venerdì 1 gennaio 2010

Capodanno a Parigi

Secondo me il capodanno a Parigi è una chiavica, detto sic et simpliciter. Ci sono miliardi di persone per le strade, macchine dappertutto (ville voiture), i ristoranti ne approfittano alzando i prezzi, se sei sfortunato di prendi anche una bottigliata in testa da un ubriaco e soprattutto a livello comunale non organizzano quasi nulla. Certo, la città offre come sempre spettacoli teatrali, cinema, concerti di tutti i tipi, ma manca a mio avviso qualcosa all'aperto, come un concerto gratuito in piazza dove passare una bella serata. L'unica cosa che fanno per il 31 è chiudere al traffico gli Champs Elysées, "la più bella avenue del mondo" (io avrei da obiettare su questa definizione).

Quest'anno, in occasione del 120 anni della costruzione della Tour Eiffel, hanno organizzato uno spettacolo di luci proprio sulla torre.

Essendo io e Caroline ieri sera già a Parigi per un concerto alla chiesa di Saint Eustache (concerto deludente: la chiesa è gigantesca, gli strumenti non erano amplificati, quindi il volume della musica era bassissimo. Per non parlare del freddo polare), decidiamo di andare a vedere questo meraviglioso spettacolo di luci, evento molto pubblicizzato da una città che negli ultimi mesi ha paura di perdere il suo ruolo di capitale europea della cultura e del divertimento.

Ieri siamo usciti con i mezzi pubblici: non mi sarei mai fidato di guidare la Vespa nel traffico parigino del 31 dicembre.

Per arrivare da Châtelet, dove ci trovavamo dopo una buona cena a Le hangar, a Passy (16esimo) ci abbiamo messo più o meno un'ora: la metro 6 era blindatissima. Noi abbiamo dovuto attendere più o meno 5-6 treni a Etoile prima di poterci salire. I tizi della sicurezza della RATP, per evitare che tutti si riversassero sui treni, facevano accedere al binario solo un certo numero di persone per volta. Il resto degli umani aspettava per prendere uno dei treni successivi.
Chi stava in coda era pero' costretto ad aspettare in un corridoio stretto e basso della stazione della metro: tutti pressati l'uno contro l'altro.

Io, che sono un inguaribile ottimista, ho subito pensato che se fosse scoppiato un incendio saremmo morti tutti come topi, cercando di scavalcarci l'un l'altro verso l'uscita. E lo spettacolo di luci l'avremmo visto non sulla Tour Eiffel ma sui nostri corpi direttamente.

Va beh, arriviamo a spettacolo iniziato a Passy, più o meno di fronte alla Tour Eiffel illuminata con mille luci di mille colori. Il grosso problema è che il comune non ha pensato di chiudere neanche le strade di fronte alla torre, dove era facile immaginare si sarebbe accumulata la gente. Morale: vedevi lo spettacolo tra code e code di macchine che claxonavano ed emettevano i loro veleni direttamente nei nostri polmoni.

In questa città c'è la perfetta comunione tra pedoni ed auto, mai visto nulla di simile nella mia corta ed esimia esistenza.

Considerazioni automobilistiche a parte, lo spettacolo non era nulla di eccezionale. A parte qualcuno (per es. il conto alla rovescia per la mezzanotte), i giochi di luce erano un po' banali. Ho letto stamattina che c'era anche della musica, ma noi non ce ne siamo accorti :-)

Non un brutto spettacolo, sia chiaro, pero' mi sarei aspettato di più, soprattutto dopo tutta la pubblicità che ne hanno fatto.

Come fuochi d'artificio, poi, hanno fatto quattro porcherie in croce, una vera delusione. I fuochi artificiali di Bianco (RC), per esempio, di ferragosto battono quelli della Tour Eiffel 100 ad 1.


Io l'ho sempre detto di persona ai miei amici, ed ora lo dico anche nel blog: Parigi è una splendida città, ma il capodanno a Parigi è una di quelle leggende che si alimenta senza alcun fondamento anno dopo anno. Se volete venire a Parigi fatelo in altri periodi, come maggio, quando i parchi e i giardini sono stupendi, il clima mite e le giornate lunghe. Oppure in settembre ottobre, quando la città diventa maledettamente malinconica e affascinante. Lasciate assolutamente perdere il mese di dicembre, quando ci sono più auto che pedoni, quando non si riesce a camminare dalle persone che affollano i marciapiedi e i negozi.

P.S. per essere sinceri del tutto, bisogna dire che a livello di trasporti Parigi è sempre meglio organizzata per l'ultimo dell'anno. Ogni anno sono sempre di più le linee della metro che viaggiano fino a notte fonda, oltre gli orari di chiusura abituali: ed in più i mezzi pubblici per la notte del 31 sono gratuiti.
Ieri notte addirittura la RER A ha viaggiato tutta la notte, senza un attimo di pausa. Queste penso sia ottime iniziative, che cercano di limitare il flusso d'auto verso la capitale (il 31 tutta la periferia o quasi si riversa nella città) e sopratutto gli incidenti d'auto.

7 commenti:

NotreAnne ha detto...

fa gran piacere leggere questo, dopo che noi avevamo deciso di starcene in casa e sotto sotto ci chiedevamo se avessimo perso qualche cosa.. credo proprio anche io che tra freddo cielo grigio e prezzi Parigi non sia proprio città da capodanno...

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Avete fatto benissimo a stare a casa. I capodanni in intimità o con gli amici a casa sono sempre i migliori.

Qualche anno fa per il 31 sono stato a vedere il Cirque de Pekin (http://www.cirquephenix.com/): ecco, questo è uno spettacolo che mi sento di consigliare. Un circo davvero straordinario con dei circensi bravissimi.

NotreAnne ha detto...

grazie del consiglio, terremo presente! (avevo visto i cartelloni in giro, non avrei mai pensato meritasse...). In compenso quest'anno mi son fatta una cultura sui cantanti nazional popolari francesi, ancora popolano i miei sogni! :)

Anonimo ha detto...

Chi sono i cantanti nazional popolari francesi, puoi citare dei nomi ?

Anonimo ha detto...

A proposito, auguri Colonnello !

sissi ha detto...

ho un ricordo simile e sono arrivata alla tua stessa conclusione :)
s.

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Sissi: non siamo i soli. Eppure si continua a parlare del capodanno a Parigi come una cosa stratosferica. Di certo Parigi è una città che si vende bene.