici).

Almeno a giudicare dalle foto che hai fatto, il tuo telefonino "funzia" benissimo; del resto io giro con una digitalina da 100 euri, e credo che ci siano videofonini assai più aitèch. Per quanto riguarda il significato di "Treggia", ti rimando a un post apposito del TB nel quale spiego tutto:

http://catorcibus.blogspot.com/2009/06/via-per-treggiaia-1.html

Saluti e comunque pensaci!

Anonimo ha detto...

Ma che belle colonnello. La a112, il 128, la mitica 500, la bianchina (la prima no?).
Io che sto a Roma, non riesco più a vederle queste meraviglie.
Sono chicche da provincia ormai. Anche a me piacciono e qualche volta le ho fotografate, mi ricordo una fiat 126 fiammante incontrata un po' di tempo fa a Montecatini. Se la trovo te la posto, così magari me la treggiano pure a me. Ape*

Ps io pure avrei oscurato la targa, non si sa mai il mondo è pieno di gente che dice alla moglie di essere andata ad un convegno in Svezia...

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Venturik: ho pensato che non è necessario fare un altro blog. Basta usare i tag su Storie inutili (http://storieinutili.blogspot.com/search/label/Vecchie%20auto) e voilà solo i messaggi che riguardano le vecchie auto.

Puoi mettere questo come link nel tuo blog.

Le foto del messaggio di ieri sono state fatte con la reflex, che porto quasi sempre con me in vacanza. Purtroppo quelle fatte con il cellulare sono di ben'altra fattura (http://3.bp.blogspot.com/_v5c1Aqfz4l0/Ss-mSQRIc_I/AAAAAAAABvE/U78KeHR5c3Y/s1600-h/10092009.jpg).
Comunque nei prossimi giorni scandaglio il mio archivio fotografico: sono certo di avere delle belle tregge tra le migliaia di foto.

Ape: in effetti andare in provincia è una meraviglia, sembra di tornare indietro a 20-30 anni fa. Nella mia Calabria è cosi' frequente vedere le Api Piaggio 50 vecchio modello, i vecchietti con la Vespa PK 50, i Piaggio Si' e Ciao, che dopo un po' non ci fai nemmeno caso. Pero' se aguzzi l'occhio anche in città sono sicuro trovi delle belle cose.

Io dopo aver scoperto il blog del Venturik mentre guido in Vespa non guardo più la strada ma le macchine parcheggiate ai lati.

Riccardo, se casco dalla motoretta sappi che è colpa tua :-)

Riccardo Venturi ha detto...

@ Ape

No, guarda che non c'è nessuna Bianchina; la prima è una 1100 di circa il '64/'65. Ma ti dico una cosa: tu a Roma non riesci più a vederle, di queste meraviglie, solo perché non ci hai mai fatto caso prima e non le cerchi. Non appena ti metterai in testa di cercarle espressamente, e di farci attenzione, anche a Roma ne troverai a centinaia. Di tregge targate Roma ne ho trovate diverse a Firenze, figurati a Roma :-)
Ad ogni modo ti faccio vedere un po' di cose dal Treggia's Blog:

1)Bianchina: http://catorcibus.blogspot.com/2009/06/elba-miniera-di-tregge-2-fantozzi-is.html
2)Tregge romane a Firenze: http://catorcibus.blogspot.com/2009/11/il-bestio-di-halloween.html, http://catorcibus.blogspot.com/2009/11/aho.html
3)Guarda che si trova in giro, anche senza essere in provincia:
http://catorcibus.blogspot.com/2009/11/der-gottgesandte-verkehrsstau.html

Insomma...animo, e vai a scrutare per Roma; vedrai che ne troverai più che a Firenze e in Calabria, secondo me :-)

Per quanto riguarda il problema della targa, il vero Treggista non sente cazzi. Oscurare la targa a una treggia è come oscurare il culo a una bella ragazza. Scusa il paragone, e chissenefrega dei convegnisti svedesi :-)

@ Colonnello Kurtz

Senz'altro metterò il link-tag: è un dovere e un piacere!

Comunque, munirti di una digitalina da pochi euri ti semplificherebbe il compito, e non poco; credimi e pensaci. Fatti un regalino, ché tanto lo sappiamo tutti che sei ricco sfondato :-PP

Di Api Piaggio vecchio modello se ne vedono tante anche qui a Firenze, e di più ancora nelle campagne, e lo stesso vale per le Vespe; i Ciao invece sono scomparsi. Pagherei oro per trovarne uno, ti giuro.

Il tempo ti insegnerà a “sdoppiare il cervello” e a fare contemporaneamente attenzione alla strada, com'è doveroso, e anche alle macchine parcheggiate. Munisciti anche di un quadernetto per gli avvistamenti, e soprattutto di una dose immensa di faccia tosta. Io, quando vedo qualcosa per strada, non esito a lanciarmi all'inseguimento:

http://catorcibus.blogspot.com/2009/09/elbatregg-09-10.html, http://catorcibus.blogspot.com/2009/12/ora-e-sempre-resistenza.html

Figurati se mi preoccupo delle targhe :-PPP

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Venturik: in effetti ho anche una compatta (essendo ricco sfondato:-) di qualche anno fa. Devo solo rispolverarla, vedere se ancora funziona e metterla nella borsa in attesa delle tregge.

Ne ho già avvestito un paio transalpine nel tragitto casa lavoro.

Se ti fotografo un Ciao me la offri una birra rossa?


Ape: nei prossimi giorni vedrai cosa sono riuscito a fotografare a Roma qualche anno fa :-) Dài, inizia a traggiare anche tu.

Riccardo Venturi ha detto...

Una birra rossa per un Ciao autentico, come quello (del '72) su cui i Caramba arrestarono mio fratello, scambiandolo per un piromane? (poi il piccolo equivoco fu chiarito NDR)? Altro che birra rossa, ti offro una birra delle mie, una Goudale, una Trois Monts, una Jenlain!

NB. Il link sul Treggia's Blog è operativo, così come il gemellaggio. Bellissima l'850 con la targa parigina, hai di fronte uno che ha quasi pianto quando hanno chiuso Le Site Français des Plaques d'Immatriculation (SFPI2)....

Neve* ha detto...

@Venturik
Si è vero anche a Roma se ne vedono, qualcuna parcheggiata qua e la qualcuna in giro. E' chiaro con quattro milioni di abitanti e non so quante automobili ce ne so' di auto vecchie e ormai storiche.
Fuori di dubbio. Ci faccio caso, proprio perchè se ne vedono sempre meno e quando le vedo mi colpiscono ma nn giro spesso con la digitale purtroppo.
Insisto però, in provincia, vuoi che quando ci vado è per divertimento e sto rilassata, vuoi che ci sono meno macchine in giro, vuoi che l'abitante di una certa età, con un certo lavoro spesso di macchina se n'è comprata una sola e la tiene come una reliqua, insomma penso per ragioni diverse da quelle che muovono il cittadino, per modus vivendi, di treggie ce ne siano proprio di più.. In provincia le macchine se buttano de meno e se conservano di più. Stanno nei cortili, nei garage magari con il telo grigio sopra...


@Colonnello
Anch'io ho qualcosa da ripescare, se trovo posto anch'io.
Nel frattempo aspetto di vedere quello che hai scovato tu nella città eterna.

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Riccardo: a proposito di targhe, quand'ero al liceo, ormai 20 anni fa, invece di studiare i classici greci e latini, ero spesso in giro con il motorino per il mio paesello ad impennare. Non so per quale strana abitudine guardavo le targhe delle auto. Guarda e riguarda, e le targhe si imprimevano nella mia memoria: ad un certo punto ne sapevo a memoria circa 150. E nel portafogli avevo sempre con me un foglietto scritto a penna con le targhe delle auto e proprietario dell'auto. Avevo di tutto: professori, parenti, amici, mafiosi che ora sono latitanti o morti sparati, semplici conoscenti, il tabaccaio...

Avevo un amico che aveva la stessa fissazione mia di imparare le targhe, e ogni tanto con i relativi fogli alla mano ci interrogavamo a vicenda.

Ape: ho appena visto le tregge sul tuo blog. Ne pubblico qui l'indirizzo perché magari Riccardo non lo conosce.

http://apestrana.blogspot.com/